Grecia, scaduto a mezzanotte senza rimborso, il debito al Fmi – Eurogruppo slitta nel pomeriggio – Tsipras chiede aiuti Esm e ristrutturazione debito – Eurogruppo del 30 giugno respinge la proposta

La Merkel contraria al 3° programma di salvataggio prima del referendum - Lew dagli USA auspica

 01 luglio 2015 – Scaduto a mezzanotte il rimborso di 1,6 miliardi della rata di giugno, la Grecia non ha onorato il debito con il Fondo monetario internazionale (Fmi), come ha ricordato il direttore generale del Fondo, Christine Lagarde , che nelle ultime ore  ha dichiarato, che  il Consiglio dovrà valutare la richiesta di  Atene di un prolungamento dei termini per la restituzione dei fondi dovuti , ma che non sarà possibile un ulteriore finanziamento perché il governo greco non è in linea con i pagamenti.

 

Nelle more del referendum del 5 luglio, le trattative continuano al oltranza. Alla proposta di Tsipras  sull’ applicazione del piano di aiuti salvastati per due anni (Esm) e la rinegoziazione del debito, la Merkel ha  frenato subito con un freddo No,  al terzo programma di salvataggio prima del referendum,  e l’Eurogruppo  convocato in seduta straordinaria nella serata di ieri, si è chiuso con una fumata nera.

Il vertice di emergenza che si sarebbe dovuto riunire stamane, è stato rinviato al pomeriggio. Le  capitali europee, Bruxelles, Berlino, Parigi, Atene, si parleranno in teleconferenza per giungere ad un “compromesso pragmatico”, come auspicato  dal segretario al tesoro americano Lew, nelle conversazioni con i ministri finanziari europei.

 

30 giugno 2015 – Dopo   il messaggio di ieri del presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, che ha invitato il popolo greco a votare Si al referendum di domenica 5 luglio, indetto dal Parlamento di Atene, contro l’accordo dei creditori internazionali,  secondo la decisione del governo Tsipras, è seguita la proposta di attivazione dell'Esm, meccanismo permanente europeo salvastati e aiuti per due anni e la ristrutturazione del debito , lanciata dal  premier greco Alexis Tsipras.

In seguito a  questi sviluppi,  l’Eurogruppo si è riunito in serata con urgenza, chiudendosi  qualche ora dopo senza alcun risultato, respingendo la proposta di Tsipras. Tornerà a riunirsi nelle prossime ore.

La cancelliera tedesca Angela Merkel, ha detto di essere contraria ad un nuovo programma prima del referendum, voluto da Tsipras.

 

29 giugno 2015 –  Migliaia di persone sono scese in piazza a sostegno del governo Tsipras, e manifestare la loro volontà di dire No al referendum del 5 luglio.

Ovviamente, sulla questione non vi è assoluta compattezza da parte del popolo greco , una parte ,nelle ultime ore sempre maggiore, andrà  alle urne per il Si all’accordo, che  Tsipras e il suo governo non hanno accettato perché ritenuto vergognoso ed offensivo.

Ma piazza Syntagma gremita di gente, ha detto il premier ellenico Tsipras  “ci dà  carica e grande forza per affrontare con calma e compostezza, minacce e ricatti”

I creditori internazionali, vogliono imporci pesi insopportabili, che la Grecia non può sostenere, essendo un paese sotto pressione da tempo, da una forte austerity già sperimentata, chiedevamo un accordo socialmente giusto, abbiamo fatto la nostra parte e loro avrebbero dovuto fare la loro, ma così non è stato.

Il loro obiettivo non era quello di colmare il divario, ma imporci a tutti i costi le loro posizioni” così ieri il premier ellenico ha ribadito, dicendosi però convinto  che non ci sia “la volontà di far uscire la Grecia dall’Eurozona, ma solo di cacciare un governo di sostegno nazionale, scomodo,…  l’uscita di un Paese dall’euro avrebbe costi altissimi”.

 

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