Fondazione Trump, aperta inchiesta per donazioni irregolari

Il portavoce del candidato repubblicano: “Mossa per distrarre la gente sulle condizioni di Hillary”
Fantasy sports fans demonstrate outside the Financial District offices of New York state Attorney General Eric Schneiderman, in New York, Friday, Nov. 13, 2015. Schneiderman's decision that daily fantasy sports betting sites FanDuel and DraftKings are illegal gambling operations in his state is a blow to the companies, but the multibillion-dollar industry could have more legal headaches yet to come. (AP Photo/Richard Drew) ORG XMIT: NYRD105

Le condizioni di salute di Hillary Clinton e l’inchiesta per donazioni irregolari alla Fondazione Trump. Questi i due temi di politica interna che stanno occupando la “scena” negli Stati Uniti. Eric Schneiderman, New York Attorney General (procuratore generale), ha aperto infatti un’inchiesta sulla nota fondazione di Donald Trump. Il motivo? Dice Schneiderman: “per verificare se rispetta le leggi sulla beneficenza a New York”, alla Cnn ha poi spiegato che la decisione è stata presa a seguito delle controverse transazioni portate alla luce nelle settimane scorse dai media statunitensi. Il procuratore generale ha poi spiegato che “Temiamo che la Trump Foundation possa essere stata coinvolta in alcune operazioni inappropriate” e sovrintende già un’altra indagine sulle presunte truffe della Trump university. Polverone mediatico? Questo è ancora da stabilire. La stampa americana intanto elenca, tra i casi sospetti, i 25mila dollari versati illegalmente nel 2013 dalla fondazione Trump al procuratore generale della Florida Pam Biondi, in precedenza ci sarebbero state però altre donazioni e acquisti poco chiari. La risposta del magnate non si è fatta attendere ed è giunta proprio dal portavoce di Trump, Jason Miller, che ha affermato riferendosi al procuratore generale di NY: “Per anni ha chiuso gli occhi sulla Clinton Foundation e ha appoggiato Hillary per la presidenza – ha attaccato – Questo non è che un altro colpo della sinistra per distrarre l’opinione pubblica rispetto alla disastrosa settimana della corrotta Hillary Clinton”. Hillary, quindi. La candidata democratica torna in campo domani sera per spegnere le voci circa il suo malanno accusato domenica, sempre a New York, nell’ambito della ricorrenza dell’11 settembre. Fonti vicine al team Clinton affermano che Hillary prenderà parte a un galà a Washington organizzato dal Congressional Hispanic Caucus Institute in occasione del mese dedicato alla cultura ispanica. Secondo la rete Nbc, la candidata democratica parteciperà poi venerdì ad un evento a Washington di una organizzazione che rappresenta donne afro-americane. La stessa Hillary ha dichiarato poi alla Cnn di non avere rivelato immediatamente la diagnosi di polmonite in quanto non pensava che “sarebbe stato un grosso problema”. Sul presunto svenimento ha poi detto ad “Anderson Cooper 360” – trasmissione Tv – di non essere svenuta: “Avevo un senso di vertigine e ho perso l’equilibrio per un minuto. Ma ho subito superato il momento. Appena ho potuto sedermi e bere un po’ d’acqua, immediatamente ho cominciato a stare meglio”. Intanto il mondo si interroga cosa ci attenderà questo rush finale dal sapore molto crudo.

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