Grecia, Euclid Tsakalotos nuovo ministro delle Finanze, succede ad Yanis Varoufakis

Dai toni moderati e morbidi ma dal pugno di ferro al pari dell’ex Varoufakis

Immagine: Il nuovo ministro delle Finanze greco Euclid Tsakalotos e l’uscente Yanis Varoufakis.

 

 

Atene – Cambio di guardia al ministero greco delle Finanze, per le dimissioni annunciate ieri dallo stesso Varoufakis, a qualche ora dalla vittoria del No del Referendum indetto dal Governo Tsipras, contro l’accordo capestre del creditori internazionali.

""A succedergli, Euclid Tsakalotos, “per rendere più fluidi i negoziati con i creditori,  per conseguire qualcosa di meglio per la gente che ha sofferto di più, lavoriamo per loro", ha affermato dopo l’assunzione dell’incarico,  il nuovo ministro delle Finanze greco, che ha prestato giuramento al presidente della Repubblica greca,  Prokopis Pavlopoulos, presente  il piemier ellenico Alexis Tsipras .

Yanis Varoufakis, lascia la poltrona di ministro delle finanze applaudendo lungamente il suo successore Tsakalotos , a margine di una conferenza stampa congiunta dei due politici.

Euclid Tsakalotos di origini familiari greche ma  nato a Rotterdam nel 1960, è  vissuto  in Gran Bretagna, dove ha anche frequentato l’esclusiva St. Paul School di Londra, ed è rientrato  in Grecia con la moglie inglese anche lei economista,  nei primi anni Novanta. Il nuovo ministro ha avuto incarichi alle università del Kent e ad Atene, ed è deputato di Syziza dal 2012.

Tratti opposti e forti analogie, caratterizzano la personalità politica dell’uscente spavaldo e deciso Yanis Varoufakis e il nuovo ministro Euclid Tsakalotos, i cui toni più moderati e diplomatici , celano apparentemente capacità decisionali e impositive da  pugno di ferro, di immediata visibilità invece nel vulcanico ex ministro delle Finanze, così definito a Bruxelles, che da economista,  dava lezioni di economia, mal gradite e mal  digerite  nelle riunioni dei ministri economici dell’Eurozona, tanto da non convocare il carismatico e mediatico Varoufakis, alla seduta del  27 giugno, lasciando fuori la proprio la Grecia dall’Eurogruppo, sulla crisi greca.

Euclid Tsakalotos, da un decennio esponente ed autore delle politiche economiche del partito di Syriza, docente universitario ed  esperto conoscitore  delle strategie politiche europee , sarà comunque un osso duro dai toni morbidi , nei rapporti con i patner Ue, ha affiancato Varoufakis nelle vicende greche in Europa negli ultimi mesi, e averlo sostituito non significherà  affatto per i creditori, aver vita facile nelle trattative. Dovranno dialogare con un nuovo ministro delle Finanze, che non avrà i toni spigolosi e forse arroganti dell’ex, ma dalla moderata e  sapiente capacità di imporre le proprie idee. Hanno voluto la testa di Varoufakis, ma il cambio non sarà  certo da meno, come dice chi conosce bene il nuovo ministro.  

 

 

Atene, 6 luglio 2015 – Il ministro delle Finanze  greco Yanis  Varoufakis, annuncia a sorpresa  le sue dimissioni, per aiutare Tsipras a rilanciare le trattative con i creditori internazionali.

""Glielo ha chiesto il premier, alla riunione di emergenza di Syriza, subito dopo la chiusura dei seggi e  il trionfo del No al referendum del 5 luglio, e durante i festeggiamenti dei cittadini greci in piazza Syntagma.

Di dimissioni, Varoufakis, ne aveva parlato, dopo la rottura dei negoziati,  ma diceva , nei giorni precedenti al voto, che si sarebbe dimesso solo nel caso di una vittoria del Si, probabilmente con tutto il governo Tsipras .

Che Varoufakis fosse poco gradito alle riunioni dell’Eurozona, si era capito da tempo, un personaggio un po’ fuori dalle righe, che  l’Eurogruppo del 27 giugno  ha preferito lasciare fuori dalla porta. Il  ministro non ha perso certo l’occasione, di esprimere sui contorni della  vicenda greca, sempre le proprie idee, come una delle ultime affermazioni alcune ore dal voto “creditori terroristi “,e che  dalle pagine del suo blog, dice : "Alcuni partner preferiscono una mia ‘assenza’ dai loro vertici. …. Porterò con orgoglio il disgusto dei creditori nei miei confronti".  “Lui ormai era diventato la pecora nera, lo attaccavano tutti, non si poteva andare avanti così… Il nostro è un gioco di squadra, così tutti capiscono che non vogliamo frapporre ostacoli all’accordo con i creditori”, dice Argiris  Panagopoulos, del partito di Syriza, 

Questa sarà una settimana in cui la carne al fuoco non mancherà, le trattative riprenderanno con una proposta che il premier Tsipras, farà domani sul piano di aiuti, forte del mandato che il popolo greco gli conferisce dopo la vittoria del No al referendum di domenica, che secondo il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, “non ha certo avvicinato la soluzione”.

 

 

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