Grecia, Accordo raggiunto, può partire il 3° programma di salvataggio

Merkel, Juncker, Hollande, Tusk e Tsipras insieme nell'intesa - i falchi messi all'angolo

Bruxelles – All'Eurosummit è stato raggiunto l'accordo sulla Grecia. Il vertice è stato infinito, è durato quasi 17 ore, ma si è arrivati ad una conclusione i leader dell'Eurozona hanno trovato l'intesa per avviare il terzo piano di salvataggio alla Grecia.

 Il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, il premier greco Alexis Tsipras e il presidente del Consiglio europeo  Donald Tusk, dopo oltre 30 ore complessive di negoziati,sono riusciti a far prevalere la loro linea e  convergere  in  un'intesa .

 Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, parla di accordo unanime, ma le  condizioni sono rigorose, comunque siamo pronti per dare il via all’ “Esm", lo European Stability Mechanism, il Fondo salva Stati e salva-banche creato per proteggere dalle insolvenze la zona dell’euro e che permetterà il sostegno finanziario del Paese ellenico. Il lavoro dell’Eurogruppo da ora sarà in sinergia con le istituzioni per giungere alle ultime decisioni .. –  dichiara  Tusk.

 

Soddisfatto del risultato raggiunto, il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha affermato che  “ .. questo accordo ha evitato  una Grexit, ed è l'obiettivo per il quale ci siamo sempre battuti…  non ci sono nè vincitori nè sconfitti ..  Non penso – continua Juncker –  che i cittadini greci siano stati umiliati, si tratta di un accordo tipicamente europeo".

 

Il premier greco  Tsipras  durante le trattative dell’eurosummit di ieri, ha fatto il gesto di togliersi la giacca per  darla ai suoi interlocutori, come per dire … prendete anche questa… ma il  compromesso raggiunto  gli ha fatto tirare un bel sospiro di sollievo, anche se le reazioni di Atene non sono mancate . Alla Tv di Stato ellenica Ert , il  ministro greco del Lavoro, Panos Skourletis,  ha  dichiarato che  “L'offerta di salvataggio proposta alla Grecia non è percorribile … la forza della maggioranza di governo in Grecia è in dubbio e non si possono dare colpe ai deputati che non saranno d'accordo con le condizioni dell'accordo con i creditori internazionali, e la sua approvazione richiederà il sostegno dei deputati dell'opposizione o un governo di unità nazionale e –  prosegue Skourletis – in condizioni normali, se non ci fossero i problemi  delle banche e i controlli dei capitali direi immediatamente che dovremmo andare alle elezioni, ma non escludo l'ipotesi di elezioni anticipate entro l’anno”.

A poche ore dall'accordo della Grecia con i creditori, i mercati finanziari hanno festeggiato aprendo stamattina  positivamente.  

 

 

Aggiornamento ore 19.13 – Bruxelles, 12 luglio 2015 –  L'Eurogruppo concluso da poco, ha concesso alla  Grecia un tempo massimo di tre giorni per approvare in Parlamento le misure richieste dai ministri finanziari dell'Eurozona,  per poter dare il via al terzo piano di salvataggio che Tsipras chiede.

Secondo il ministro delle Finanze finlandese Stubb,sono stati fatti molti passi avanti sulle condizioni dei  temi delle riforme in ordine alle privatizzazioni, pensioni e Iva che devono essere approvate entro il 15 luglio.

Il governo Tsipras lunedì dovrà rispondere se accetta o meno  questo accordo.

Al Vertice di stasera si approfondiranno i temi affrontati  in Eurogruppo per una valutazione collegiale dei capi di Stato e di Governo della zona euro e stabilire  una linea politica decisiva da adottare per la risoluzione della crisi greca. Sostanzialmente il punto è  solo uno, la decisione non è sulle misure, ma è politica.

 

Bruxelles, 12 luglio 2015  – La crisi greca non sembra trovare una soluzione. Alla valutazione preliminare del piano di riforme presentato ieri l'altro, dal governo Tsipras, pur con cautela sono state fatte considerazioni  positive, ed apprezzati gli sforzi che la Grecia con determinazione, sta facendo per arrivare a un accordo. Il pacchetto dunque appariva ben confezionato, per una buona base di partenza della discussione al vertice  tra i ministri economici sabato.
Invece all'Eurogruppo di ieri, i toni soprattutto del ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble,  sono stati molto duri per un piano, ritenuto inaccettabile, non credibile privo di garanzie ed infattibile, per cui secondo il tedesco, la soluzione più  ovvia sarebbe la via della Grexit a tempo, per 5 anni. Atene comunque rimarrebbe nell'UE e avrebbe il tempo di ristrutturare il suo debito.
 La situazione  è  dunque, nettamente precipitata, i margini per iniziare a parlare di accordo, sono saltati, con l'allineamento di altri sei paesi, come la Finlandia ma anche i Paesi Bassi,  Slovenia, Slovacchia, Estonia,e Lituania, sulle stesse  posizioni della Germania. La Merkel, come riferiscono fonti europee dell'ultima ora, non sarebbe schierata, come invece si era diffuso ieri sera, con Schaeuble, sarebbe disposta ancora a trattare e dare il via libera all'accordo  con la Grecia, come del resto il presidente francese Hollande, lo stesso presidente dell'eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, nonostante abbia espresso perplessità, non tanto sui contenuti e qualità  del piano , ma sull'effettiva capacità  del governo greco  di realizzarle, si dice    aperto ai negoziati con Tsipras,  anche per il superamento del problema  della fiducia, questione primaria nelle ultime ore, posta ieri all'inizio del Vertice e interrottosi  in salita alle 3 di notte . 
Per tutti questi motivi , il presidente del consiglio Ue Donald Tusk, ha annullato il Summit Ue a 28 previsto per oggi, in attesa di conoscere gli sviluppi sulla questione greca, che continuerà  ad essere discussa  al tavolo dell’Eurogruppo, fissato alle 16 di oggi pomeriggio, con l'auspicio  che possano riaprirsi  i margini di un accordo concreto, malgrado  il compromesso appaia molto difficile. 

 

 

11 luglio 2015 –  Bruxelles – Dopo il moderato ottimismo di ieri, sulla nuova proposta  di riforme strutturali greca, espresso dal  presidente francese, Hollande ed  anche dallo stesso presidente dell'Eurogruppo, Dijssembloem, all’Eurogruppo di oggi pomeriggio la situazione per Atene sembra essersi complicata.

Il problema è, la “fiducia”, il piano “non può essere preso sul serio perché è  infattibile”,secondo  il ministro tedesco , Wolfgang Schaeuble, che avrebbe proposto una Grexit per cinque anni, il tempo necessario perché  Atene possa ristrutturare il suo debito. Ovvero una “uscita a tempo” per cinque anni dall’Eurozona della Grecia per  ristrutturare  i suoi debiti, ma restando nell’Ue. Oppure la Greca  può percorrere una seconda strada, migliorare le misure rapidamente  e in modo completo, con il pieno sostegno del parlamento e trasferire 50miliardi a un fondo trust. La posizione di Schaeuble, sarebbe stata concordata con la cancelliera tedesca Angela Merkel.

La Francia,  invece continua un ruolo di mediazione sulla Grecia.  "Il governo greco – ha detto il ministro delle Finanze Michel Sapin – ha mostrato determinazione. Ora Atene deve dare risposte precise su come e quando saranno realizzate le riforme, …  necessarie le  garanzie che ciò che è stato promesso sarà  attuato"

Secondo fonti europee, il Vertice dei ministri economici di stasera, ancora in corso, si sarebbe spaccato. Anche la Finlandia  starebbe con la Germania per il No, al pacchetto di riforme del governo Tsipras.

Convocazione del Vertice  dei capi di Stato e di Governo,  per domani 12 luglio.

 

 

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