Isabella Rossellini presenta a Bologna il celebre film “Casablanca” restaurato

Il “Cinema Ritrovato” dedicato a Ingrid Bergman - In locandina accanto a Humphrey Bogart - La magica intesa tra i due rimane sempre intatta

Immagine: Il manifesto del film

 

A distanza di 73 anni lo storico film “Casablanca” di Michael Curtiz è tornato sui grandi schermi in una versione restaurata, grazie alla Rassegna del “Cinema Ritrovato” in corso a Bologna. Il cine-festival quest’anno è dedicato a Ingrid Bergman protagonista assoluta anche della locandina con una immagine tratta dalla famosa pellicola. E’ stata Isabella Rossellini, attrice e regista, a presentare la sera del primo luglio, nella gremitissima piazza Maggiore, il film che vede la madre in coppia con Humphrey Bogart.

 

Riepiloghiamo la trama del film. E’ il 1941. Nel principale porto del Marocco si incontrano poliziotti francesi, spie naziste, fuoriusciti antifascisti, avventurieri di ogni tipo. Humphrey Bogart nei panni dell'americano Rick Blaine, proprietario di un bar, aiuta Ilsa (Ingrid Bergman) la donna che amava (e ama ancora) e suo marito, perseguitato politico, a lasciare Casablanca in aereo. Film mitico, sospeso nel tempo, vene ritenuto “la più sottile opera di propaganda antinazista realizzata durante la guerra e la più decisiva eccezione alla teoria del cinema d'autore”. Ottenne 3 Premi Oscar (come film, regia e sceneggiatura).

 

Dopo 73 anni dalla sua uscita nelle sale, la magica intesa che lega Bogart e la Bergman risulta sempre intatta. Una storia in cui si mescolano lingue e culture diverse, dove la guerra sembra decidere il destino delle persone, emerge una delicata storia sentimentale, un triangolo amoroso che vede la Bergman sospesa tra due fuochi. Da una parte, l’amore della sua vita incarnato da Bogart, dall’altra, il senso del dovere coniugale nei riguardi del marito (Paul Henreid). L’arrivo dei due a Casablanca rappresenta un punto di svolta per la vita dei tre protagonisti e per una storia alla quale “manca ancora il finale”.

 

Grande merito va riconosciuto allo straordinario gruppo di caratteristi: il grasso Sidney Greenstreet, l'ambiguo Claude Rains, l'angosciato Peter Lorre. E Paul Henreid, il "perseguitato" dai nazisti. Il film ebbe l'Oscar assoluto del 1943 anche per le sue dichiarazioni contro il "nemico del mondo", divenendo un manifesto della propaganda bellica. Numerose le sequenze memorabili: i presenti nel locale che cantano la Marseillaise davanti ai nazisti; il flash-back dell'amore parigino tra Rick e Ilse; il celebre motivo “As time goes by” cantato da Dooley Wilson e la scena finale dell'aeroporto.

 

 

 

 

 

 

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