Roma. Il Festival di Villa Medici 2022: la giuria e le linee principali di programmazione per l’evento di Settembre

Da mercoledì 14 a domenica 18 settembre 2022, oltre trenta opere cinematografiche da tutto il mondo saranno proiettate a Villa Medici su 3 schermi, accompagnate da incontri, installazioni ed eventi.

IRoma, 21 luglio 2022 – Il Festival di Film di Villa Medici torna con la sua seconda edizione dal 14 al 18 settembre 2022 e annuncia il suo comitato di selezione 2022.

Nato nel 2021, il Festival di Film di Villa Medici esplora i legami sempre più intensi tra cinema e arte contemporanea alla scoperta di nuove scritture cinematografiche. Per la sua seconda edizione, dal 14 al 18 settembre 2022, il Festival porta avanti il suo carattere pionieristico, favorendo l’incontro tra opere dai profili variegati che interrogano, sconvolgono, si scontrano e reinventano il nostro rapporto con l’immagine. Già dalla sua prima edizione, il Festival riunisce a Villa Medici una comunità di autori e cinefili con l’obiettivo di coltivare un pensiero collettivo intorno al cinema e alle sue evoluzioni. Artisti, cineasti e intellettuali da ogni parte del mondo si danno appuntamento il prossimo settembre a Villa Medici per celebrare la vitalità della creazione cinematografica contemporanea attraverso una selezione di film d’autore, saggi, fiction e documentari che si distinguono per l’unicità delle loro forme e propositi.

Sulla scia della prima edizione, il Festival si articola in tre sezioni: la Competizione internazionale, durante la quale saranno presentati quindici film contemporanei di ogni genere e formato; la selezione Focus, con masterclass, incontri esclusivi e proiezioni fuori concorso; le grandi serate del Piazzale, che riuniscono il grande pubblico per delle proiezioni sotto le stelle di film inediti, anteprime e grandi classici in versione restaurata.

Dal tuffo nella trepidazione ansiosa del movimento per la libertà a Hong Kong filmato dall’interno del Politecnico (Inside the Red Brick Wall del collettivo Hong Kong Documentary Filmmakers, vincitore del Premio Villa Medici per il migliore film 2021, consegnato da Béla Tarr, Mati Diop e Teresa Castro), passando per l’universo delle miniere boliviane (El Gran Movimiento di Kiro Russo, vincitore del Premio speciale della giuria 2021), questa nuova edizione del Festival ci porterà alla scoperta di mondi vicini e lontani per fare luce sulle questioni contemporanee.

Elemento di spicco del Festival di Film di Villa Medici è il comitato di selezione, nominato appositamente ogni anno per scegliere i film in concorso con uno spirito aperto alla diversità delle pratiche e per tessere legami inattesi tra discipline e autori, siano questi cineasti, plastici o artisti visivi. Per questa seconda edizione, il comitato di selezione è composto da: Leonardo Bigazzi, Farah Clémentine Dramani-Issifou, Mathilde Henrot e Lili Hinstin.

In attesa di svelare a fine agosto quali saranno i film in concorso e il programma completo, Villa Medici presenta la giuria che presiederà questa seconda edizione, composta da tre personalità del mondo del cinema, delle arti visive e della letteratura: la cineasta francese Marie Losier, il regista italiano Pietro Marcello e lo scrittore francese Sylvain Prudhomme.

Marie Losier è una regista e curatrice nata nel 1972 a Boulogne-Billancourt (Francia). Dopo aver lavorato per 20 anni a New York, oggi vive a Parigi. È autrice di ritratti avanguardistici, intimi e poetici di registi, musicisti e artisti, quali Alan Vega, i fratelli Kuchar, Guy Maddin, Richard Foreman, Tony Conrad e April March. I suoi lavori sono stati presentati al Festival di Cannes, alla Berlinale, alla Tate Modern, al MoMA, al Palais de Tokyo, al Centre Pompidou, al Whitney Museum, al Jeu de Paume, alla Fondation Pernod Ricard, alla Cinémathèque française e a quella di Atene. Nel 2013 ha ricevuto il DAAD Residency Award e il Guggenheim Award per il documentario Cassandro the Exotico! sulla figura del wrestler messicano Saúl Armendáriz. Marie Losier è attualmente impegnata nella realizzazione di tre progetti che combinano cinema, musica e arte contemporanea: un ritratto della cantante Peaches nella Berlino underground degli anni 2000, un altro del gruppo americano The Residents (Behind The Mask) e un musical. Nel 2023 il suo lavoro sarà esposto presso la galleria Anne Barrault a Parigi e al MAC VAL – Musée d’art contemporain du Val-de-Marne. Sono inoltre previste una personale al Museo Transpallet di Bourges e una residenza presso Villa Albertine.

Pietro Marcello è un regista nato nel 1976 a Caserta. Il suo primo lungometraggio, Il Passaggio della linea, documentario girato di notte sui treni espressi che attraversano l’Italia, viene presentato nel 2007 nella sezione Orizzonti della Mostra di Venezia e si aggiudica numerosi premi al momento della sua uscita. Nel 2009 Pietro Marcello realizza il documentario drammatico La Bocca del Lupo, premiato come miglior film al 27° Torino Film Festival, con il premio Caligari e con il Teddy Award alla Berlinale. Nel 2011 gira Il Silenzio di Pelešjan, presentato alla 68a Mostra del Cinema di Venezia, mentre nel 2015 il suo film Bella e perduta viene proiettato al Festival di Locarno. Nel 2019 dirige Martin Eden, basato sul romanzo di Jack London, film pluripremiato che ha permesso all’attore Luca Marinelli di vincere la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla Mostra di Venezia. Nel 2021 Pietro Marcello realizza il documentario Per Lucio, dedicato al cantautore Lucio Dalla, in programma nella sezione speciale Berlinale del 71° Festival del cinema di Berlino. Lo stesso anno presenta alla Quinzaine des réalisateurs di Cannes il film Futura, co-diretto con Francesco Munzi e Alice Rohrwacher. Nel 2022, la Quinzaine presenta in apertura il suo ultimo film, Le Vele scarlatte

Sylvain Prudhomme è uno scrittore nato nel 1979 a La Seyne-sur-Mer (Francia). Autore di romanzi e reportage, ha ricevuto nel 2019 il premio Femina per il romanzo Par les routes (edito da Gallimard). Il suo lavoro attinge al reale partendo da una materia vissuta, aperta sul mondo, a metà strada tra documentario e finzione. L’Africa contemporanea – dove ha vissuto e lavorato a lungo (Senegal, Niger, Burundi, Mauritius) – è una delle principali fonti di ispirazione dei suoi libri. Non a caso ha tradotto il saggio Décoloniser l’esprit dello scrittore keniota Ngugi wa Thiong’o (La Fabrique, 2011).  I suoi libri sono tradotti in dieci lingue. 

Nel 2015 crea con la coreografa Raphaëlle Delaunay la pièce teatrale a due It’s a match, presentata in numerosi festival in Francia e all’estero. Con il regista Philippe Béziat, sta concludendo il film Tout-Puissant Mama Djombo sull’esilio di Malan Mané, celebre cantante della Guinea-Bissau.

Il comitato di selezione 2022

Leonardo Bigazzi è curatore del Festival Lo Schermo dell’Arte (dal 2008 ad oggi), del progetto VISIO – European Programme on Artists’ Moving Images (dal 2012 ad oggi) e, dal 2020, della Fondazione In Between Art Film, per la quale si occupa delle commissioni e delle produzioni di film d’autore.

Farah Clémentine Dramani-Issifou è curatrice d’arte, programmatrice di film e festival (Semaine de la Critique, Festival di Cannes, Festival Internazionale del Film di Marrakech), ricercatrice e insegnante alla HEAD di Ginevra. Il suo lavoro di ricerca-creazione si concentra sul cinema e sulle arti visive relative alla diaspora africana.

Mathilde Henrot è fondatrice del Festival Scope e del Festival Scope Pro insieme ad Alessandro Raja. Da ormai diversi anni, progetta e crea festival di cinema online e in sala. Si occupa in particolare dei festival di Sarajevo e Locarno.

Lili Hinstin è programmatrice e direttrice artistica. Responsabile del cinema di Villa Medici dal 2005 al 2009, diventa programmatrice del Cinéma du Réel dal 2010 al 2013, direttrice artistica del Belfort International Film Festival dal 2013 al 2018 e, successivamente, del Locarno Film Festival (dal 2018 al 2020).

Contatto:
film.festival@villamedici.it

Il comitato di organizzazione del Festival:
Lili Hinstin (programmatrice e direttrice artistica), Laurent Perreau (autore e regista), Sam Stourdzé (direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici), Véronique Terrier Hermann (professore e autrice).

Contesto

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Fondata nel 1666 per volontà di Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione francese che dal 1803 ha sede a Villa Medici, un edificio risalente al XV secolo circondato da un parco di sette ettari sul colle Pincio, nel cuore di Roma.
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione pubblica nazionale sotto la tutela del Ministero della Cultura francese che persegue oggi tre missioni principali: accogliere in residenza artisti, creatori e creatrici e storici dell’arte di spicco per soggiorni brevi o annuali; promuovere programmi culturali e artistici rivolti al grande pubblico, in grado di integrare tutte le forme dell’arte e i campi della creazione artistica; conservare, restaurare, studiare e valorizzare le sue collezioni e il suo patrimonio architettonico e paesaggistico.
Il cinema a Villa Medici
Dal 1974, l’Accademia di Francia a Roma accoglie tra i suoi borsisti cineasti, sceneggiatori e artisti dell’arte visiva che realizzano film. Tra questi artisti ricordiamo Clément Cogitore, Mitra Farahani, Benjamin Crotty, Thomas Salvador, Nora Martirosyan, Xavier Beauvois, Éric Baudelaire, Valérie Mréjen e Lola Gonzàlez. Dagli inizi degli anni 2000, Villa Medici promuove e valorizza la creazione cinematografica e la sua storia attraverso programmazioni quali Cinemondo, Re | visioni e Cinema all’aperto.

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
viale della Trinità dei Monti, 1 – 00187 Rome
T. +39 06 67611
www.villamedici.it

L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ringrazia i suoi sponsor e partner:

Sponsor principale
AMUNDI ASSET MANAGEMENT
Sponsor
FONDATION LOUIS ROEDERER, GROUPAMA ASSICURAZIONI, HOTEL SOFITEL, AIR FRANCE, CLUB CRIOLLO

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