Clamoroso cambio di rotta per Theresa May: voto annullato alla Camera dei comuni

Per evitare una sconfitta annunciata la premier fa retromarcia e cerca appoggio in Europa

Londra – Theresa May annulla e rinvia a data da destinarsi il voto previsto per questa sera alla Camera dei comuni. Certa di non trovare i numeri necessari per l’approvazione dell’accordo raggiunto con l’Unione Europea sulla Brexit, ovvero sulla procedura di uscita del Regno Unito dall’Unione, la premier britannica preferisce prendere tempo.

La decisione arriva dopo la difficile seduta del Parlamento inglese svoltasi ieri pomeriggio, durante la quale la May è stata pesantemente attaccata sia dai deputati dell’opposizione che da molti esponenti del suo stesso partito. La discussione ha raggiunto toni decisamente sopra le righe con urla, fischi e risate dirette al primo ministro che ha continuato comunque a difendere l’accordo raggiunto con l’UE, definendolo il “migliore possibile” e sfidando chi fosse contrario a proporre un piano “alternativo e plausibile”.  

L’ approvazione dell’accordo, che giunge dopo quasi due anni di trattative con l’Unione Europea, si è arenata in virtù della cosiddetta clausola di backstop, ovvero una specie di tutela che consentirebbe di chiudere il confine a merci e persone fra Irlanda e Irlanda del Nord, questo qualora non si arrivasse alla data di uscita del Regno Unito dall’UE con un accordo condiviso dalle parti. Molti parlamentari sono preoccupati che questa clausola possa diventare permanente e quindi indebolire il Regno Unito dal punto di vista economico.

Anche Arlene Foster, leader del Democratic Unionist Party (Dup), partito dal quale dipende la maggioranza della May in Parlamento, ha dichiarato la necessità di rinegoziare la questione del backstop. Ma ogni speranza in questo senso sembra vana e il Regno Unito si trova in una fase molto delicata.   

Per evitare una cocente umiliazione Theresa May quindi ha deciso di partire questa mattina per un tour europeo, durante il quale incontrerà i leader dei diversi paesi e in particolare la premier tedesca Angela Merkel, nella quale probabilmente ripone le sue ultime speranze.

Ma dall’Unione Europa arrivano già le prime reazioni e non lasciano sperare alcun margine di trattativa. Con un tweet Donald Tusk, il presidente del Consiglio europeo, ha dichiarato di aver convocato un Consiglio europeo a 27 sulla Brexit, non per rinegoziare l’accordo e in particolare il backstop, ma per “discutere su come facilitare la ratifica del Regno Unito”, precisando che il tempo ormai è agli sgoccioli e che bisogna prepararsi anche uno scenario di mancata intesa”. 

Le conseguenze non sono state solo politiche naturalmente, anche i mercati infatti hanno mal digerito la decisione di rinviare il voto e la sterlina è crollata dell’1,5% sul dollaro, il punto più basso da un anno e mezzo, e dello 0,8% sull’euro, il minimo raggiunto negli ultimi tre mesi.

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