Tirana, 2 settembre 2016 -“Un’Amatriciana per Amatrice” è l’iniziativa promossa dalla business community italiana in Albania per sostenere le popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto. La cena solidale che si è tenuta nei giorni scorsi a Tirana alla presenza di una rappresentanza dell’Ambasciata Italiana, ha registrato la folta partecipazionedi imprenditori italiani e albanesi uniti per sostenere la ricostruzione di alcune zone terremotate del Centro Italia, quale segno di un’antica e solidale amicizia tra i due Paesi. Promotori dell’evento, “Fare Impresa”dell’avvocato e manager Egli Haxhiraj,punto di riferimento per le imprese italiane in Albania (www.impresa.al), l’Agenzia AlbaMia Viaggi dell’ingegnere Francesco Motola, giovane e dinamico esponente della comunità italiana a Tirana, e l’Hotel RistoranteDinasty di ShkelqimLamaj, la location che ha ospitato l’iniziativa e a cui è stato conferito in numerose edizioni l’ambito premio “Ospitalità Italiana”.
“Subito dopo i tragici eventi che il 24 agosto hanno duramente ferito alcune zone delLazio, Abruzzo, Umbria e Marche, ‘Fare Impresa’ ha deciso di intraprendere un percorso di solidarietà a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto-nelle parole di Egli Haxhiraj-, perché l’imprenditoria internazionale deve farsi carico degli aspetti etici e umanitariche interpellano la coscienza individuale e collettiva.Questa raccolta per sostenere la ricostruzione di alcune zone terremotate, è solo un piccolo, ma partecipe segnale che abbiamo voluto dare con i cittadini italiani e albanesi.Abbiamo pensato ad una cena ‘all’amatriciana’ non solo perché questo piatto da noi in Albania tanto apprezzato, è in tutto il mondo il simbolo per eccellenza della storia e dell’identità gastronomica di Amatrice, ma anche perché esprime il valore della solidarietà e della condivisione tipico della cultura da cui è nato e nel cui nome sono attive molte raccolte fondi. Qui tutti ricordiamo che l’Italia è un Paese che è sempre stato in prima fila per aiutare il popolo albanese ogni volta che per vari eventi tragici siamo stati vulnerabili, già dal 1990, quando migliaia di nostri connazionali fuggirono alla ricerca di una vita migliore, e poi quando iniziammo a rialzarci con l’avvento delle Istituzioni democratiche, e poi, ancora vicini nella tragedia umanitaria del Kosovo. Per questo penso che ora sta a noi dare un concreto contributo per la popolazione italiana tragicamente colpita dal sisma.
E’ molto importante dare un segnale di amicizia, come un abbraccio, tra i nostri due popoli, con una cena all’insegna della solidarietà tra la comunità italiana a Tirana e i cittadini albanesi. La mia gratitudine va a tutti gli amici che generosamente hanno partecipato a questa serata di beneficenza per i terremotati in Italia,all’Ambasciatore Italiano a Tirana,S.E. Alberto Cutillo, per il partecipe messaggio che ci ha fatto pervenire, e alla sua prestigiosa Delegazione che ci ha onorato della presenza alla cena. Con il cuore, insieme agli altri organizzatori ShkelqimLamaj e Francesco Motola e ai tanti imprenditori che fanno capo a ‘Fare Impresa’, siamo fieri di poter essere al fianco delle persone terremotate con i fatti e non a parole, grazie alla Croce Rossa Italiana che curerà la destinazione della nostra donazione. E mi piace pensare che i valori della solidarietà e dell’ospitalità, che caratterizzano il popolo albanese, siano quelli che proprio in questi giorni sonostati richiamati e celebrati in tutto il mondo per consacrare Santa Madre Teresa di Calcutta, nostra straordinaria connazionale”.
Invitati alla cena solidale il Sindaco di Tirana,ErionVeliaj, e la vicesindaco BrunildaPaskali, il vice ministro dello Sviluppo Urbano e del Turismo GjonRadovani, il presidente della Commissione Parlamentare per l’Amicizia Italia-Albania,ArtanGacj, e i rappresentanti delle due banche italiane in Albania Veneto Banka e Intesa San Paolo. Tra le numerose personalità e i noti imprenditori presenti, Stefano Tronellitop manager della Tron Group Holding, Angelo Giovanni Capoccia, attivo nell’intermediazione imprenditoriale tra Albania-Italia e i Paesi del Centro e Nord America, il medico chirurgo estetico a TiranaSkerdiFaria, il M° pianista di fama internazionale Aksinja Gioia, le giornalisteTiziana Grassi, esperta di temi migratori e autrice del “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo”, e Zenepe Luca, presidente dell’Associazione ‘Albano Carrisi’dell’Albania nonché della Fondazione intitolata a‘NerminVlora Falaschi’, la celebre studiosa albanese nipote dello statista Ismail QemalBejVlora, che issò la bandiera dell’Albania indipendente a Valona il 28 novembre 1912, da tutti considerato il ‘padre’ della nazione albanese. Un Paese che oggi vive una fase di importante slancio turistico esocio-economico, anche grazie a mirate politiche pubbliche che incentivano gli investitori stranieri, con una progressiva presenza di imprese e gruppi industriali italiani di medie e grandi dimensioni, attratti dalle prospettive che, in un’ottica di fecondi rapporti economici bilaterali, si dischiudono nei vari settori produttivi dell’Albania, dal comparto edile a quello tessile e calzaturiero, dal commercio e servizi all’agroalimentare e dell’energia.