In Calabria il Centenario di Eleonora Duse. Apre le celebrazioni Pierfranco Bruni

L'attrice che ha rivoluzionato il teatro moderno caratterizzando tutto il Novecento, al centro di una serata in Calabria, Venerdi 3 Novembre. Un omaggio a Eleonora Duse verso il Centenario della morte promosso dall'istituto Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia a Rende (Cosenza). Con Pierfranco Bruni e il suo romanzo dedicato alla Divina e a Gabriele D'Annunzio: "Con le sue labbra le suggella le labbra spiranti" (Pellegrini editore). Un libro particolare tra reale e finzioni attraverso una visione letteraria definita sulla linea onirica. A dialogare con Bruni, il critico letterario e saggista Alberico Guarnieri

Cosenza, 31 ottobre 2023 – Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia di Rende (Cosenza)  organizza un omaggio a Eleonora Duse verso il Centenario della morte con Pierfranco Bruni e il suo romanzo dedicato alla Divina e a Gabriele D’Annunzio dal titolo: “Con le sue labbra le suggella le labbra spiranti” (Pellegrini editore). Un libro particolare tra reale e finzioni. Un dialogare forte con la letteratura.  

Una serata molto suggestiva che si aprirà con i saluti di Anna Cerrigone, Presidente del Convegno di Rende e Angela Gatto, Presidente nazionale. Subito dopo, Pierfranco Bruni dialogherà con il critico letterario e saggista Alberico Guarnieri. Con questo incontro si aprono le iniziative su Eleonora Duse. 

L’attrice che ha rivoluzionato il teatro moderno e ha dato vita a un teatro dei personaggi che ha caratterizzato tutto il Novecento. L’appuntamento si prevede di estremo interesse sia dal punto di vista culturale che sul piano del costume. 

Pierfranco Bruni più volte si è soffermato sulla Duse anche in altri libri dedicati al rapporto con D’Annunzio. Un suo saggio ha posto come dato peculiare il legame sentimentale dentro la letteratura soprattutto con i versi dell’Alcione e con il romanzo del 1900 “Il fuoco” in cui si parla proprio di Eleonora. In questo ultimo testo Bruni scava nei miti dusiani attraverso le alchimie dannunziane. Molti suoi libri in cui si racconta di D’Annunzio il percorso si intreccia tra teatro e poesia, tra teatro e recita. 

Pierfranco Bruni ha sottolineato: “Cosa è stata Eleonora nel mio sistema letterario? Una domanda che spesso mi sono chiesto. Credo che mi abbia aiutato a capire, tra l’altro il Vate soprattutto sul piano poetico. Perché la Duse è poesia. Poesia nella sua femminilità e nel suo teatro – recita. Ha sempre recitato attraversando un modulo poetico. Silenzio, pause, gesti. Una recita con la sua fisicità. D’Annunzio sapeva tutto ciò. Lo ha più volte dimostrato testimoniato. Ha lasciato un indirizzo sul palco ma ha disegnato nella poesia alcionica il senso del tempo in una luce mistica e tragica. Nel mio prossimo libro su Eleonora Duse questo indirizzo lo porta proprio lei. Molto è stato detto. Sia in lei che in lui la vita entra nelle opere che hanno trascritto in letteratura e in teatro.”

Eleonora Duse ha avuto anche la sua esperienza cinematografica portando sulla scena nel 1916 la Grazia Deledda del romanzo “Cenere”. Duse, Deledda e Matilde Serao sono tre personalità tra Otto-Novecento che hanno dato vita ad una tipicità di una letteratura che sottolinea una modernità che ha visto in Sibilla Aleramo un punto di riferimento. Il tracciato che Bruni pone in evidenza è il senso tragico di un amore e si serve di un immaginario marcatamente lirico. 

La visione letteraria è completamente definita sulla linea onirica. La serata è fissata per venerdì 3 Novembre alle ore 17.00 nella sala Letizia dell‘hotel San Francesco di Rende. Un ottimo omaggio del Convegno di Cultura Margherita di Savoia. 

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Pierfranco Bruni, nato in Terra Calabra cui è profondamente legato, vive tra Roma e la Puglia da molto tempo. Archeologo, antropologo, letterato e linguista, fecondo saggista e poeta è presidente del Centro Studi Francesco Grisi e vicepresidente del Sindacato Libero Scrittori Italiani. Dal carismatico e sopraffine stile letterario, Bruni è alla seconda candidatura al Nobel per la Letteratura. Già Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali e componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’Estero, nel corso della sua carriera è stato docente in Sapienza Università di Roma ed ha appronfondito lo studio rivolto alla tutela e alla conoscenza delle comunità di minoranze etnico-linguistiche.

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