Sri Lanka, dietro strage cellula islamista locale NTJ. Morti figli patron danese Asos

Si sospetta il legame con una rete di terrorismo internazionale

Colombo, 22 aprile 2019 – Dietro gli attacchi che hanno colpito lo Sri Lanka nella domenica di Pasqua, ci sarebbe un movimento islamista locale, il National Thowheeth Jama’ath (NTJ). Si tratterrebbe di un gruppo islamico poco conosciuto ritenuto responsabile delle esplosioni a Colombo che hanno provocato la morte di almeno 290 persone e 500 feriti. 32 sono gli stranieri colpiti dalle esplosioni tra cui, secondo l’ultimo report diffuso della Farnesina, non sarebbero state individuati italiani, salvo il giornalista di La Repubblicai, Raimondo Bultrini.che fortunatamente risulta essere solo lievemenre ferito. 

La cellula jihadista responsabile della strage, riconducibile ad una rete internazionale terroristica,non ha ancora rivendicato gli attacchi ma è in quella direzione che le autorità di Colombo stanno indagando.

Ad annunciarlo il portavoce del Governo, Rajitha Senaratne.

Stamattina si è verificata una nuova esplosione, secondo quanto trapelato da fonti estere. Salirebbero ad 8 gli attentati nel paese. Mentre le unità di crisi sono ancora impegnate a prestare soccorso nella capitale alle vittime degli attentati del giorno di Pasqua, la bomba è scoppiata vicino alla chiesa di Sant Antonio, proprio mentre gli artificieri stavano cercando di neutralizzare l’ordigno.

Polemiche sugli allarmi sugli attacchi a chiese srilankesi, denunciati dagli intelligence e ignorati dalle autorità. Secondo quanto asserito dal premier cingalese Ranil Wickremesinghe, il governo non ha mai ricevuto informazioni su probabili azioni terroristiche ed ha assicurato un’indagine sulla vicenda confermando l’individuazione dei responsabili della strage collegati ad una rete di miliziani islamici.  

Tra le vittime, anche tre dei quattro figli di Anders Holch Povlsen, patron danese di Asos, 46enne proprietario del colosso della moda, è anche il più grande proprietario terriero privato della Scozia.: la conferma arriva dal premier del Paese scandinavo. “Secondo il Ministero degli Affari Esteri, spiega Lars Løkke Rasmussen – è confermato che tre danesi sono morti a causa delle esplosioni, i parenti sono stati informati. Il premier ha espresso profonda vicinanza alla famiglia delle vittime danesi:’’ non ho parole per quello che stanno passando, il mio cuore piange per loro”.

La polizia avrebbe già messo in stato di fermo 24 sospettati.

Durante le operazioni di soccorso – investigative, sono stati ritrovati 87 detonatori vicino alla stazione principale dei bus di Colombo: di questi, 75 sarebbero stati rinvenuti abbandonati in una discarica, altre invece lasciati a terra.

La solidarietà dal mondo religioso

“Vorrei esprimere nuovamente la mia vicinanza spirituale e paterna al popolo dello Sri Lanka. Sono molto vicino al mio caro fratello, il cardinale Malcolm Ranjith Patabendige Don, e a tutta la Chiesa arcidiocesana di Colombo”. Così Papa Francesco dopo il Regina Cæli durante la messa di oggi dedicata al lunedì dell’Angelo: “Prego per le numerosissime vittime e feriti, e chiedo a tutti di non esitare a offrire a questa cara nazione tutto l’aiuto necessario. Auspico, altrettanto, che tutti condannino questi atti terroristici, atti disumani, mai giustificabili. Preghiamo la Madonna…”.

Solidarietà e preghiera per l’ ”atto di violenza ha oscurato la gioia della Pasqua”nel messaggio del card. Reinhard Marx, presidente dei vescovi tedeschi, nel messaggio inviato al presidente dei vescovi dello Sri Lanka, mons. Julian Winston Fernando.   “Siamo senza parole di fronte a questa nuova ondata di violenza, che nel giorno di Pasqua ha colpito Chiesa dello Sri Lanka, i tanti turisti e la Chiesa universale” afferma il cardinale Marx nell’esprimere il cordoglio e la vicinanza della Chiesa tedesca. Di fronte al drammatico attentato, che ha trasformato la festa della Pasqua in un Venerdì Santo.

A poche ore dalla strage che ha colpito lo Sri Lanka,  l’Unione Buddhista Italiana ha  espresso in una nota ‘’la totale vicinanza alla comunità singalese in Italia e a tutti i centri di questa tradizione”. L’Unione, continua il documento “si stringe attorno a tutte le persone colpite da violenza cieca e inaccettabile”, in seguito agli attentati che hanno colpito lo Sri Lanka. “Il ritorno del terrorismo in un Paese di antica tradizione buddhista è motivo di preoccupazione e grande sofferenza per tutti i praticanti italiani e ci auguriamo che si possa tornare quanto prima a una condizione di normalità”, conclude la nota.

Ferma condanna agli attacchi dai  leader dei Paesi in tutto il mondo:

Cordoglio e sconcerto nelle parole di Shinzo Abe, Primo Ministro giapponese.”Sento profondo dolore ed estrema rabbia – dice quest’ultimo – sono cose assolutamente inammissibili: il Giappone è determinato a lavorare con lo Sri Lanka e la comunità internazionale nella lotta contro il terrorismo”.

Il Primo Ministro australiano Scott Morrison  definisce la strage  “un assalto all’innocenza della vita umana”.Il nostro staff a Colombo sta lavorando per  identificare gli australiani coinvolti in questi terribili eventi”.

Il presidente dello Sri Lanka, Maithripala Sirisena, ha dichiarato  lo stato d’emergenza nazionale.

Il Capo di Stato ha lanciato un appello alla comunità internazionale per individuare probabili soggetti che dall’estero avrebbero supportato il gruppo terroristico protagoniata degli assalti.

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