Iraq, ecco il piano del governo per le missioni di bombardamento contro il Califfato Islamico

Due le opzioni per Matteo Renzi: voto o semplice informativa

Le notizia di una possibile missione aerea in Iraq da parte dei tornado italiani ha occupato l’agenda politica, e il successivo dibattito stampa, in maniera ambivalente. Oggi abbiamo le idee più chiare. Entro un mese i quattro Tornado italiani impegnati in Iraq potrebbero davvero partecipare ai raid contro i terroristi dell’Isis. Questa fondamentalmente la notizia più succosa che in queste ore è stata interpretata in modi diversi dalle varie correnti politiche del nostro paese. Quali saranno i prossimi passi? Il governo si siederà al tavolo con i partiti di maggioranza e dell’opposizione per avere il massimo consenso nell’autorizzare quelle nuove regole di ingaggio sollecitate dagli Stati Uniti e dalle stesse autorità di Bagdad (come dicevamo nel precedente articolo https://www.paeseitaliapress.it/news_1672_I-tornado-italiani-pronti-a-bombardare-lIsis-in-Iraq.html ). 

Poi ci sarà la decisione ultima relativa alla doppia opzione da far valere in Parlamento: voto o semplice informativa. Ad ogni modo la risoluzione approvata nell’agosto del 2014 dal Senato consente interventi di attacco in Iraq ma nei contatti di queste convulse ore con i ministri di Difesa ed Esteri Matteo Renzi ha ribadito la necessità di coinvolgere in maniera attiva le Camere. Per gestire quindi l’eventuale dissenso, il fronte pacifista pare sia molto ampio, si potrebbe quindi arrivare al compromesso sulla votazione in seduta congiunta delle Commissioni competenti. A tutti è chiaro, infatti, che una consultazione in Aula parlamentare presenta molteplici incognite soprattutto nel giorno dell’avvio del Giubileo, l’8 dicembre prossimo.

Sulla necessità di partecipare ai raid insistono intanto i vertici militari italiani pressati dalle richieste della coalizione, priorità che anche ieri ha ribadito il segretario di Stato americano Ashton Carter al ministro della Difesa Roberta Pinotti. Infine le cifre. In Iraq al momento ci sono più di 500 militari italiani equipaggiati con aviorifornitori, due Predator, un aereo per il rifornimento in volo, oltre ai quattro Tornado attualmente utilizzati in compiti di ricognizione e sorveglianza. 

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