Il governo corre ai ripari ma il Paese dissente e protesta

il taccuino di Nuccio Fava - già direttore del Tg3 e Tg1 Rai

Roma,30 ottobre 2020 –  Il virus corre sempre più preoccupante , anche se meno che in altri paesi europei . Ma non è questo un dato consolante . Pesa il disagio economico e il sovraffollamento ospedaliero che rendono insufficienti le misure annunciate domenica da palazzo Chigi non solo per i contenuti apparsi insufficienti ma per le stesse modalità con cui sono state formulate dopo annunci e ritardi, rinvii per riunioni ed incontri che hanno contribuito a rendere meno persuasiva la presentazione. Ma era ovviamente il loro contenuto a suscitare perplessità ed incertezza , la disomogeneità d’interventi tra differenti settori, la difficile conciliabilità della doppia contemporanea tutela di salute ed economia. Anche le differenziazioni trapelate nella maggioranza non hanno favorito un buon accoglimento delle misure , mentre le opposizioni hanno ancora una volta reagito con atteggiamento ostile in modo quasi pregiudiziale. Anche questo contesto ha favorito il clima di protesta e di manifestazioni anche violente. Comprensibili ma assolutamente da condannare nelle espressioni di vera e propria guerriglia urbana, con assalti a negozi e uffici, di scontri programmati contro le forze dell’ordine. Tutto questo dice di quanto tensione, rabbia e malcontento economico e sociale siano preoccupanti. Bene ha fatto il governo ad aprire subito il dialogo con categorie colpite e cercare la strada del confronto costruttivo. E’ però urgente comunicare in modo più efficace e persuasivo con tutta la società italiana coinvolgendola al massimo nella sempre maggiore acquisizione della consapevolezza della gravità del rischio che tutti insieme si corre e che solo tutti insieme si può tentare di tenere sotto controllo e di ridurne pericolosità e lutti ancora per parecchio tempo.

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