Il cronista: relazione impersonale del fatto

I drammatici conflitti in atto in Europa e in Medio Oriente così come tutti gli accadimenti lieti o devastanti che ogni giorno attraversano la nostra storia nel tempo che scorre, sono rappresentati da una figura fondamentale nella narrazione dei fatti. Il cronista. Ovvero quel giornalista dal ruolo delicato e complicato al contempo che prepotentemente sembra invadere la vita di tutti noi inducendo alla riflessione sulle dinamiche che ci circondano. Riteniamo quanto significante sia il compito del cronista diretto a raccontare i fatti nel loro autentico svolgimento. Uno scatto reale e asettico degli avvenimenti scevro da opinioni personali.
Il lavoro del cronista tutt’altro che semplice, si sostanzia nel dipingere senza alcuna sbavatura di colore la tela proposta dalle temperie della vita. Volendo richiamare talune tipicità del giornalismo anglosassone che suole rispondere a cinque domande: Who ( chi), what (cosa). When(quando), where(dove), why(perché)
l’articolo di stampa o un servizio televisivo realizzato dal cronista dovrebbe riportare fedelmente la vicenda osservata. Diaframmare l’azione descrivendola secondo i parametri del cosa è successo, quando ,dove e perché…

Esprimere opinioni o affermazioni giudicanti e influenzanti non attiene alla sfera delle competenze di un cronista da cronaca che, per definizione “realizza una relazione o registrazione impersonale di fatti secondo la successione cronologica: concettualmente distinta dalla storia, in quanto mancante di qualsiasi criterio interpretativo”. L’analisi interpretativa del fatto sociale politico scientififico e di qualsivoglia altra natura è affidata a figure specialistiche differenti. Di norma dovrebbe essere seguita questa indicazione professionale ma spesso si assiste a forme opinionistiche sconsiderate al di là di ogni ragionevole tolleranza. Per fortuna questa modalità per quanto diffusa non rappresenta la regola. Numerosi sono nel nostro Paese i cronisti anche inviati in luoghi di guerra a saper svolgere il loro lavoro raffigurando la realtà con grande impegno dedizione equilibrio psico-fisico e coraggio nella consapevolezza di dover affrontare una rischiosa missione.

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