Si è spento a Washington Vittorio Zucconi. Giornalismo in lutto

Autorevole giornalista, prestigiosa firma de Repubblica, Zucconi ha raccontato i fatti del mondo da corrispondente all'estero

Si è spento questa mattina Vittorio Zucconi, grande giornalista e prestigiosa firma de La Repubblica e di altre importanti testate nazionali. Aveva 74 anni e viveva a Washington dal 1985. Corrispondente estero per tutta la sua intera carriera, Zucconi ha lavorato da Bruxelles, Washington, Mosca negli anni della Guerra Fredda. Sposato dal 1969 con Alisa Tibaldi da cui ebbe due figli, Chiara e Guido era pure nonno di sei nipoti. A dare il triste annuncio, Republica, insieme ad un lungo editoriale di Ezio Mauro. Vittorio Zucconi lottava da tempo con un terribile male e si è spento nella sua casa a Washington. Nato il 16 agosto del 1944 a Battaglia in provincia di Modena, intraprese studi classici conclusi dalla laurea in lettere con una tesi sui movimenti anarchici italiani e fin dai tempi liceali la collaborazione e la direzione dopo al giornale di scuola la Zanzara lasciarono intendere chiaramente il cammino giornalistico che avrebbe contraddistinto la sua vita. Semplice con grande grinta e volontà raccontò il mondo al centro della guerra fredda; Vittorio Zucconi è stato corrispondente estero per La Stampa, poi per La Repubblica ed anche per Il Corriere della Sera. Nel ’77 tornato a Roma, dopo anni intorno al mondo seguì da vicino il rapimento e l’omicidio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. Per qualche anno Zucconi diresse fino al 2015 l’edizione digitale di Repubblica e guidò Radio Capital fino al 2018 dove condusse una rubrica in filo diretto con gli ascoltatori. A Zucconi si deve la creazione del settimanale D-La Repubblica e la rubrica Parola di Nonno sul settimanale Kids. Molti i Premi e riconoscimenti conferiti al grande giornalista, come il Premiolino, il Trento, il Max David, il Lucchetta alla carriera e il premio Saint- Vincent. Nel 2015 a Zucconi fu riconosciuto anche il Premio America assegnato dalla Fondazione Italia Usa.

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