Inaugurato in cima all’Etna presidio CAI più alto dell’Appennino

91° anniversario sezione di Linguaglossa

Nella ricorrenza del 91° anniversario della sezione di Linguaglossa Etna Nord, si è inaugurato in cima all’Etna a quota 2850 il presidio CAI più alto dell’Appennino. “Voi siete – critto sul libro d’onore Antonio Montani vicepresidente nazionale del CAI l’orgoglio di tutto il sodalizio, la Sezione di Linguaglossa e tutto il CAI Sicilia, sono essenza d’amore e dedizione per la montagna e per i valori del Club Alpino Italiano”. L’evento ha coinvolto tutta la comunità montana di Etna Nord, alla presenza di Carmelo Mangano presidente del CAI di Linguaglossa, del Sindaco Salvatore Puglisi, di Francesco Lo Cascio presidente del CAI Sicilia intervenuto con i Presidenti delle Sezioni siciliane, delle autorità locali, di una delegazione di Alpini e di tanti appassionati, che hanno condiviso la particolare ricorrenza.

La cerimonia, fanno sapere gli organizzatori in una nota stampa, è iniziata con la consegna di una corona di fiori deposta dalla delegazione di Alpini al Monumento ai Caduti la quale è stata accompagnata da un minuto di silenzio e da un lungo applauso. A seguire è stata inaugurata nella sede del CAI di Linguaglossa, la mostra fotografica dei 90 associativi. Il  taglio del nastro è stato effettuato dalla signora Tiziana Greco nipote del compianto cav. Carmelo Greco, il grande Presidente che dal dopoguerra fino agli anni ottanta, ha portato in alto il CAI e poi lo Sci CAI Valligiani di Linguaglossa Etna Nord. I locali della sede sono stati per l’occasione rimessi a nuovo e benedetti da padre Raffaele Stagnitta.

La manifestazione è proseguita nel cortile interno del palazzo municipale, con la presentazione del prezioso volume voluto dal presidente Mangano, per sancire l’importante ricorrenza. L’opera composta da 150 pagine contiene una selezione cronologica di foto, che raccontano la vita del Club, visti nei vari momenti delle attività sportive e associative. Il volume è stato dedicato al cav. Greco e ai pionieri del CAI di Linguaglossa.

L’evento moderato dal giornalista e socio CAI Giuseppe Riggio, è iniziato con i saluti del Sindaco Puglisi, del vicepresidente del CAI Montani e a seguire dai toccanti ricordi della meravigliosa figura del cav. Greco, grande educatore, amante della montagna e dello sci. La nipote Silvia Greco ha ricordato la preziosa abitudine di annotare in una piccola agenda i momenti più importanti della sua vita. Turi Ragonese decano degli Alpini di Linguaglossa, lo ha ricordato come colui che gli ha trasmesso l’amore per la montagna, grazie al cavaliere sono diventato una guida Alpina Speleologica e un eccellente sciatore, doti che mi hanno permesso di ben figurare nel gruppo sportivo della Brigata Alpina “Julia” a Udine durante il mio servizio di leva.

La manifestazione si è conclusa con la consegna delle medaglie ricordo per gli associati, con oltre 25 anni di attività. L’Alpino e consigliere della Sezione ANA Sicilia Nino Di Marco, ha ricordato che gli Alpini a Linguaglossa sono nati con il CAI, sotto la guida del cav. Greco: “Ricordo-ha concluso Di Marco- la sua regola che consisteva nel doppio zaino, obbligatoria per noi giovani che ci addestravamo in montagna, uno serviva per l’escursione e l’altro per raccogliere le cartacce lasciate dagli incivili”. 

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