Livatino: primo magistrato beato nella storia della chiesa

il Papa lo definì martire della giustizia e indirettamente della fede

Trent’anni dopo essere stato trucidato dai mafiosi della «Stidda», sale agli onori degli altari per volere di Jorge Mario Bergoglio. Sarà beato Rosario Livatino, il «giudice ragazzino», assassinato ad Agrigento il 21 settembre 1990, a 37 anni. Si tratta del primo magistrato beato nella storia della Chiesa. La cerimonia di beatificazione di Rosario Livatino potrebbe svolgersi nella primavera del 2021 proprio ad Agrigento. 
Quando Rosario fu ucciso non lo conosceva quasi nessuno. Lavorava in un Tribunale di periferia: si occupava dei sequestri e delle confische dei beni di provenienza illecita acquisiti dai mafiosi. Lo faceva in modo inattaccabile, rispettando le garanzie degli accusati, con grande professionalità e con risultati concreti: per questo la mafia decise di eliminarlo». Livatino è un esempio non soltanto per i magistrati, ma per tutti coloro che operano nel campo del diritto: per la coerenza tra la sua fede e il suo impegno di lavoro, e per l’attualità delle sue riflessioni.
Il 9 maggio 1993 Giovanni Paolo II, poco prima di rivolgere agli ‘uomini della mafia’ nel memorabile e perentorio invito alla conversione nella Valle dei Templi, ad Agrigento, aveva incontrato i genitori del magistrato, Rosario Angelo Livatino, che il 21 settembre 1990, all’età di 38 anni, era stato ucciso mentre si recava al lavoro in Tribunale, e proprio in quella occasione il Papa lo definì martire della giustizia e indirettamente della fede».
«Dopo la morte di Livatino, in più di uno dei suoi appunti veniva trovata a margine una annotazione, che all’inizio suonava misteriosa: «S.T.D.». Presto si scoprì che era l’acronimo che attestava l’atto di affidamento totale che Rosario faceva con frequenza alla volontà di Dio: S.T.D. sono le iniziali di Sub tutela Dei» («Sotto la tutela di Dio»), bisogna anche ricordare che gli assassinati, le vittime delle mafie non sono di proprietà di nessuno, ma sono bene comune dell’intera popolazione, del mondo intero, e ci ricordano che le mafie, in qualsiasi forma o bel vestitino si mettano vanno combattute con forze e costanza!

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