“Stabat mater”, il cortometraggio che affronta il tema della giustizia e delle carceri.

Stabat mater è un cortometraggio realizzato dall'associazione culturale Teatro Electra di Pistoia con la partecipazione, in qualità di attori, dei detenuti della Casa Circondariale di Santa Caterina in Brana di Pistoia, insieme agli attori professionisti Melania Giglio e Giuseppe Sartori, per la regia di Giuseppe Tesi.

Roma, 20 luglio 2021 – Si terrà venerdì 23 luglio alle ore 10:00 presso Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari, la proiezione del cortometraggio Stabat Mater, regia di Giuseppe Tesi, il progetto cinematografico proposto e realizzato dall’Associazione Culturale Electra Teatro Pistoia che coinvolge i detenuti affiancati da due attori professionisti Melania Giglio e Giuseppe Sartori.

La proiezione è parte dell’evento “Non c’è giustizia senza umanità” organizzato dalla Senatrice Paola Binetti nell’ambito del dibattito, attualmente in atto in Parlamento, sulla Riforma della Giustizia. Prevista anche la tavola rotonda a cui interverranno Monsignor Dario Edoardo Viganò, A. Mantovano, R. Turrini Vita, G. Caliendo, B. Nicotra, Giuseppe Tesi. Chiuderà il dibattito l’On. Paolo Sisto, Sottosegretario alla Giustizia.

Il progetto Stabat Mater

Il Regista Giuseppe Tesi ha scelto un testo originale per contenuto e stile. Si tratta dello Stabat Mater, una piéce tratta dalla raccolta Madri (ed. Oedipus, 2018) della poeta Grazia Frisina. Un testo in versi, strutturalmente evocativo del canto greco. Lo scritto, di grande impatto carnale e, al contempo, spirituale appartiene all’alveo del teatro post-moderno, circoscritto in una chiave di lettura immaginaria e visionaria, fra estremi toni modulari, basso/alto, dentro/fuori. Il pianto della Madre di Cristo, qui interpretato con impeto neorealistico da Melania Giglio, è rappresentativo del pianto di tutte le madri di fronte al sacrificio e all’ingiusta morte di un figlio. Il Coro, formato da dodici detenuti di diversa etnia ed appartenenza linguistica, e la Corifea, sostenuta da un insolente Giuseppe Sartori, si contemperano con efficacia all’afflato dei versi.

Il grido di dolore di ciascuno, il vero disagio vissuto nel divenire Opus Artis acquisiscono, nel corso delle sequenze sceniche, i colori della speranza. 

Malgrado i tempi frammentati e dilatati dovuti alle necessarie limitazioni imposte dalla pandemia, Electra Teatro è riuscita ad iniziare e a concludere le riprese nell’arco di un anno. La dirigenza e le maestranze della Casa Circondariale di Santa Caterina in Brana di Pistoia, sotto la guida della D.ssa Loredana Stefanelli,  hanno sostenuto  con  entusiasmo e spirito collaborativo il lavoro. I detenuti, nonostante le iniziali incertezze e alcune diffidenze, si sono dimostrati seri, partecipi e motivati, rivelando inaspettate capacità espressive.

La realizzazione del cortometraggio è stata in parte finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione un Raggio di Luce, Ordine Avvocati, Società della Salute Pistoiese, Misericordia, Fondazione Tesi Group, Publiacqua, Publiservizi, Chianti Banca, Unicoop Firenze – sezione di Pistoia, Fondazione San Giovanni Pistoia.

Foto: Ufficio Stampa Teatro Electra

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