Non solo alimentari. L’UE rende DOP anche i prodotti artigianali e industriali

Non solo prosciutto, vino e altre prelibatezze. Dal 16 novembre anche le ceramiche di Limoges, come il marmo di Carrara o il merletto di Gorizia potranno trovare una tutela giuridica equivalente a quella da anni riconosciuta ai prodotti alimentari. L'indicazione di origine geografica (DOP, IGP e IP) proteggerà anche la proprietà intellettuale dell'artigianato e della produzione industriale europea.
Estrazione del marmo di Carrara

Bruxelles, 17 novembre 2023 – Gorizia, Limoges, Carrara, Madera, Solingen: non saranno più solo luoghi ma indicheranno l’origine di alcuni tra i prodotti artigianali e industriali che rendendo celebre l’Europa e che nascondono secoli di esperienza e di tradizione manifatturiera. Parliamo ad esempio di merletti (Gorizia), marmi (Carrara), porcellane (Limoges), coltelli (Solingen), ricami (Madera) e molto altro ancora. Da ieri infatti anche altri prodotti in possesso di una data qualità, reputazione o un’altra caratteristica legata alla loro origine geografica saranno tutelati esattamente come accade da decenni per i prodotti agricoli e alimentari.

Le indicazioni di origine geografica (DOP, IGP e IP ) saranno infatti riconosciute anche agli oggetti e garantiranno una maggiore protezione rispetto al solo “marchio registrato” già adottato da molti artigiani.

Non si parla ovviamente di una protezione automatica, ma, esattamente come per i prodotti alimentari, è prevista una procedura di registrazione che sottende anche uno specifico disciplinare di produzione e due fasi di valutazione: quella nazionale e quella comunitaria.

Il nuovo Regolamento sulle indicazioni geografiche artigianali e industriali, entrato in vigore il 16 novembre, segna una tappa importante per la protezione dei nomi dei prodotti artigianali e industriali europei frutto dell’originalità e dall’autenticità delle competenze tradizionali delle regioni dalle quali provengono.

Il regolamento armonizzerà la protezione dei prodotti artigianali e industriali europei di grande valore, che ad oggi trovavano una protezione a macchia di leopardo collegata alle diverse sensibilità degli Stati Membri. Con il nuovo regolamento, vengono quindi a cadere le discipline nazionali a favore di quella unitaria.

Gli Stati membri, l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), la Commissione e le parti interessate avranno due anni di tempo per prepararsi alla piena applicazione del nuovo sistema, prevista per dicembre 2025. Le indicazioni geografiche nazionali esistenti per i prodotti artigianali e industriali cesseranno di esistere un anno dopo la data di applicazione del regolamento.

Il regolamento è una delle principali proposte del piano d’azione sulla proprietà intellettuale, presentato dalla Commissione europea nel novembre 2020. La proposta risponde agli appelli dei produttori, delle autorità regionali, del Parlamento europeo, del Comitato economico e sociale europeo e del Comitato delle regioni, che chiedevano alla Commissione di istituire un quadro normativo per la protezione dei prodotti artigianali e industriali.

L’assenza di un quadro unitario di protezione delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali a livello europeo ha comportato differenze nella tutela giuridica tra gli Stati membri. Riconoscendo questa disparità, il regolamento sulle indicazioni geografiche artigianali e industriali è teso a porre rimedio a questa situazione e ad armonizzare la protezione di questi prodotti europei di valore. 

Info: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_23_5813

Foto di Gianluigi Marin su Unsplash

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