La Commissione europea a due giorni dall’accordo col Governo Tsipras, mobilizza 35 miliardi di euro dal bilancio dell’UE per occupazione e crescita in Grecia

sblocco anticipato dell’ultimo 5 % dei rimanenti pagamenti UE, di norma trattenuto fino alla chiusura dei programmi, e l’applicazione di un tasso di cofinanziamento del 100 % per il periodo 2007-2013

Bruxelles, 15 luglio 2015 – Due giorni dopo l'accordo che apre la strada a un nuovo programma di aiuti alla Grecia la Commissione europea rivela i piani per aiutare la Grecia a massimizzare l’uso dei fondi UE. Come richiesto dal Vertice euro del 12 e 13 luglio, ciò contribuirà a mobilizzare oltre 35 miliardi di euro fino al 2020 per sostenere l’economia greca, purché siano rispettate le condizioni stabilite dal Vertice.

 

Il piano per l'occupazione e la crescita in Grecia accompagnerà il pacchetto completo di riforme che potrebbe far parte di un programma nell'ambito del meccanismo europeo di stabilità da negoziare nelle prossime settimane. Entrambi gli elementi, le riforme e i fondi per l'investimento e la coesione, sono condizioni preliminari per far ripartire l'occupazione e la crescita in Grecia e far tornare la prosperità nel paese.

Il piano per l’occupazione e la crescita renderà più facile investire nelle persone e nelle imprese in Grecia. Si tratta di una continuazione del sostegno la Commissione ha già fornito alla Grecia per tutta la durata della crisi, sia in termini finanziari che di assistenza tecnica. 

 Il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha dichiarato: "La Grecia ha già ricevuto più finanziamenti internazionali di quanti l'intera Europa ne abbia ricevuto con il piano Marshall degli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale.  Siamo disposti a fare ancora di più per aiutare la Grecia a dare il via a una significativa ripresa economica e per creare le condizioni migliori perché le riforme proposte possano funzionare.  Questi 35 miliardi possono contribuire a rendere la Grecia una destinazione attraente per gli investimenti, e dare speranza in particolare ai giovani.  Dopo mesi e mesi di negoziati dobbiamo guardare al futuro.  Questo nuovo inizio per l’occupazione e la crescita è il contributo della Commissione. Confido che il Parlamento europeo e gli Stati membri faranno la loro parte per sbloccare rapidamente i fondi". Il piano per la crescita e l’occupazione contribuirà all'investimento nelle persone e nelle imprese in Grecia.  Si tratta di una continuazione del sostegno la Commissione ha già fornito alla Grecia per tutta la durata della crisi, sia in termini finanziari che di assistenza tecnica. 

Valdis Dombrovskis, Vicepresidente per l’Euro e il dialogo sociale, ha dichiarato: "la Commissione europea è in grado di mobilizzare oltre 35 miliardi di euro dal bilancio dell’UE per sostenere la crescita, l’occupazione e gli investimenti in Grecia, un sostegno prezioso per dare impulso all'economia in un periodo di drastica diminuzione degli investimenti. Tuttavia questo sostegno non è sufficiente, da solo, a garantire una ripresa duratura: sono indispensabili riforme fondamentali per affrontare le debolezze strutturali dell'economia Greca".

Corina Cre?u, Commissaria per la Politica regionale, ha dichiarato: "Le riforme concordate nel Vertice euro sono assolutamente necessarie per la crescita e l'occupazione, ma vanno accompagnate da investimenti ambiziosi. I fondi strutturali e di investimento europei possono convogliare oltre 20 miliardi di euro di investimenti sul campo nel periodo 2014-2020, a favore della Grecia e del popolo greco".

In via eccezionale e alla luce della situazione particolare della Grecia la Commissione propone di migliorare la liquidità immediata, in modo che possano ancora essere finanziati investimenti nel periodo di programmazione 2007-2013. Ciò comporterà lo sblocco anticipato dell’ultimo 5 % dei rimanenti pagamenti UE, di norma trattenuto fino alla chiusura dei programmi, e l’applicazione di un tasso di cofinanziamento del 100 % per il periodo 2007-2013. Questo si tradurrebbe in un'immediata liquidità supplementare di circa 500 milioni di euro e in un risparmio per il bilancio greco di circa 2 miliardi di euro. I fondi saranno disponibili per ricominciare immediatamente a finanziare gli investimenti a sostegno della crescita e dell'occupazione. Condizione indispensabile è che le autorità greche garantiscano che i fondi supplementari siano interamente impiegati per i beneficiari e le operazioni nell'ambito dei programmi. La Commissione proporrà inoltre diaumentare di 7 punti percentuali il tasso di prefinanziamento iniziale dei programmi per il periodo 2014-2020 in Grecia.[1]. Questo prefinanziamento extra può rendere disponibile un importo aggiuntivo di 1 miliardo di euro da utilizzare unicamente per l’avvio di progetti cofinanziati nel quadro della politica di coesione, in piena conformità all’articolo 81, paragrafo 2, del regolamento recante disposizioni comuni.

La Grecia ha già beneficiato di un trattamento preferenziale: i programmi greci finanziati con fondi UE nel periodo 2007-2013 hanno una percentuale più alta di finanziamento UE. La Grecia pertanto è tenuta a cofinanziare meno di molti altri paesi grazie a una maggiorazione del 10% del confinanziamento UE fino a metà 2016. In molti casi, ciò significa che per il periodo di finanziamento 2007-2013 l’UE paga il 95% del costo totale dell’investimento, anziché l’85% altrimenti applicabile.

Inoltre, per la politica di coesione, se sono rispettate tutte le condizioni, le autorità greche possono continuare a essere rimborsate fino al massimo previsto dalla normativa pari al 95% delle spese ammissibili effettuate sui programmi 2007-2013.

La comunicazione di oggi fa seguito all'istituzione di un gruppo di alto livello guidato dal Vicepresidente Dombrovskis. Di concerto con le autorità greche, l'obiettivo del gruppo è assicurare che tutte le risorse finanziarie disponibili per il periodo di programmazione 2007-2013 siano utilizzate prima della scadenza alla fine dell’anno in corso, e aiutare la Grecia a soddisfare i requisiti necessari per l’accesso a tutti i fondi dell’UE disponibili nel periodo di programmazione 2014-2020

La Grecia continuerà inoltre a beneficiare del sostegno tecnico per le riforme e l'attuazione da parte del nuovo servizio di assistenza per le riforme strutturali della Commissione, che ha iniziato la sua attività il 1 luglio forte della preziosa esperienza della task force per la Grecia e di altra assistenza tecnica fornita agli Stati membri.

Il piano di investimenti per l’Europa può svolgere un ruolo fondamentale per la crescita e l’occupazione in Grecia. I progetti d’investimento commercialmente validi  in Grecia beneficeranno del nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS).  Il nuovo polo europeo di consulenza sugli investimenti fornirà attività di sensibilizzazione e assistenza mirate per aiutare gli investitori, i promotori di progetti, le autorità e le PMI a elaborare progetti che abbiano buone probabilità di essere ammissibili ai finanziamenti FEIS. Sarà inoltre offerta assistenza su come combinare i finanziamenti FEIS con i fondi strutturali e di investimento dell'UE.

Contesto

Sulla base delle proposte presentate dal Presidente Juncker, il vertice euro del 12 luglio 2015 ha chiesto alla Commissione di contribuire a sostenere la crescita e la creazione di posti di lavoro in Grecia nei prossimi tre – cinque anni. Il Vertice ha incaricato la Commissione di lavorare a stretto contatto con le autorità greche per mobilizzare fino a 35 miliardi (a titolo di vari programmi UE) per finanziare gli investimenti e l'attività economica, anche tra le PMI.

I finanziamenti UE sono stati la fonte principale di investimenti pubblici in Grecia nel corso della crisi. Ad esempio, la metropolitana di Atene, l’ospedale generale di Katerini, il museo dell’Acropoli e il sistema di teleriscaldamento di Kozani sono tutti progetti finanziati in gran parte dal bilancio dell’UE. Gli oltre 35 miliardi di euro che la Grecia potrebbe ricevere dal periodo di programmazione 2014-2020 consistono di 20 miliardi di euro dai fondi strutturali e di investimento europei, nonché di 15 miliardi di euro provenienti dai fondi agricoli. Questi fondi possono confluire negli investimenti, contrastando la disoccupazione, la povertà e le condizioni sociali sfavorevoli, nell'istruzione e nelle infrastrutture. Il primo pagamento a titolo di tali fondi nel 2014 e 2015 ammonta già a 4,4 miliardi di euro.

Negli ultimi tempi l'uso dei fondi UE non è stato scontato per la Grecia. Negli ultimi mesi condizioni di finanziamento rigide e incertezza circa la situazione economica hanno bloccato i piani d’investimento e messo in discussione la capacità delle autorità greche di fare buon uso dei fondi UE disponibili.

Un numero consistente di progetti rischiano attualmente di non poter essere completati. Inoltre, se le autorità greche non utilizzano interamente i fondi dell’UE ancora disponibili a titolo del periodo di finanziamento 2007-2013 entro la fine di quest’anno, circa 2 miliardi di euro andranno persi. I requisiti giuridici di base, quali il rispetto delle norme UE, la sana gestione finanziaria dei fondi e la contabilità, devono essere garantiti per poter beneficiare di finanziamenti dell’UE.

[1] Ciò non include l’Iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, per la quale il prefinanziamento è stato già aumentato al 30% (cfr. il regolamento (UE) 2015/779 che modifica il regolamento (UE) n. 1304/2013).

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