Bracco Di Graci, i nuovi singoli del cantautore italiano. L’intervista

“L’operaio” e “Giorni difficili” i nuovi brani del musicista siciliano, d'adozione bolognese. Dalla vittoria a Castrocaro, il successo negli anni '90 tra Sanremo e il Festivalbar, l'incontro con Lucio Dalla e le incisioni di Morandi...Come in una dissolvenza Bracco Di Graci racconta la pausa di un artista mai sceso ad alcun compromesso, vedere la propria vita artistica perdersi, allontanarsi, un po’ ..."come quando guardi l’orizzonte dentro ad un binocolo messo al contrario..."

Bracco Di Graci, all’anagrafe Domenico Di Graci è un cantautore italiano, di origine siciliana, a Bologna scopre la passione per la musica, studia pianoforte e compone i suoi primi testi, mentre lavora come carpentiere. Nel capoluogo emiliano incontra Lucio Dalla, di cui inizialmente è l’autista e con la sua casa discografica pubblica il suo primo disco. Dopo un periodo di successo negli anni ’90 torna al lavoro di operaio, ma coltiva sempre la passione per la musica e negli anni Duemila esce l’album Sono esaurito (RCA Records, in versione digitale). Il 5 novembre e il 30 gennaio ha firmato i suoi nuovi singoli.

L’intervista

 –Lei è di origine siciliane e bolognese d’adozione, proprio nella città emiliana scopre la passione per la musica, in particolare per il pianoforte, che ruolo ha avuto Bologna nella sua formazione musicale?

 “Sono siciliano, i miei genitori sono emigrati a Bologna quando avevo 4 anni, Bologna ha avuto una importanza rilevante in quanto dopo l’incontro con Lucio Dalla e dopo aver lavorato per lui come autista, ho avuto modo di vivere una scuola indiretta che non esiste in natura, è lì che ho cominciato a scrivere cose interessanti quindi Bologna è stata fondamentale….”

Ha vinto il Festival di Castrocaro, ha partecipato al Festival di Sanremo, e al Festivalbar, che ricordi ha di queste esperienze?

“Beh, il Festival di Castrocaro non è stata una esperienza idilliaca, quella sera è accaduto di tutto…nella edizione di Castrocaro del 1991 c’erano nomi diventati poi delle star …come Laura Pausini, Nek, gli 883 e se non erro in quell’anno debuttò anche Fiorello….io vinsi ma a video spento, ero già a letto quando alle 4 del mattino mi chiamò Lucio Dalla con un tono fermo in quanto non volevo tornare a Castrocaro per ritirare il premio, mi sembrava una cosa assurda, la tv si chiuse con due cantanti che vinsero a pari merito e solo dopo, ricontando i voti, si accorsero che il vincitore ero io, non l’ho vissuta benissimo. Il Festival di Sanremo del 1993 l’ho vissuto bene con la canzone “Guardia o ladro”, lì è andato tutto a gonfie vele e sono arrivato vicino al podio classificandomi al quarto posto. Il primo posto se lo aggiudicò Laura Pausini con il brano “La solitudine”, il secondo posto se lo aggiudicò Gerardina Trovato con il brano “La mia città” e il terzo posto se lo aggiudicò Nek con il brano “In te”. Invece nel 1992 con il brano “Datemi per favore” le cose non andarono proprio benissimo, non sentivo un “pad” dalle spie che era l’unico appiglio che avevo per intonarmi, quindi la performance non venne come avrei voluto, forse la mia eliminazione fu giusta, avessi avuto esperienza avrei fermato tutto e chiesto di ricominciare facendo alzare il pad, ma mi mancò il coraggio, oggi lo farei…..Riguardo al Festivalbar nel 1994, presentato da Amadeus partecipai con il brano “Uomo” un brano di grandissimo successo radiofonico, non ci furono particolari problemi anche perché si cantava in playback, è stata un’esperienza unica, ho avvertito un grande calore del pubblico quando mi hanno presentato e penso che il Festivalbar sia una manifestazione musicale che manca”.

Oltre a essere un musicista è anche un cantautore e autore musicale, ha scritto per grandi artisti tra cui Gianni Morandi, dove trova ispirazione per i suoi testi?

“In realtà non so rispondere a questa domanda, sono le canzoni a cercarmi, non so da dove vengano, però capita che le avverto e quando succede, le scrivo, non mi ritengo un musicista, gli strumenti li uso per tirare fuori ciò che è già presente nella mia testa, quando arriva quella sensazione irrazionale e per accompagnarmi quando canto, non credo di aver scritto mai per nessuno nemmeno per Gianni Morandi, quando è successo è perché gli ho fatto sentire alcuni brani che avevo scritto per me e gli sono piaciuti, è lui che ha deciso di inciderli e non smetterò mai di ringraziarlo per questo”.

-Il 5 novembre è uscito il suo nuovo singolo “L’operaio”, che cosa vuoleraccontare al pubblico?

“”L’operaio” è il mio testamento in vita, narra un po’ il mio percorso musicale è un brano che parla di rettitudine, parla di un artista che non è mai sceso a nessun tipo di compromesso ed è molto facile in un paese come questo vedere la tua vita artistica perdersi, allontanarsi, un po’ come quando guardi l’orizzonte dentro ad un binocolo messo al contrario. In questo brano, nel videoclip girato dal regista Daniele Balboni, c’è la presenza del produttore ed arrangiatore Giordano Mazzi, raffinato e professionale e musicisti e fonico di prim’ordine: Lele Melotti (Batteria) Lorenzo Poli (Basso) Mattia Tedesco (Chitarre) Giordano Mazzi (Piano, tastiere, programming, editing) Mix by Carlo Miori, Mastering by Sterling Sound NY e li ringrazio tutti enormemente”.

– Il 30 gennaio è uscito il suo singolo “Giorni difficili”, quanto di autobiografico c’è in questa canzone?

“”Giorni difficili” è una canzone difficile da spiegare per me, è la canzone che non avrei mai voluto scrivere, rappresenta la possibilità di rimettere in circolo la figura della mia amata sorella che è sempre viva dentro me”.

Progetti futuri?

“Far crescere le mie pagine social e il mio canale Youtube, cercando di arrivare a più persone possibili e visto che per le grosse radio e i media sono invisibile, posso contare solo sul lungo periodo lavorando sui social a piccoli passi, in fondo questo è un progetto nato soprattutto per lasciare tracce di me, non ho fini o traguardi da raggiungere, li farò girare uno alla volta a ripetizione e chissà forse un giorno riuscirò a fare qualche live…grazie a Paese Italia Press per il vostro interesse e per le vostre domande”.

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