“Anima” il nuovo brano di Giorgio Usai in collaborazione con Maurizio Vercon e Don Schiff. L’intervista

Un invito a trovare un senso alla propria vita e perseguire ciò che rende felici il filo di Anima. In rotazione radiofonica dal 13 ottobre 2023, il singolo che coinvolge tre grandi musicisti dal percorso esperienziale internazionale legato a celebri artisti. Giorgio Usai, feat Maurizio Vercon e Don Schiff

Giorgio Usai ha una lunga carriera musicale, iniziata nel complesso beat genovese dei Plep, che con il cambio di casa discografica divenne Nuova Idea, fino a entrare nel 1977 nei New Trolls, partecipando negli anni successivi al tour mondiale di Eros Ramazzotti e di Christian (Australia) e al Festival di Sanremo nel 1992 con il brano “Quelli come noi”.

Il 13 ottobre scorso è uscito l’ultimo singolo di Giorgio Usai “Anima”, in collaborazione con Maurizio Vercon, chitarrista, produttore, videomaker triestino. Vercon dalla densa carriera ha cominciato il suo percorso verso la musica come autodidatta con diversi stili.  Nei suoi album hanno suonato artisti del calibro di Frank Gambale, Charlie Morgan, Ricky Portera, Luca Colombo, Maurizio Solieri, Andrea Innesto (Cucchia) e tanti altri.

Nel 2006 ha realizzato la sigla per il programma “Speciale mondiali” in onda su RAI 2 (Too much easy but not easy- feat Andrea Innesto Cucchia).

Ha all’attivo due CD strumentali distribuiti in tutto il mondo editi da Rai Trade/Videoradio (Everything is here 2006-For you feat Frank Gambale 2008) e uno nel 2019 (Slice of Heaven) pubblicato da VIDEORADIO. Inoltre, è presente con cinque brani in due compilation Rai Trade/Videoradio “fusion jazzrock &groove” vol.1 e 2.  Maurizio Vercon ha collaborato  con Don Schiff,  bassista americano con il quale ha realizzato un progetto internazionale culminato nella incisione  di un singolo e nell’estate appena conclusa il lancio di Apache.

Adesso ancora insieme a  Don Schiff, dal sound romantico e contemporaneo, per un’altra avventura musicale. 

Don Schiff ha suonato con i più grandi artisti al mondo come Tina Turner, Elvis Presley, Sammy Davis Jr.

I tre musicisti hanno collaborato per l’uscita di “Anima”, ognuno con la propria vena artistica e il proprio sound. “Anima”, è un invito a trovare un senso alla propria vita, a non abbattersi e a perseguire ciò che rende felici.

Del nuovissimo brano ne abbiamo parlato con Maurizio Vercon e Giorgio Usai. 

 Maurizio Vercon

• “Anima” è il nuovo singolo di Giorgio Usai, in rotazione radiofonica dal 13 ottobre, come è nata la sua collaborazione con questo artista?

Il collante principale è Beppe Aleo della Videoradio, mio papà artistico ormai da 18 anni, mi sprona in continuazione a cercare nuove strade. Anche in questo caso mi ha cercato di instradare e con Giorgio abbiamo costruito un bel singolo, nato da una canzone di Cristian Agosta, mio amico di vecchia data, poi successivamente sviluppato da me insieme a Giorgio e Freddy Vandresi. Ho curato gli arrangiamenti, mix e master. Penso sia un bel sound, che richiama gli anni ’70 ma più moderno nei suoni.

Progetti futuri?

Sto lavorando tantissimo a diverse uscite discografiche con altri nomi importantissimi, ma non posso svelarti ancora niente. Sicuramente ci saranno anche dei concerti ma tutto da definire.

Giorgio Usai

• “Anima” è il suo nuovo singolo, cosa rappresenta questo brano per lei e qual è la fonte di ispirazione?

Anima nasce da una collaborazione tra due musicisti che condividono l’amore per il rock e i suoni delle band degli anni ‘60 e ’70, sebbene vengano da percorsi diversi. I suoni sono stati naturalmente attualizzati sfruttando la nuova tecnologia.

• Il titolo del suo ultimo singolo “Anima” allude a qualcosa di profondo è così?

Il pezzo vuole essere uno sprone a tutti per trovare un senso alla vita che sia un amore, una amicizia, una passione, tutto ciò che ci rende felici.

• Lei ha una lunga carriera musicale dai Plep, ai Nuova Idea, fino ai New Trolls, come vede oggi il panorama musicale e cosa è cambiato?

Nel corso dei decenni è naturalmente cambiato il mondo e anche il modo di fare musica. Per intenderci le nuove tecnologie hanno azzerato molte difficoltà tecniche. Mentre negli anni ‘60 e ‘70 il ‘disco’ era l’obiettivo finale che giungeva al termine di un lungo percorso di condivisione e sperimentazione, oggi ciascuno può esprimersi e condividere con il web e i social la propria musica. Per noi le sale prove erano il primo luogo di incontro e confronto tra chi voleva affacciarsi al mondo della musica. Ciò non vuol dire che fosse meglio o peggio, solo diverso.

Quale consiglio potrebbe dare ai giovani musicisti?

Non imitare nessuno, ma cercare una propria strada per esprimersi. Il rapporto che si crea con il pubblico deve essere uno scambio di emozioni perché per me questo è il vero senso della musica.

Progetti per il futuro?

Le idee sono tante, naturalmente io continuo con il Mito New Trolls che oltre a essere una band è un gruppo di amici poi ho ancora voglia di impegnarmi in progetti nuovi perché la musica è e sarà sempre il filo conduttore della mia vita.

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