Arbëreshe: Cultura etnica e italo-albanesi. Al Senato il 3 luglio

A Palazzo Giustianiani, Sala Zuccari, si discuterà di minoranze linguistiche storiche Un tema complesso e articolato, ad intreccio tra comunicazione, informazione e conoscenza. Una domanda riferimento resta: In che modo, in tutti questi anni, è stata raccontata la diaspora del 1400 dell’antico popolo degli Arbëreshe? Così Pierfranco Bruni, antropologo già Direttore centrale Ministero Cultura, tra gli organizzatori del confronto tra esperti del 3 luglio al Senato promosso dalla Fondazione Salvatore Crucitti

Roma, 1 luglio 2023 – Un tema ad intreccio tra comunicazione, informazione e conoscenza. Su lingua e valorizzazione si imposterà la discussione con figure istituzionali come Il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri e studiosi di primo piano sulla problematica delle minoranze storiche in Italia quali, Pierfranco Bruni oltre a giornalisti del calibro di Demetrio Crucitti e Pino Nano.

Una domanda riferimento resta: In che modo, in tutti questi anni, è stata raccontata la diaspora del 1400 dell’antico popolo degli Arbëreshe? Come i giornali hanno trattato il tema delle minoranze linguistiche storiche? È sufficiente quanto la stampa fa ogni giorno per tutelare questo mondo? Cosa la politica, dovrebbe fare per l’Istruzione e cosa la stampa e il mondo della comunicazione dovrebbero riscoprire?

Di tutto questo, ma di molto altro si parlerà lunedì 3 luglio, al Senato, alla presenza dei massimi rappresentanti di questo mondo così articolato e complesso delle minoranze linguistiche storiche. Promossa dalla Fondazione Salvatore Crucitti, l’iniziativa è patrocinata tra gli altri dalla Regione Calabria, dall’Eparchia di Lungro e dalla Figec Cisal, il nuovo sindacato unitario dei giornalisti e degli operatori dell’informazione, della comunicazione, dei media, dell’editoria, dell’arte e della cultura.Il presidente della Fondazione, Demetrio Crucitti, già direttore della sede Rai della Calabria, giornalista pubblicista e consigliere nazionale della Figec Cisal, annuncia che «sarà una intera Giornata di Studi con un tema centrale: “Istruzione e Comunicazione per la Tutela della Minoranza Linguistica Storica Arbëreshe”.

E riteniamo sia solo l’inizio di un viaggio all’interno della grande diaspora albanese di sei secoli fa, uno dei temi più affascinanti della letteratura e della storia moderna».

L’evento, moderato dal giornalista Pino Nano, si svolgerà nella prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani e sarà aperto dal saluto ufficiale del sen. Maurizio Gasparri, vice presidente del Senato, «da sempre – sottolinea Crucitti che aprirà i lavori – molto vicino al mondo delle minoranze linguistiche, firmatario di decine di mozioni in difesa delle minoranze di ogni genere e interprete autentico della rinascita delle lingue perdute».Le relazioni sono affidate al professor Pierfranco Bruni (“Arbëresh, Cultura e Civiltà di un popolo”) e all’ avv. Tommaso Bellusci (“Koine Liturgica nel Rito Bizantino delle Eparchie Arbëreshe .Seguiranno i contributi di Lorenzo Del Boca (presidente Figec Cisal), Ernesto Madeo (commissario Fondazione Regionale Istituto di Cultura Arbëreshe e sindaco di San Demetrio Corone), Vincenzo Cucci (presidente Associazione Vatra Arbëreshe, Chieri), Fernanda Pugliese (coordinatore Sportelli Linguistici, Arbëreshe e Croato e direttore editoriale Rivista Kamastra e Videonotiziario), mons. Donato Oliverio (vescovo Eparchia di Lungro degli ltalo Albanesi dell’Italia Continentale di Rito Bizantino), Diana Kastrati (direttore esecutivo Centro Studi e Pubblicazioni per l’Arbëreshe del Ministero dell’Europa e degli Affari Esteri della Repubblica di Albania) e Gianluca Gallo (assessore Agricoltura, Risorse Agroalimentari e Forestazione, Aree interne e Minoranze Linguistiche della Regione Calabria).Grande attesa per le cose che dirà il presidente della Federazione Italiana Giornalismo Comunicazione, Lorenzo del Boca, in tema di “Minoranze linguistiche” e del rapporto reale che questo tema così centrale della cultura moderna ha oggi con il mondo della comunicazione.Il tre volte presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti su questo tema ha una sua visione molto critica e fortemente dimostrata dai fatti, che ci dice come «spesso e volentieri il mondo del giornalismo e dei media più in generale abbia sottovalutato il tema delle minoranze linguistiche, non aiutando in questo modo una crescita trasversale della cultura moderna e soprattutto non aiutando nella maniera migliore e più adeguata le regioni e i territori oggi più interessati alla conservazione della lingua perduta».

«Il focus che si terrà al Senato della Repubblica – sottolinea Del Boca – deve, quindi, diventare il punto di partenza di un grande progetto di rilancio della cultura delle minoranze, nel senso più in generale del termine, perché guai a non ricordare a noi stessi che un Paese senza memoria è un Paese senza una sua storia».Dietro questa macchina organizzativa si muove l’attività di un Comitato Scientifico, presieduto da Pierfranco Bruni e formato dal Protosincello Papas Pietro Lanza (vicario generale Eparchia di Lungro), Tommaso Bellusci (direttore Biblioteca lnternazionale Arbëreshe di Frascineto), Enrico Marchianò (presidente Club Unesco Cosenza), Vincenzo Cucci (presidente Yatra Arbereshe Chieri), Fernanda Pugliese (coordinatore Sportelli Linguistici Arbereshe e Croato e direttore Editoriale Rivista Kamastra e Videonotiziario Trilingue), Alfonso Benevento (capo Ufficio Stampa Associazione Presidi Roma e Lazio), Ornella Radovicka (direttore Centro Studi Albanologici/Arbëresh), Emanuele Armentano (direttore del giornale dirittodicronaca.it e presidente Associazione Culturale MeEduSA).

Sarà questo Comitato a predisporre un dossier sullo stato dell’arte e formulare proposte per l’applicazone della Tutela costituzionale della popolazione italo-albanese, minoranza linguistica storica riconosciuta dalla Legge 482/99, parlante la lingua Arbëresh. Lingua a rischio estinzione.«Un evento nell’evento – precisa Demetrio Crucitti – che diventerà una sorta di vademecum per la politica in difesa delle minoranze linguistiche, e non solo arbëresch, perché vogliamo aprire un confronto con genitori, insegnanti, sindaci, istituzioni scolastiche e universitarie di tutte le regioni d’Italia in cui insistono le Comunità Arbëreshe».

Aderiscono all’iniziativa: Giunta Regionale della Calabria, Eparchia degli Italo Albanesi dell’Italia Continentale di rito Bizantino di Lungro (Cs), Figec Cisal (Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione), Amministrazione Provinciale di Cosenza, Fondazione Regionale per la Comunità Arbërshe di San Demetrio Corone (Cs), Rivista Kamastra, Sportelli Linguistici Arbëreshë del Molise Montecilfone (Cb), Vatra Arbëreshe di Chieri (To), Biblioteca Internazionale Arbëreshe di Frascineto (Cs), Club Unesco di Cosenza, Associazione Magna Grecia di Pieve Emanuele, sede operativa di Gerace (Rc) e il quotidiano online Calabria.Live di Santo Strati. Una giornata di studio intensa che dovrà approdare ad un sistema progettuale sia alla luce di una rilettura della normativa sia ad un aggiornamento di una questione in cui la comparazione tra lingua e antropologia resta fondamentale.

Stampa Articolo Stampa Articolo