Lo scrittore brasiliano Cristino Wapichana al Centro Cultural Brasil-Italia CCBI di Roma

di Antonella Rita Roscilli - brasilianista

Roma – Lo scrittore  indigeno brasiliano Cristino Wapichana, sabato 4 maggio, sarà presente a Roma all’ Auditorium del CCBI-Centro Cultural Brasil-Italia della Rede Brasil Cultural, sito in piazza Navona n. 18, nel meraviglioso Palazzo Pamphilj, sede dell’Ambasciata del Brasile in Italia. Insieme a lui parteciperà l’ illustre indigenista italiana Loretta Emiri, che ha trascorso molti anni in Amazzonia con gli indios Yanomami,  ed è autrice di opere importanti, tra le quali “Amazzone in tempo reale”, “Yanomami para brasileiro ver” e il Dizionario Yãnomamè-Portoghese. E’ un incontro aperto a tutti, ma diretto, in particolare, ai piccoli studenti del “Português como Língua de Herança – PHL” (Portoghese come Lingua d’ Eredità) per bambini brasiliani e italo-brasiliani.

Si tratta di un progetto del Ministero degli Affari Esteri brasiliano, attivo già da diversi anni. Il corso si propone di approfondire il  contatto con la lingua portoghese e la cultura brasiliana ed è per studenti brasiliani compresi fra i 6 e 12 anni. Sono loro che potranno immergersi nei racconti di questo meraviglioso cantastorie, regista, musicista e scrittore, oltre che esperto in tematiche indigene di cui parla anche nelle scuole e nelle università.

Cristino Wapichana discende dal gruppo indigeno brasiliano Wapichana del Roraima. E’ autore di molti libri per l’infanzia come “A Boca da Noite”, vincitore del prestigioso Premio Jabuti nel 2017 per la categoria di libri per l’ infanzia.Tradotto anche in Svezia e Danimarca, ha ricevuto la Stella d’Argento del Premio Peter Pan della IBBY (International Board on Books for Young People) che promuove la letteratura per l’ infanzia nel mondo.

Nel 2008 Cristino lasciò Roraima per andare a lavorare con un altro scrittore indigeno Daniel Munduruku, al fine di aiutarlo nell’organizzazione di incontri di scrittori e di altri eventi relativi alla letteratura indigena. Inizia, quindi, a coinvolgersi con il progetto collettivo ideato da Daniel Munduruku, che tende a incoraggiare autori indigeni a scrivere le proprie storie e le storie dei loro popoli.

Nel 2014 Cristino pubblica con la casa editrice Edebe “A oncinha Lili” (La panterina Lili). Sempre nel 2014, esce con le editrici Paoline “Sapatos trocados: como o tatu ganhou suas grandes garras” (Scarpe scambiate: come l’armadillo ottenne i suoi grandi  artigli). Nell’anno della pubblicazione, questo libro viene lanciato durante la Biennale Internazionale del Libro di San Paolo, ed è presente anche nel Salone Internazionale del Libro di Francoforte, in Germania.

 Nel 2015 è presente al Salone del Libro di Parigi, ove Cristino Wapichana  partecipa anche alla seconda edizione del Festival “Printemps Littéraire Brésilien”, che si tiene alla Sorbonne.

Negli anni 2008 e 2014 è stato indicato al Premio dell’Ordine del Merito Culturale della Presidenza della Repubblica per le rilevanti attività svolte a  favore della cultura indigena brasiliana.

                                                   Centro Cultural Brasil Italia in Piazza Navona a Roma

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