Che cos’è la Cosmoionica, incontro con il fisico e filosofo Gianluca De Martino a Roma

mercoledì 13 febbraio alle ore 21.00, Piazza Ungheria 6, int. 3, presso la sede dell'Associazione Archeosofica - ingresso libero

Roma – ''Che cos'è la Cosmoionica'' sarà l'interessante argomento che il Dott. Gianluca De Martino – fisico, filosofo, teologo e autore del volume l'Uomo e il Cosmo – introdurrà all'incontro che si terrà mercoledì 13 febbraio a Roma, presso la sede dell'Associazione Archeosofica in Piazza Ungheria 6, int. 3. (ingresso libero). 

La conferenza tratterà : l’ipotesi che nell’universo «tutto vibra», come affermato già da Ermete Trismegisto, ha trovato nella fisica del XX secolo diverse conferme. Ogni oggetto è al tempo stesso sostanza e vibrazione, onda e particella, a partire dagli elementi subatomici. Queste radiazioni si propagano ed avvolgono lo “spazio”, si compenetrano e si influenzano a vicenda, assumendo chiaramente una diversa natura di vibrazione e di informazione a seconda dei piani da cui provengono. Grazie alla parte del cervello nota come diencefalo è possibile per l’uomo relazionarsi con tali vibrazioni e leggerne il significato sintetico; purtroppo questo processo, a meno di una particolare predisposizione o di un allenamento adeguato, rimane completamente al di sotto del livello cosciente.
 
La Cosmoionica è uno dei mezzi con i quali si possono indagare tali vibrazioni usando uno strumento funzionante secondo gli stessi principi di una radio – il Radar Cosmoionico – che consente di amplificare ciò che il subcosciente, vero strumento rivelatore, indica allo sperimentatore. Il funzionamento del Radar si basa infatti sul presupposto che la vera centralina di captazione e traduzione delle vibrazioni non sia nel circuito dell’apparecchio, ma nell’operatore.
 
Le possibilità d’indagine di questa scienza sperimentale sono innumerevoli: vanno da ricerche semplici, affini a quelle della Radiestesia come l’analisi di elementi chimici, la ricerca di oggetti e persone, la verifica di simpatie o antipatie alimentari e per investigazioni più complesse come la diagnosi e la cura delle malattie (sempre con un controllo medico), fino a sperimentazioni più ardite come la ricostruzione storica o l’esplorazione dei mondi soprasensibili. 

Stampa Articolo Stampa Articolo