Palermo. Valentina Chinnici (PD): adeguamento ISTAT della mia indennità parlamentare andrà interamente alla Missione Speranza e Carità

Pubblichiamo integralmente la nota ricevuta dalla deputata del Parlamento siciliano Valentina Chimnici, sulla devoluzione di una somma della propria indennità in favore alla Missione Speranza e Carità, fondata a Palermo dal fratello laico Biagio Conte scomparso prematuramente il 12 gennaio scorso

Palermo, 19 febbraio 2023 – ” Ieri sera mi sono recata alla Missione Speranza e Carità per incontrare il responsabile don Pino Vitrano, a cui ho consegnato un documento in cui mi impegno a versare ogni mese l’intera somma percepita come adeguamento Istat legato all’indennità parlamentare.

Dopo essermi consultata con gli uffici della Ragioneria regionale, che ringrazio vivamente, ho infatti avuto certezza dell’inutilità di formulare una lettera di rinuncia che sarebbe stata rifiutata dagli uffici stessi, poiché, secondo la legge dello Stato vigente, “non è ammessa rinunzia o cessione dell’indennità spettante ai deputati”. Dunque, poiché non volevo compiere un gesto solo simbolico, ho scelto l’unica vera strada percorribile per rinunciare a questo aumento che continua a suonarmi come un’offesa verso tanti concittadini che vivono in situazioni disperanti.

Valentina Chimnici

Da consigliera comunale ho avuto il privilegio e la sofferenza di varcare le soglie di case dove i bambini non hanno condizioni sane per vivere, giocare e studiare, ho ascoltato ogni giorno il grido di chi non può fruire di adeguate cure mediche e dentistiche in particolare e di chi non gode del diritto di residenza e non ha accesso a nessuna forma di sussidio. Le condizioni di gravissima povertà in cui versano migliaia di siciliani dovrebbero interpellare le coscienze di tutti gli altri che vivono in condizioni più fortunate. Continuerò come posso, con gesti privati di beneficenza e con il mio impegno istituzionale a cercare di ridurre le sofferenze di questi concittadini e a lottare per la giustizia sociale, ma nel caso di questo adeguamento ho deciso, in accordo con don Pino stesso e con i miei familiari, di rendere nota la circostanza, non solo perché resto convinta che “il personale è politico”, ma perché ritengo doveroso lanciare un messaggio pubblico preciso e compiere l’unica scelta per me sensata, oltre la fuffa e la caciara che si è innescata in queste settimane. Sono e resto, come mio marito, un’insegnante dello Stato convinta che i politici, come gli insegnanti, debbano testimoniare ogni giorno, con assoluto rigore morale, i valori che professano. Solo così i docenti possono godere della stima dei propri alunni e i politici della fiducia e del rispetto di chi hanno l’onore di servire e rappresentare”

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