Fidas Sicilia. Svolto a Catania il convegno 2023: il dono del sangue dona la vita

Sistema sangue, criticità prospettive e crescita, tra i temi della due giorni a Catania e Tremestieri Etneo. Un confronto largamente partecipato da medici specialisti e dirigenti delle federazioni Fidas siciliane: il mondo del volontariato del sangue coincide con il bene dei pazienti

Catania – La due giorni FIDAS – la Federazione italiana delle associazioni di donatori di sangue – del 17 e 18 giugno a Catania e Tremestieri Etneo è stata un successo ampiamente condiviso da tutti i partecipanti provenienti da ogni parte della Sicilia e dal Paese. Aperta dal 6,° annuale, Meeting della Fidas Sicilia che si è svolto presso l’Hotel Le Dune nel pomeriggio di sabato 17, ha visto riuniti in un confronto serrato e costruttivo i dirigenti delle dieci federate siciliane (oltre l’Advs di Catania e il Gvds di Paternò per la provincia etnea, anche la Fidas Alcamo, Adas Agrigento, Fidas Caltanissetta, Adas Gela, Advs Palermo e Termini Imerese, Fidas Mazzarino e Amdas Milazzo), il presidente della Fidas Nazionale avv. Giovanni Musso (Imperia)  e numerosi rappresentanti di istituzioni ed enti del volontariato.

Sono intervenuti, per i saluti di indirizzo, il presidente Fidas Sicilia dr. Salvatore Caruso e quelli istituzionali, il dr. Renato Messina, delegato regionale della Società italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia SIMTI, il deputato nazionale on. Francesco Ciancitto, componente della Commissione Sanità alla Camera dei Deputati, i sindaci di Catania  avv. Enrico Trantino (che ha inviato un messaggio) e di Tremestieri Etneo dr. Santi Rando.

Sono seguiti le relazioni in tema di “Crisi del volontariato o crisi dei volontari?- Focus: giovani e volontariato” a cura del prof. Francesco Pira, docente di Sociologia processi culturali e comunicativi dell’Università di Messina (intervento video) e del presidente del Centro Servizi Volontariato Etneo CSVE Salvatore Raffa: (che ha co-progettato l’evento Meeting). Due interventi-chiave sulla necessità di fare rete, essere protagonisti del sistema sangue (istituzioni, volontari e pazienti)  rafforzando il valore del volontariato come forza vincente, anche tra i giovani, nell’impegno del dono e di responsabilità per il bene comune.

Come da programma, è seguita una tavola rotonda “Il Sistema Sangue in Sicilia oggi tra criticità e prospettive di crescita. Voci a confronto” moderata dal dr. Vincenzo Caruso, responsabile Advs Fidas Catania, insieme al presidente della Adas Fidas Gela Enzo Emmanuello, nella veste anche di consigliere nazionale Fidas, della dott.ssa Roberta Fedele, direttore del Simt Villa Sofia-Cervello di Palermo, dr. Santi Sciacca del Simt Arnas Garibaldi di Catania, dr. Nunzio Marletta del Simt Ospedale di Caltanissetta e dr. Gaetano Grisà del Simt Ospedale di Patti/Milazzo e, in collegamento video, il direttore del Centro regionale Sangue dell’Assessorato alla salute della Regione Sicilia dr. Giacomo Scalzo. Tra le criticità già ampiamente conosciute che hanno determinato un calo delle donazioni di sangue, specie nell’area occidentale dell’isola e alcune chiusure di centri di raccolta a Catania, soprattutto la carenza di personale sanitario per effettuare le raccolte di sangue e, di contro, la necessità di promuovere una maggiore consapevolezza, soprattutto nell’opinione pubblica, che non bisogna continuare a parlare ancora di emergenza sangue, perché la carenza di sangue in Sicilia è ormai quotidiana, è di ogni giorno, come condiviso dai rappresentanti del CIVIS (Coordinamento interassociativo dei volontari di sangue regionale) Salvino Calafiore, presidente dell’Avis Sicilia e Katia Spadafora per la Fratres Regionale, Vincenzo Mirto per la Cri Sicilia e da Milena Nicotra, vicepresidente dell’associazione pazienti talassemici dell’ospedale Garibaldi, Atog.

Le conclusioni del Meeting sono state affidate al presidente Musso che, ha affermato “la capacità di fare rete è fondamentale per una corretta azione nel mondo del volontariato, un mondo dove tutti condividono un unico obiettivo, il bene altrui che coincide, nel mondo del volontariato del sangue, con il bene dei pazienti. Confrontarsi quindi sulle difficoltà del mondo del volontariato con i rappresentanti delle altre realtà associative nel dono del sangue, con i pazienti, i tecnici trasfusionisti, rappresentanti delle istituzioni, della politica e del mondo accademico è fondamentale per comprendere quale sia la strada giusta da seguire per raggiungere l’obiettivo: responsabilità, rispetto delle normative, cultura e condivisione. Solo così il mondo del volontariato può essere attrattivo per le giovani generazioni e utile per il prossimo e superare le difficoltà alle quali stiamo assistendo”.

A seguire dei lavori, la celebrazione dei 40 anni dell’Advs Fidas di Catania, con l’intervento in sala dei presidenti di due delle associazioni gemellate, Paolo Gurgone per l’Avis Nicosia (Enna) e Carlo Cassano dell’Advs Fidas di Paola (Cosenza); Michele Tenace, presidente dell’altra associazione gemellata, la Fidas Dauna di San Giovanni Rotondo (Foggia) non ha potuto partecipare ai lavori congressuali. Il clou dei festeggiamenti del Quarantennale Advs si è svolto a Tremestieri Etneo, domenica 18, nella sede operativa di Corso Sicilia 33 dove è stato allestito in mattinata un servizio postale temporaneo per lo speciale annullo filatelico dei 40 anni Advs, e nel piazzale antistante il palazzo municipale,  dove ha avuto luogo un momento istituzionale celebrativo a cura dell’amministrazione comunale con il sindaco Rando e le autorità militari e religiose per la consegna degli attestati di benevolenza alle associazioni siciliane federate Fidas e, insieme al presidente Salvatore Caruso, alla benemerita Fraternitas San Felice da Nicosia che ha partecipato attivamente e con sentimenti di gratitudine in onore al Santo protettore regionale dei donatori di sangue, portando in corteo le reliquie e il simulacro del patrono fino alla parrocchia chiesa madre di Santa Maria della Pace. Al termine della celebrazione eucaristica, presieduta dal parroco don Gaetano Sciuto, il corteo dei donatori di sangue si è spostato poi nel Parco del Donatore, dinanzi alla sede dell’Advs, per un momento conviviale di festa e di amicizia a suggellare l’impegno comune e in fraternità nel dono di sé con il proprio sangue.

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