Quando la medicina è cucita sulla pelle. Il dottor Giuseppe Agneta si racconta e ci racconta 

“La potenza della parola nei riguardi delle cose dell’anima sta nello stesso rapporto della potenza dei farmaci nei riguardi delle cose del corpo” (Gorgia) .Ci sembra questa essere la frase più adatta al Dottor Giuseppe Agneta direttore dell’Unità Operativa complessa di Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia -Cervello” a Palermo che, con calma disarmante racconta momenti complessi della sua professione. Giorni fa l’asportazione d’urgenza di un raro tumore mesenchimale che occupava per intero la cavità pleurica destra con relativa compressione del polmone, dal peso di 2 kg ad una paziente di 70 anni…

La potenza della parola nei riguardi delle cose dell’anima sta nello stesso rapporto della potenza dei farmaci nei riguardi delle cose del corpo” (Gorgia)

Ci sembra questa essere la frase più adatta al  Dottor Giuseppe Agneta direttore dell’Unità Operativa complessa di Chirurgia Toracica dell’Azienda Ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia -Cervello” a Palermo.
 Laureatosi in Medicina e Chirurgia all’Università Aldo Moro di Bari, si è in seguito specializzato in Chirurgia Toracica presso l’Università Alma Mater di Bologna ed ha partecipato a diversi corsi di formazione grazie ai quali ha ottenuto diplomi di perfezionamento in ambiti quali l’endoscopia toracica, l’ecografia clinica e la toraco-laparoscopia.
Nel corso della sua carriera ha poi svolto soggiorni di studio e di addestramento professionale post-Laurea in Italia e all’estero. In particolare, ha portato a termine un training nel Dipartimento di Chirurgia Toracica presso l’Hospital Universitari di Barcellona in Spagna, e training in Chirurgia Cardio-Toracica presso il Royal Brompton Hospital di Londra, l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e il Wythenshawe Hospital di Manchester.
Dal 2001 al 2012 è stato Dirigente Medico nell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Toracica presso l’Azienda Ospedaliera V. Cervello a Palermo, assumendone la Direzione dal 2013 ad oggigiorno. Ha inoltre ricoperto il ruolo di Dirigente Medico Comandato nell’Unità Operativa di Chirurgia Toracica presso il Presidio Ospedaliero Bellaria Maggiore a Bologna e di Dirigente Medico di I livello per la Chirurgia toracica presso l’Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda, in provincia di Brescia.

Le sue aree di competenza comprendono la chirurgia delle neoplasie polmonari, la chirurgia della parete toracica, della trachea, dell’esofago, del mediastino e l’iperidrosi.

<<La passione per la medicina – ci ha detto – l’ho avuta sin da piccolo, probabilmente perché anche mio padre era medico e la mia passione è diventata la mia professione>>.

Il Dr. Agneta ci parla con una calma disarmante del “suo lavoro”, non come una semplice attività speculativa, bensì cucita sulla pelle e radicata nella sua anima <<Ho svolto la mia professione sempre in maniera tranquilla – ha proseguito – senza alcun ostruzionismo o ingerenze esterne. Quando ho scelto di trasferirmi a Palermo sapevo già che avrei trovato una realtà ospedaliera solida e ben strutturata>>; l’ospedale ”Cervello – Villa Sofia” è, infatti, una struttura complessa che può vantarsi di essere un’eccellenza siciliana e non solo <<La scelta del trasferimento al Cervello è stata ponderata dal fatto che vi erano e vi sono delle figure professionali di un certo livello. Purtroppo durante il Covid l’ospedale  ha subito, come tutte le strutture sanitarie, un ridimensionamento dell’attività assistenziale per un reindirizzo di molti reparti verso l’assistenza Covid. Il nostro “settore”, quindi, è stato oggetto di spostamento. Negli ultimi giorni si stanno aprendo spiragli per una sistemazione definitiva del Reparto essendo stati avviati proficui colloqui con il management aziendale>>.

Il Dr. Agneta ci ha, inoltre, sottolineato sempre in merito al nosocomio palermitano <<La medio alta complessità degli interventi deve consentire alle equipe preposte una discreta autonomia. In Italia ci sono circa una settantina di reparti preposti, questo comporta che si debba necessariamente avere un’autonomia in merito>>. <<Si potrebbe suggerire – ha concluso quasi timidamente – di creare assieme alle strutture ospedaliere anche delle strutture ricettive in grado di accogliere i pazienti e le loro famiglie. Il dato è supportato dall’enorme affluenza>>.

Il successo lo dimostrano i dati, ricordiamo infatti, che l’equipe del Dr. Agneta ha asportato in urgenza, alcune settimane fa, un raro tumore mesenchimale (Tumore Fibroso Solitario della Pleura) che occupava per intero la cavità pleurica destra con relativa compressione del polmone, di circa 2 chili, operando una paziente di 70 anni giunta in gravi condizioni respiratorie ed ormai con scarse possibilità di sopravvivenza. Dopo un favorevole decorso post-operatorio, garantito anche dalla professionalità dell’equipe anestesiologica e della Riabilitazione ospedaliera, “oggi questa persona è tornata alla sua vita in buone condizioni cliniche”.

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