Allarme Vaccini: Quali i Veri Rischi che Corriamo?

Le risposte di scienziati specialisti e comunicatori della scienza nel libro “Vaccini, complotti e pseudoscienza”,con la prefazione di Silvio Garattini, in uscita a fine novembre

Roma, 17 novembre 2015  – Tra l’allarme dai dati ufficiali dell’Istituto Superiore di Sanità e gli allarmi da informazioni antivacciniste, un gruppo di scienziati specialisti e comunicatori della scienza ha lavorato a un libro unico per dare risposte scientifiche a chi ha dubbi o paure. Le loro scoperte saranno raccontate in “Vaccini, complotti e pseudoscienza”, un testo in uscita a fine novembre, con prefazione a firma di Silvio Garattini, che si propone di fare chiarezza definitivamente sul dilemma vaccini

La questione dei vaccini e il timore di effetti avversi, mai dimostrati, rappresenta oggi uno dei temi di maggior rilievo, anche e in seguito ai dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità che ne denunciano il calo. Perché si vaccina di meno? Le resistenze al vaccino sono riconducibili a convinzioni radicate in chi si trova a scegliere se vaccinare o meno se stessi e i propri figli, ma anche ai giudizi di molti medici che ne sconsigliano il trattamento, ritenendolo in qualche caso pericoloso e contribuendo ad alimentare confusione e fobie. Nonostante le rassicurazioni del mondo accademico e scientifico, viaggiano parallelamente informazioni terroristiche che risultano essere tra i principali fattori scatenanti della diffidenza nei confronti delle vaccinazioni.

La ricerca acritica di notizie prive di valore scientifico sta spingendo, dunque, numerosi genitori a compiere scelte pericolose per la salute collettiva. Ma cosa c’è veramente a monte di questo calo delle vaccinazioni? Un gruppo di esperti autorevoli di scienza e di comunicazione scientifica, che da anni combattono false notizie, frodi scientifiche e studiano fenomeni legati a miti infondati, ha lavorato su un testo unico intitolato “Vaccini, complotti e pseudoscienza” di prossima pubblicazione con il Gruppo C1V Edizioni (www.c1vedizioni.com), per fare chiarezza e risalire alle origini di tutto questo fenomeno. Sotto diversi aspetti che vanno dalla visione complottistica della questione vaccini all’analisi delle notizie terroristiche in circolazione su di loro, dalle origini storiche di queste notizie agli aspetti più tecnici, seppur in chiave divulgativa, il volume ha l’obiettivo di chiarire i danni causati dall’informazione fai da te, dal condizionamento e dai tranelli psicologici della riluttanza a vaccinarsi.

Il volume, dal titolo “Vaccini, complotti e pseudoscienza”, con sottotitolo “Tra fobia, disinformazione e consapevolezza” che ne inquadra l’ambito, è a cura del Dott. Armando De Vincentiis, Direttore della Collana Scientia et Causa del Gruppo C1V Edizioni. La Prefazione è del Prof. Silvio Garattini, farmacologo dell’Istituto Mario Negri di Milano e l’uscita è prevista per fine novembre 2015.

Il libro si rivolge a tutti: agli addetti ai lavori, pediatri, medici di base, docenti e studenti universitari, avvocati, istituzioni e non ultimo ai genitori confusi e a tutti coloro che sono a caccia di informazioni e che non sanno come muoversi. I temi affrontati emergono dal titolo dei capitoli stessi: Comunicazione, paradossi e paranoia Armando De Vincentiis; Si possono correggere le false credenze sui vaccini? Sara Pluviano e Sergio Della Sala; Cronaca di una bugia assassina: il caso Wakefield Paolo Attivissimo;Il sistema immunitario del neonato, troppo immaturo per i vaccini? Giovanni Ragazzini; Un mondo senza vaccini Edoardo Altomare; L’informazione (seria) è il cuore della cura Cristina Da Rold; L’importanza dei vaccini nella storia della medicina e il loro contributo alla scienza AIRIcerca; Scienza, pseudoscienza e nuovo oscurantismo Silvano Fuso.

Capiremo se ci troviamo davvero al cospetto di un complotto, quale fondamento hanno le correnti antivacciniste, se si può fare a meno delle coperture vaccinali e quali sono i rischi. Perché la salute è un diritto e un dovere di tutti e la libertà di scelta è imprescindibile dalla consapevolezza dei rischi non solo personali ma anche dell’intera comunità.

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