Gentiloni si riserva di decidere sul nuovo incarico

Il presidente Mattarella ha conferito l’incarico di formare il nuovo governo a Paolo Gentiloni. Anche domani il premier incaricato potrà sciogliere la riserva e d accettare ufficialmente la nomina. Salvini: ‘’la fotocopia sfigata e inutile di Renzi, daremo battaglia’’

Roma – A Paolo Gentiloni, l’incarico di formare il nuovo governo. Dopo la chiusura delle consultazioni di ieri sera, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha conferito stamane in tempi record, al ministro degli Esteri uscente, che si è riservato di decidere, com’è prassi, ha riferito Ugo Zampetti, segretario generale della presidenza della Repubblica. Ma già da domani Gentiloni potrebbe ritornare al Quirinale e sciogliere la riserva. 

“Ringrazio il presidente della Repubblica per l’incarico conferito, lo considero un alto onore e cercherò di svolgere il compito con dignità e responsabilità”, ha affermato il  premier incaricato Paolo Gentiloni parlando alla stampa, e sottolineando l’urgenza,  espressa ieri sera da Mattarella al termine dei colloqui, di  ‘’dare al paese un governo nel pieno dei suoi poteri’’. ‘’Il sostegno alle popolazioni colpite dal terremoto, è al primo punto del piano del nuovo governo’’ ha affermato Gentiloni, che sulla base ‘’ del quadro ampio ed articolato delle consultazioni svolte dal Capo dello Stato, saranno definiti –  ha aggiunto –  composizione e programma del nuovo governo’’. Scadenze ed appuntamenti interni e internazionali sono previsti nel breve periodo ai quali l’Italia dovrà partecipare. Il Consiglio europeo  del 15 dicembre è uno di questi. Se il governo Gentiloni, avrà già ottenuto la fiducia del Parlamento o quella di almeno  una delle due Camere, potrà rappresentare il Paese al vertice di Bruxelles.  Da quest’ultima crisi di governo, aperta dalle dimissioni di Matteo Renzi, travolto dalla netta  e dirompente vittoria del No al referendum costituzionale, sembra si stia uscendo in tempi rapidissimi tanto da poterla considerare  tra le più brevi della storia della Repubblica. Il nome di Paolo Gentiloni, girava già da qualche giorno insieme ad altri  candidati papabili a Palazzo Chigi, tra cui capeggiavano il ministro alle  Infrastrutture, Graziano Delrio, il presidente del Senato  Pietro  Grasso ed anche il  ministro all’Economia, Pier Carlo Padoan. Si è pure detto di un  reincarico ad un Renzi bis, smentito subito dall’ex premier nel corso dei  colloqui con Mattarella. 

Molto critico il leader della Lega Nord, Matteo  Salvini, sull’uscita lampo dalla crisi di governo e la scelta di Gentiloni  che’’ Oggi il Pd, Mattarella e Napolitano si inventano il quarto Premier non eletto da nessuno, la fotocopia sfigata e inutile di Renzi’’- ha sottolineato il leghista – “Incredibile. Domenica scorsa 32 milioni di italiani hanno votato per scegliere la loro Costituzione e la maggioranza ha bocciato Renzi.’’, continua Salvini dicendo ‘’ Noi non ci arrendiamo, daremo battaglia a questa cricca’’. 

Il discorso di Paolo Gentiloni – “Ringrazio il presidente della Repubblica per l’incarico conferito, lo considero un alto onore e cercherò di svolgere il compito con dignità e responsabilità”, afferma nel suo primo discorso il premier incaricato Paolo Gentiloni. “Il quadro ampio e articolato delle consultazioni svolte dal presidente della Repubblica sarà la base del lavoro per definire composizione e programma del nuovo governo”. “Dalle consultazioni è emersa la conferma della decisione di Renzi di non accettare un reincarico in coerenza con l’impegno che aveva manifestato e questa coerenza merita rispetto e da parte di tutti”. Il premier  incaricato intende “accompagnare e se possibile facilitare il percorso delle forze parlamentari” per definire le nuove regole elettorali. Gentiloni si dice “consapevole dell’urgenza di dare all’Italia un governo nella pienezza dei poteri, per rassicurare i cittadini e affrontare con massimo impegno e determinazione le priorità internazionali, economiche, sociali, a iniziare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto”. Nelle consultazioni, prosegue il presidente del Consiglio  incaricato, è stata rilevata “l’indisponibilità delle maggiori forze di opposizioni a condividere un governo di responsabilità. Quindi non per scelta, ma per senso di responsabilità ci muoveremo nel quadro del governo e della maggioranza uscente”. 

Paolo Gentiloni Silveri è nato a Roma il 22 novembre 1954  è un politico italiano di lungo corso , ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Renzi dal 31 ottobre 2014 e fino alle dimissioni del capo del governo, Matteo Renzi, dovute dalla sconfitta dei si al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016, da lui capeggiata.  

Paolo Gentiloni è discendente della famiglia dei conti Gentiloni Silveri, Nobili di Filottrano (AN), di Cingoli (MC) e di Macerata[4], imparentati con Vincenzo Ottorino Gentiloni, noto per l’omonimo Patto che a inizio ‘900 segnò l’ingresso dei cattolici nella vita politica italiana.

Gentiloni frequenta un istituto montessoriano e riceve un’educazione cattolica (fa anche da catechista assieme ad Agnese Moro). Passato al liceo Tasso a Roma, partecipa ad una occupazione nel novembre 1970. A dicembre fugge di casa per partecipare ad una manifestazione a Milano. Entra quindi in contatto con il Movimento Studentesco di Mario Capanna, e dopo la confluenza di questo in Democrazia Proletaria Gentiloni rimane nel Movimento Lavoratori per il Socialismo (MLS) sino alla sua unificazione con il Partito di Unità Proletaria per il Comunismo.

Nella sinistra extraparlamentare incontra i suoi amici Ermete Realacci e Chicco Testa.[8] Grazie a quest’ultimo ottiene nel 1984 la direzione de La Nuova Ecologia.[9] Dal 1990 è giornalista professionista. Durante gli otto anni di direzione del mensile di Legambiente si lega a Francesco Rutelli, di cui nel 1993, all’elezione a sindaco di Roma, diventa portavoce.   

Deputato dal 2001, dal 17 maggio 2006  all’8 maggio 2008, Gentiloni è stato ministro delle comunicazioni nel Governo Prodi II. In seguito alle dimissioni del Governo Renzi, l’11 dicembre 2016 ha ricevuto dal presidente della RepubblicaSergio Mattarella l’incarico di formare il nuovo esecutivo, accettandolo con riserva.

Il nuovo premier incaricato è sposato con l’architetto Emanuela Mauro e non ha figli.

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