Conclusa a Roma la XXII edizione di Altaroma

Quattro giorni all'insegna dell'alta moda, con spazio alle giovani promesse
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Foto: Renato Balestra – Curiel – Renato Balestra, vestiti couture – Zackem

Roma – Sì è appena conclusa ieri, la  XXVII manifestazione di Altaroma, presentata quest’anno  con un format completamente diverso rispetto alle edizioni  precedenti, a  cominciare dalla  sede istituzionale:  il quartier generale della manifestazione è stato infatti Il Palazzo delle Esposizioni di via Nazionale, quasi a sottolineare il forte connubio tra arte e moda.

  La manifestazione, ridotta a soli 4 giorni, ha visto sfilare solo  pochi “big” della haute couture italiana,  assumendo sempre più la connotazione formativa e a caccia di talenti che l’ha caratterizzata in questi ultimi anni. ll programma di Altaroma quest’anno è stato strutturato in tre sezioni: Fashion Hub, dedicato principalmente ai progetti di scouting e alla promozione di designer emergenti; la sezione Atelier  per le sfilate o manifestazioni di maison di couture, e infine la sezione In Town che ha incluso tutte le manifestazioni che si sono tenute in città in occasione dei fashion days capitolini.

Ha aperto la Kermesse romana Raffaella Curiel ,  che non ha risparmiato qualche nota polemica per la sempre più esigua partecipazione delle maison storiche alla manifestazione. La stilista ha portato in passerella i fasti e  la storia della corte inglese dei Tudor:   «donne regali» nella loro silhouette scolpita  e dal busto allungato per evidenziare seno e maniche rigonfie, o ambigue  dame in giacche di pelle traforata e ricamata su polsi e colli a gorgiera, portate su gonne-pagliaccetto in damaschi bronzei o in nappa nera, arricciate alla maniera dei costumi di Amleto.  Tessuti preziosi, damaschi  e sete per omaggiare  l’attuale Regina Elisabetta II e “i suoi 90 anni di grazia ed eleganza”- ha dichiarato La Curiel.  Splendidi i gioielli che per l’occasione sono stati ricreati da Marina Corazzari.

Dalla corte inglese del 1600 ai set cinematografici dei primi anni del ‘900 ad Hollywood.  Lo stilista libanese Rani Zakhem fa rivivere in chiave contemporanea il glamour delle prime dive del cinema,  da Jean Harlow a Rita Hayworth o Marlene Dietrich. La luce in tutte le sue declinazioni domina sovrana in questa collezione seducente, che esalta la femminilità: pietre,  paillettes e cristalli  scintillanti   ornano le creazioni,  uniti alla leggerezza della seta e dello chiffon .  Corpetti, spacchi e scollature  enfatizzano e  sottolineano la silhouette.

  Renato Balestra  ha scelto  di  sfilare  nel suo villino-atelier di via Cola di Rienzo a Roma con una collezione  che, pur non rinunciando all’immancabile blu, usa il grigio  in  tutte le sue sfumature come colore base  per la capsule. L’Autunno/Inverno 2016 ha i toni del ghiaccio, del perla e del piombo. Gli outifit sono impreziositi da un motivo a spina di pesce ricamato con centinaia di cristalli swarovski.  Sono abiti da cocktail e da sera – ha spiegato Balestra – preziosi e sontuosi, che enfatizzano la vera alta moda, fatta di ricerca dei dettagli e dove il lusso e l’alta tradizione sartoriale si fondono con le esigenze della vita moderna delle mie clienti. Ben vengano i giovani ma se vogliono fare il prêt-à-porter, vadano a Milano. Qui si fa l’alta moda, ci sono anche altre sartorie, oltre alla mia, che continuano a crederci e a farla”. 

Hanno portato in passerella  le loro creazioni, Sabrina Persechino, Ettore Bilotta e Luigi Borbone, con una collezione fatta di kimono e robe manteau

Anche questa stagione Who’s On Next, il progetto di fashion scouting ideato da AltaRoma in collaborazione con Vogue Italia e dedicato ai giovani talenti della moda Made in Italy, ha decretato tre vincitori all’interno di varie categorie del fashion design: Lee Wood nella categoria abbigliamento, Nicolò Berretta per la Shoewear e Lolita Lorenzo per le borse. Una possibilità unica per affermare il proprio talento e accendere i riflettori sulle proprie creazioni. La sfida per il prossimo anno è già partita e ci si lascia alle spalle questa edizione, con la speranza di un calendario più fitto e un impegno sempre più grande per  rilanciare  Roma nell’Olimpo della moda.

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