Brasile, Dilma: è impeachment

Michel Temer nuovo presidente ad interim, nuovo governo e accuse di “golpe”

Il Brasile nel coas. Una notte interminabile produce lo storico “si” del Senato brasiliano che inchioda il presidente Dilma Rousseff all’avvio del processo di impeachment. Bisognava raggiungere – o superare – 41 voti, ne sono arrivati 55 a fronte dei 22 “no”, partirà quindi il processo tanto temuto, il vice presidente Michel Temer ha giurato ed assunto ad interim la presidenza. DilmaRousseff rimarrà in un limbo politico per circa sei mesi, tra 180 giorni infatti il Senato brasiliano voterà nuovamente e questa volta sarà necessaria la maggioranza dei 2/3 dei senatori affinché sia effettivamente destituita. Nel frattempo Dilma avrà la possibilità di sostenere le tesi difensive che la riguardano, in particolare quella legata – a suo dire – a un “golpe moderno” ma nel sistema presidenziale puro in vigore in Brasile l’impeachment si giustifica solo se il presidente ha mentito alla nazione. Cosa che pare non sia avvenuta, per questo motivo molti – tra costituzionalisti ed ex presidenti (Lula su tutti) non condividono il risultato dei voti di ieri. Lei dichiara: “È un impeachment fraudolento, un vero golpe. In gioco ci sono il rispetto della volontà sovrana dei 54 milioni di elettori che mi hanno votata e il rispetto della democrazia”. Intanto Temer ha giurato e assunto l’interim della presidenza, 75enne e figlio di immigrati libanesi adesso ha pieni poteri, il suo governo sarà formato da 21 ministri – quello della Rosseff era di 32 – senza alcuna donna, cosa che non accadeva dal 1985 allorché fu esautorato il dittatore Joao Figueredo. Il Brasile, che si prepara ad accogliere le olimpiadi a Rio in agosto, supera una delle sue notti più buie, con la speranza che presto possa tornare quell’allegria colorata che tanto piace a noi europei.

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