Pakistan, attentato alla Bacha Khan University di Charsadda

Trenta i morti. Smentita la rivendicazione dei talebani

Sale a trenta il bilancio dei morti che ieri mattina ha sconvolto il campus universitario di Bacha Khan a Charsadda, nel Pakistan nord-occidentale. A confermare i numeri dell’ennesimo efferato attentato sulla tv locale AbbTak News è un responsabile della sicurezza dell’ateneo. Le fonti ufficiali pachistane hanno al momento ufficializzato 21 morti, fra cui un professore e due guardie della sicurezza mentre l’ufficio stampa dell’esercito del Pakistan (Ispr) ha dichiarato quattro miliziani uccisi e che reparti speciali hanno rastrellano il campus in cerca di prove. L’università di Charsadda fu fondata da Khan Abdul Ghaffar Khan, leader pacifista della nonviolenza, conosciuto con il nomignolo di “Bacha Khan” e morto nel 1988. Nel momento in cui, attorno alle 9:00 locali, i militanti sono entrati nel campus si calcola che circa 600 fra professori e studenti si preparavano a partecipare a un recital di poesie dedicato a “Bacha Khan” nell’anniversario della sua morte. Fatale destino. In un primo momento i Tehreek-e-Taliban Pakistan (TTP), i Talebani del Pakistan, hanno rivendicato l’attentato secondo quanto riportato dai media locali pakistani. The Express Tribune afferma che il comandante dei Talebani pakistani, Omar Mansoor, ha detto che l’attacco è stato condotto da quattro uomini ma più tardi è giunta una prima smentita. I talebani pakistani hanno sconfessato infatti la rivendicazione dell’attacco all’università Bacha Khan, a 50 km da Peshawar, denunciandone il massacro «contrario alle leggi dell’Islam». Non solo. Hanno promesso di dare la caccia agli autori dell’attacco. Nel paese la disputa tra le due anime del talebani pakistani segnala un ulteriore elemento di frizione tra i Ttp e quanti stanno abbandonando il gruppo per unirsi ad Isis, sarà molto difficile trovare i responsabili.

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