Roma , 24 luglio 2020 – Non scandalizza certo la “ gita” sullo splendido motoscafo in navigazione verso Ischia, ma l’ostentata indifferenza a regole, mascherine e distanza di sicurezza di in bel gruppo di signore e signori sul ponte a godersi il sole delle isole. Tra loro Elena Boschi l’autorevole parlamentare renziana ex ministra, nota per il suo fascino e per le sue doti dialettiche e di protagonista della linea politica di Matteo Renzi. La politica è pur sempre in qualche misura pedagogica, in qualche misura riferimento di stile e di comportamento. Sembra essersene reso conto ormai anche Salvini sempre meno sbracato in stile Papete, specie durante i dibattiti in aula al Senato. Stupisce invece l’ostentata esibizione vacanziera di Maria Elena Boschi, non tanto ovviamente per il luogo ma per il folto gruppo di vacanzieri famosi che letteralmente si stringono ignorando qualsiasi regola e criterio di distanziamento come imposto ai comuni mortali presso la battigia e tra sdraio e ombrelloni. Intanto anche nei nostri lidi proprio per il mancato rispetto di regole e cautele, come raccomandano in tutte le salse esperti ed autorità, crescono focolai e in tutto il mondo cifre sconvolgenti di morti e contagiati continuano a crescere.
La domanda è semplice e priva di malizia alcuna: può un politico, a maggior ragione se importante e famoso, offrire un’immagine di sé indifferente o peggio strafottente a indicazioni così delicate di ministri e autorità sanitarie? Perché insomma noi comuni cittadini rispettosi e osservanti dobbiamo maggiormente rischiare a differenza di chi già in certo senso avvantaggiato e privilegiato di suo, si comporta in modo così scorretto fornendo un modello di comportamento non solo sbagliato e pericoloso, ma addirittura rischiando gravemente di mettere a repentaglio la propria vita e quella di tutti gli altri? Certo il presidente del Consiglio non cadrebbe mai in un errore siffatto e in qualche modo, sventola anzi la sua mascherina e ha introdotto il saluto “ di gomito” che è stato esportato anche all’estero. Il merito sarà anche del suo portavoce sempre più impeccabile . A Bruxelles in particolare sempre accanto al presidente del Consiglio, veniva talvolta scambiato dai colleghi stranieri come se fosse lui il Presidente.
Su questo punto però non c’è da temere nessun pericolo: Conte non ha intenzione alcuna di lasciare il campo.