USPI, Vetere: l’impegno per editori e giornalisti. Equo compenso: Agcom afferma pluralismo contrattuale e sindacale nel nuovo regolamento

AGCOM, pubblicato oggi il Regolamento in materia di equo compenso. Affermato pluralismo contrattuale e sindacale nella Delibera 3/23/Cons. Accolta la richiesta nel testo definitivo del regolamento proposta da Unione Stampa Periodica Italiana (USPI)i in favore al comparto. Uspi analizzerà il testo appena pubblicato , ponendo come sempre il proprio studio legale a disposizione degli editori Il testo integrale del regolamento qui ⬇️

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Roma, 26 Gennaio 2023 – È stata pubblicata sul sito dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) la Delibera n. 3/23/CONS “Regolamento in materia di individuazione dei criteri di riferimento per la determinazione dell’equo compenso per l’utilizzo online di pubblicazioni di carattere giornalistico di cui all’articolo 43-bis della legge 22 aprile 1941 n.633”.

L’Allegato A riporta il “Regolamento in materia di individuazione dei criteri di riferimento per la determinazione dell’equo compenso per l’utilizzo online di pubblicazioni di carattere giornalistico di cui all’articolo 43-bis della legge 22 aprile 1941, n. 633”.

Evidentemente, essendo uscita da poche ore, ci dedicheremo nei prossimi giorni all’analisi approfondita del testo quindi torneremo sul tema.

L’impegno di USPI per gli editori

Durante la consultazione pubblica indetta la scorsa estate, Unione Stampa Periodica USPI, rappresentata dall’l’avvocato Francesco Saverio Vetere Segretario generale dell’organizzazione, era intervenuta con una specifica richiesta che AGCOM ha accolto nel testo definitivo del Regolamento.

La riportiamo per esteso nella parte esplicativa e nel conseguente articolato:

“Si considerano, invece, condivisibili le osservazioni espresse dai rispondenti relativamente alle tipologie di giornalisti da considerare. Al riguardo, si ritiene infatti di modificare il criterio, includendovi, oltre ai giornalisti dipendenti a tempo indeterminato, anche quelli a tempo determinato e part-time, nonché i collaboratori esterni. Inoltre, il contratto di riferimento può essere un qualunque contratto collettivo nazionale di categoria. Queste modifiche si reputano opportune per evitare esclusioni o penalizzazioni improprie di editori che adottano contratti differenti o che hanno redazioni con diversa composizione e struttura, essendo comunque preservata la ratio del criterio, ovvero di riconoscere il valore della produzione editoriale professionale in termini di qualità attesa e credibilità”. Capo II “Utilizzo online di pubblicazioni di carattere giornalistico da parte di prestatori di servizi della società dell’informazione diversi dalle imprese di media monitoring e rassegne stampa – Articolo 4 (Criteri per la determinazione dell’equo compenso) – Osservazioni dell’Autorità – Sui criteri di riferimento”, pag. 63 della Delibera n. 3/23/CONS.

Nell’ ALLEGATO A alla delibera n. 3/23/CONS, nell’articolo 4 è chiarito, al comma 3, punto c): “numero di giornalisti, inquadrati ai sensi di contratti collettivi nazionali di categoria, impiegati dall’editore per la realizzazione delle pubblicazioni di carattere giornalistico diffuse online;”.

USPI per gli editori

USPI, grazie alla presenza di uno studio legale interno, interamente dedicato agli editori, è a disposizione per tutto quello che riguarda il tentativo di trovare accordi con gli Over The Top (OTT) e con le società di media monitoring sull’equo compenso e, nel caso, sulla chiamata in causa dell’AGCOM per determinarne l’ammontare in caso di impossibilità di trovare accordi.

A breve verranno pubblicate maggiori informazioni sul servizio dedicato a tutti gli editori che ne faranno richiesta.

Evidentemente bisogna esprimere piena soddisfazione per la capacità che AGCOM ha dimostrato di comprendere la trasformazione del settore giornalistico e l’affermarsi di un reale pluralismo contrattuale e sindacale che non potrà che far crescere il settore dell’informazione.

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