USTICA: Gli 81 assassinati dal silenzio

Dopo quaranta anni troppe poche certezze

27 giugno 1980 – 27 giugno 2020, quaranta anni senza verità, e senza alcuna pace per le vittime innocenti del Dc9 sparito nei cieli di Ustica… l’unica cosa certa è che non vi è alcuna sparizione, e che le coscienze di molti non sono pulite. L’altra certezza e che dopo quaranta anni dalla strage di Ustica, così è stata chiamata, i parenti delle vittime non hanno alcuna certezza di ciò che è accaduto!

A bordo vi erano 81 persone[1], 64 passeggeri adulti, 11 ragazzi tra i due e i dodici anni, due bambini di età inferiore ai 24 mesi e 4 uomini d’equipaggio, il volo viaggiava da Bologna a Palermo, e si perdono i contatti tre le isole di Ponza ed Ustica. Queste le uniche certezze. Poi mille illazioni, mille teorie, complotti, segreti di stato, morti non direttamente collegati, almeno 16… oggi la ricerca della verità si concentra sulla seconda scatola nera (cockpit voice recorder) in cui sembra essere registrata la parola “GUA”… pronunciata dal pilota Domenico Gatto un attimo prima di “precipitare”.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza: l’audio della registrazione di bordo fu, dopo essere stato recuperato dal mare nel 1987, e sino al 1991 oggetto di analisi peritali che, alla fine delle indagini, dichiararono che quel pezzo di parola (GUA), con altissima probabilità è parte della parola GUARDA, come se il pilota Gatti avesse visto qualcosa all’esterno del velivolo.

“Certezze”: la parola fu detta alle ore 20.59, e dopo 1,2 secondi ci fu un improvviso blackout elettrico e poi il silenzio.

 il 16 marzo 1989 il primo collegio peritale, nominato nel novembre 1984 – a quattro anni dalla tragedia – consegna al giudice istruttore Bucarelli la sua relazione. I sei periti che compongono il collegio rilasciano alla stampa una breve dichiarazione: “Tutti gli elementi a disposizione fanno concordemente ritenere che l’incidente occorso al DC9 sia stato causato da un missile esploso in prossimità della zona anteriore dell’aereo. Allo stato odierno mancano elementi sufficienti per precisarne il tipo, la provenienza e l’identità”

Il 15 maggio 1992 i generali, ai vertici dell’Aeronautica all’epoca dei fatti, sono incriminati per alto tradimento, “perché, dopo aver omesso di riferire alle Autorità politiche e a quella giudiziaria le informazioni concernenti la possibile presenza di traffico militare statunitense, la ricerca di mezzi aeronavali statunitensi a partire dal 27 giugno 1980, l’ipotesi di un’esplosione coinvolgente il velivolo e i risultati dell’analisi dei tracciati radar, abusando del proprio ufficio, fornivano alle Autorità politiche informazioni errate.”

Nell’ottobre del 2000 inizia il processo davanti alla terza sezione della Corte d’Assise di Roma contro i vertici dell’Aeronautica che nell‘aprile 2004 vengono assolti per prescrizione; si riconosce comunque che hanno omesso di riferire alle autorità politiche i risultati dell’analisi dei tracciati radar di Fiumicino/Ciampino.

Nel frattempo, la maggioranza  cancella dal nostro ordinamento il reato di alto tradimento – o meglio lo mantiene soltanto nel caso che ci sia uso della forza – e quindi all’inizio del 2006 è abbastanza scontata la successiva assoluzione in Appello, poi confermata, dalla Cassazione.

Dalle sentenze civili contro il Ministero della Difesa emerge che lo Stato non garantì le adeguate condizioni di sicurezza lungo la tratta percorsa dal Dc9, visto che, altro dato provato, vi era la presenza di caccia militari di Paesi alleati (Francia, Usa, Nato) e Libici. L’ex senatore Giovanardi insieme all’Associazione verità su Ustica continuano ad essere convinti che a far precipitare il DC9 sia stata una bomba all’interno dell’aereo, e sono fermamente convinti che non esiste alcun tracciato radar che evidenzi la presenza di altri velivoli, e che il pilota Gatti non pronunziò mai le parole “GUA”. Va tenuto conto, però, che l’aereo partì con due ore di ritardo, e che questo attentato, ad oggi, non è mai stato rivendicato da nessuno.

Di contro l’Associazione parenti di Ustica dichiara che: “sappiamo che il DC9 è stato abbattuto, sappiamo anche chi ha mentito e chi non ha permesso di fare luce sulla verità, ma non sappiamo ancora chi e perché in un momento di pace abbatté un volo di linea.”

Ad oggi anche la Procura di Roma continua ad indagare sul caso Ustica e potrebbe richiedere una nuova perizia sulla scatola nera. L’unica cosa certa in questa “sporca” faccenda e che le 81 vittime innocenti, rei di tornare a casa loro, aspettano ancora di capire come e perché sono morte, e che i loro familiari continuano ad espettare risposte da uno Stato che dovrebbe tutelarli, e che sembra non riuscire a trovare risposte di pace per il loro dolore.


[1] Andres Cinzia (24), Andres Luigi (32), Baiamonte Francesco (55), Bonati Paolo (16), Bonfietti Alberto (37), Bosco Alberto (41), Calderone Maria Vincenza (58), Cammarata Giuseppe (19), Campanini Arnaldo (45), Casdia Antonio (32), Cappellini Antonella (57) anni, Cerami Giovanni (34), Croce Maria Grazia (40), D’Alfonso Francesca (7), D’Alfonso Salvatore (39), D’Alfonso Sebastiano (4), Davì Michele (45), De Cicco Giuseppe Calogero (28), De Dominicis Rosa (Allieva Assistente di volo Itavia) (21), De Lisi Elvira (37), Di Natale Francesco (2), Diodato Antonella (7), Diodato Giuseppe (1), Diodato Vincenzo (10), Filippi Giacomo (47), Fontana Enzo (Copilota Itavia) (32), Fontana Vito (25), Fullone Carmela (17), Fullone Rosario (49), Gallo Vito (25), Gatti Domenico (Comandante Pilota Itavia) (44), Gherardi Guelfo (59), Greco Antonino (23), Gruber Berta (55), Guarano Andrea (37), Guardì Vincenzo (26), Guerino Giacomo (19), Guerra Graziella (27), Guzzo Rita (30), Lachina Giuseppe (58), La Rocca Gaetano (39), Licata Paolo (71), Liotta Maria Rosaria (24), Lupo Francesca (17), Lupo Giovanna (32), Manitta Giuseppe (54), Marchese Claudio (23), Marfisi Daniela (10), Marfisi Tiziana (5), Mazzel Rita Giovanna (37), Mazzel Erta Dora Erica (48), Mignani Maria Assunta (30), Molteni Annino (59), Morici Paolo (Assistente di volo Itavia) (39), Norrito Guglielmo (37), Ongari Lorenzo (23), Papi Paola (39), Parisi Alessandra (5), Parrinello Carlo (43), Parrinello Francesca (49), Pelliccioni Anna Paola (44), Pinocchio Antonella (23), Pinocchio Giovanni (13), Prestileo Gaetano (36), Riina Andrea (24), Reina Giulia (51), Ronchini Costanzo (34), Siracusa Marianna (61), Speciale Maria Elena (55), Superchi Giuliana (11), Torres Pierantonio (32), Tripiciano Giulia Maria Concetta (45), Ugolini Pierpaolo (33), Valentini Daniela (29), Valenza Giuseppe (33), Venturi Massimo (31), Volanti Marco (26), Volpe Maria (48), Zanetti Alessandro (18), Zanetti Emanuele (39), Zanetti Nicola (6).

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