Roma. Ambasciata Usa dona il pranzo ai medici dello Spallanzani per la festa del 4 luglio

Lewis M. Eisenberg, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, ha visitato questa mattina l'Istituto Spallanzani di Roma. In occasione della festa nazionale degli Stati Uniti del 4 luglio, l'ambasciata Usa in Italia ha donato 100 pasti per gli operatori sanitari dell'ospedale, per il lavoro svolto nella lotta al Covid-19
L'ambasciatore Usa in Italia, Lewis M. Eisenberg, in visita all'Istituto Spallanzani di Roma

Roma, 23 giugno 2020 –  L’ambasciatore Usa in Italia, Lewis M. Eisenberg, ha visitato questa mattina l’Istituto Spallanzani di Roma. In occasione della festa nazionale degli Stati Uniti del 4 luglio, l’ambasciata Usa in Italia ha donato 100 pasti per gli operatori sanitari dell’ospedale, per il lavoro svolto nella lotta al Covid-19 e in segno di amicizia tra Italia e Usa. Eisenberg, infatti, ha tenuto a ringraziare gli operatori dello Spallanzani per il loro impegno nella lotta al virus: medici e infermieri hanno “lavorato tanto per proteggerci”, ha detto l’ambasciatore Usa, che è stato accolto dal ministro della Salute Roberto Speranza e dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti, insieme ai vertici dell’Istituto. “La lezione del virus è stata potentissima. È stata un’onda partita dalla Cina che ha travolto prima l’Europa e si sposta poi nel resto del mondo passando ora al Sudamerica e all’Africa. Siamo una grande comunità globale. Il virus non conosce confine e serve una risposta globale – ha detto il ministro Speranza -. Lo Spallanzani è il simbolo del nostro Paese, sono state giornate difficilissime in cui il nostro Sistema sanitario nazionale è stato messo sotto pressione come mai in passato”.

“Dobbiamo riconoscere che le istituzioni italiane hanno saputo reggere e se questo è avvenuto è grazie ai nostri medici e infermieri. A nome del governo esprimo, ancora una volta, un sentito grazie a loro e al loro lavoro quotidiano, hanno consentito al Paese di uscire da un momento così difficile. Papa Francesco – ha ricordato ancora il ministro Speranza – ha usato parole che devono essere monito per ciascuno di noi ‘peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla’. Una lezione straordinaria per tutti noi, anche per chi ha responsabilità di governo. Questo significa investire di più sulle politiche della salute e significa anche lavorare per capire che siamo un’unica grande umanità. La sfida più importante ora – ha sottolineato il ministro Speranza – è la sfida della ricerca, dell’innovazione, della collaborazione internazionale. Dobbiamo costruire relazioni positive tra i Paesi e credo che sia questa la chiave decisiva. Oggi l’Europa dà l’impressione di respirare ma ieri l’Oms ha annunciato 180 mila positivi in un giorno, e arrivano immagini tremende da Asia e Sudamerica. Siamo una unica comunità globale, dobbiamo dare risposta globale. Abbiamo iniziato a farlo. ‎Ho parlato con i ministri del G7: il ministro degli Usa ci convocava ogni settimana e ci consentiva di discutere e ragionare per capire soluzioni possibili. Sembrava un problema solo di qualcuno, ma un pò alla volta ci siamo resi conto della grande sfida globale”, ha concluso Speranza.

La visita dell’ambasciatore “non è un atto formale ma ha radici profonde e ha come sentimento quello di una storia solida di amicizia, non solo fra Italia e Stati Uniti, ma anche fra questa regione, Roma e gli Stati Uniti, perché noi non possiamo dimenticare – ha aggiunto il governatore Zingaretti – . Noi siamo tra coloro che non dimenticheranno mai la lunga storia di relazione tra queste nostre comunità vitale, specialmente nei momenti drammatici della storia dell’Occidente, a partire dai volti dei ragazzi americani che sono morti qui per la nostra libertà e la nostra democrazia con la liberazione di Roma. Il coronavirus ha chiuso nelle proprie abitazioni 3 miliardi e forse più di cittadini, ma ora non dobbiamo abbassare la guardia e dobbiamo fare un salto di qualità, intensificare i rapporti, con l’industria farmaceutica: aprire una stagione nuova per sconfiggere il virus e farlo andare nelle pagine della storia”, ha concluso Zingaretti. Il pranzo offerto dal l’ambasciata degli Stati Uniti è stato definito un menù “di cucina conoscitiva” e attento alla salute: melone americano con mandorle, basilico viola e aceto balsamico, riso integrale con salmone selvaggio canadese affumicato con legno d’ulivo, insalata di fagioli dall’occhio con verdurine croccanti e gelato artigianale. All’evento erano presenti anche l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato e i vertici dell’Istituto Spallanzani: Marta Branca, direttore generale dell’ospedale, Giuseppe Ippolito, direttore Scientifico dell’ospedale.https://www.agenzianova.com/

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