Attualità. Fatti della vita

Notiziario del 10 novembre 2016 – da www.francoabruzzo.it

Attualità. Fatti della vita

10.11.2016 – Referendum, il Tribunale di Milano respinge i ricorsi di Valerio Onida. Per il giudice civile non sussiste illegittimità nella formulazione del quesito e nel mancato spacchettamento. Nel provvedimento che ha depositato si legge che il giudice non ha ravvisato «nessuna manifesta lesione del diritto alla libertà di voto degli elettori» e non c’è «difetto di omogeneità» nel quesito referendario, nonostante questo non sia stato spacchettato in più punti, ognuno per i singoli temi su cui dovranno esprimersi gli italiani. (IN CODA gli articoli di Republica e del Fattoquotidiano) – di Manuela Massina/lastampa- TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21963

 

10.11.2016 – QUALE ITALIA IN QUALE EUROPA. Il vero significato del voto al REFERENDUM del 4 dicembre. Gli italiani non sono chiamati a scegliere un nuovo governo, bensì a dire sì o no alla riforma della politica – e se vince il No, sconfessano ogni volontà di sostenere il cammino di rinascita del paese. In un’Europa piena di tensioni, l’effetto di un’Italia che rinnega il cammino percorso negli ultimi 5 anni e sceglie di ripartire da zero sarà sicuramente devastante, ed è difficile fare pronostici che non siano gravissimi. CONCLUSIONI. LE RAGIONI EUROPEE DEL SÌ ALLA RIFORMA. – di Movimento federalista europeo (Mfe)/sezione di Pavia – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21964

 

10.11.2016 – Referendum SI: manifesto delle culture socialiste. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21903

 

10.11.2016 – Documento del nuovo "soggetto unitario della categoria". Parte male con l'ammissione implicita che "finora i contributi (pubblici, ndr) sono andati anche ad aziende editoriali non  in regola con le retribuzioni versate ai loro giornalisti dipendenti". Ma il sindacato dov'era quando le imprese baravano? Perché non si è vigilato prima di favorire, promuovere e sottoscrivere accordi su stati di crisi, contratti di solidarietà, cassa integrazione e prepensionamenti? L'inattività del Fondo complementare che non recupera le quote del Tfr non versate dalle aziende. – di Matteo Cosenza – TORNA INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21966

 

10.11.2016 – Il giornalista Luca Cari con l'inchiesta «Noi pompieri del barcone dell’orrore», pubblicata da Panorama, è il vincitore del «Premio Franco Giustolisi 'Giustizia e verità' – edizione 2016». Premiati  anche Gaetao Pecoraro, Andrea Greco e Giuseppe Oddo. Premio Speciale alla carriera a Bernardo Valli, «storica firma del giornalismo italiano e ancora oggi il più autorevole inviato dai fronti di guerra». – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21967

 

10.11.2016 – Fnsi e Assostampa Puglia sulla vicenda della giornalista Marilù Mastrogiovanni: "Invito al sindaco di Casaranoa ritirare immediatamente i manifesti affissi nel comune salentino che invitano la cittadinanza a “reagire” contro l’inchiesta della giornalista, pubblicata sul giornale online “Il Tacco”, nella quale si approfondiscono le vicende relative ai gravi fatti di sangue ad opera della criminalità organizzata locale e, in particolare, alle infiltrazioni della Sacra Corona Unita". -TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21968

 

10.11.2016 – Cassazione: niente reversibilità al convivente                                                                                                                   anche dopo la nuova legge sulle unioni civili.  L'attuale sistema previdenziale non prevede una pensione di reversibilità al convivente more uxorio. – di Lucia Izzo – TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21970

 

10.11.2016 – EDITORIA:  IL CDR DELLA POLIGRAFICI PRESENTA UNA PROPOSTA DI RISPARMI DI 4,6 MILIONI. 'GIORNALISTI RESPONSABILI SI RIMBOCCANO MANICHE'. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21971

 

10.11.2016 – EUROGIORNALISTI: una sfida e un’opportunità professionale e formativa nell’ambito della progettazione europea. Lunedì 14 Novembre, ore 10.00 – 12.30 –  Sala Polifunzionale del Palazzo Grandi Stazioni, Cannaregio 23, a Venezia. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21961

 

10.11.2016 – DIFFUSIONE DEI QUOTIDIANI. I dati Ads di settembre. Carta-web, in testa il Corriere della Sera. Primato digitale al Sole: totale a quota 97.554, mentre le copie singole sono 65.146 (+5,2% rispetto a settembre 2015). – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21960

 

10.11.2016 – I trend delle principali testate nelle nuove INFOGRAFICHE elaborate sui dati Ads: le classifiche di quotidiani, settimanali e mensili – TESTO IN https://mg.mail.yahoo.com/neo/launch?.rand=3nrn2798odb5a#

 

10.11.2016 -INFORTUNI: GIORNALISTI ''IN GARA'' PER IL PREMIO 'PIETRO DI DONATO' VOLTO A PROMUOVERE LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO. Invio dei lavori entro il 15 novembre. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21962

 

10.11.2016 –Torna anche quest’anno il Festival del giornalismo digitale locale che VareseNews organizza a Varese in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Regione Lombardia e Anso (Associazione nazionale stampa online). Quattro giorni di incontri, workshop, eventi, corsi di formazione per giornalisti, spettacoli e altri eventi collaterali, da giovedì 17 a domenica 20 novembre, in una dozzina sale e teatri nel centro di Varese. I giornali online riconosciuti dalla nuova legge sull'editoria 198/2016. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21965

 

10.11.2016 – ITALIAONLINE: RICAVI DEI PRIMI 9 MESI a -11,7% MA TORNA L'UTILE PER 35 MLN. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21969

 

9.11.2016 – Ugo Intini. Lotta di classi tra giovani e vecchi?. Di questo tema si parlerà lunedì 14 novembre (h 19) al Circolo De Amicis (via De Amicis 17-Milano). Interverranno con l'autore del libro Mario Artali, Giorgio Benvenuto e Walter Galbusera. Coordina Giorgio Gabriele Cavalca). – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21954

 

.11.2016 – LA GIORNATA DELLA MEMORIA SI SVOLGERA’ IL PROSSIMO 3 MAGGIO AL CIRCOLO DELLA STAMPA DI TORINO NELLA SEDE DI PALAZZO CERIANA-MAYNERI. Nel capoluogo piemontese frattanto si è svolta la riunione organizzativa tra Unci, Assostampa e OdG Piemonte con Galimberti e Zingales. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21953

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21.10.2016 –  Legge Monti n. 214/2011 sul blocco della perequazione. C'è tempo fino al 31 dicembre per chiedere la interruzione dei termini con una istanza all'Inpgi (o all'Inps).  – di Rino Impronta –  TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21834

 

5.11.2016 – Inpgi, il governo nega ai giornalisti il cumulo gratuito dei contributi. Nelle slide di Nannicini l’esclusione degli iscritti all’Inpgi, unica cassa professionale di lavoratori dipendenti. – di unitasindacalefnsi – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21924

 

 

25.9.2016 – PREVIDENZA IN TRINCEA. Tre sentenze (testi in coda) della sezione Lavoro della Cassazione bocciano inesorabilmente il contributo di solidarietà varato dopo il 2007 dalla Cassa dei dottori commercialisti e  che il CdA dell'Inpgi "fattosi Parlamento" vuole  introdurre illegalmente sugli assegni di  6.554 giornalisti in quiescenza con redditi superiori ai 38mila euro all'anno. L'Istituto prevede così di risparmiare complessivamente circa 19 milioni di euro nel prossimo triennio. Anche i Ministeri dell'Economia e del Lavoro hanno bocciato il prelievo introdotto dall'Inpgi nella riforma varata il 27 luglio 2015. Pesa anche la mancanza di un quadro normativo ad hoc. L'ultima parola, comunque, spetta a Padoan e Poletti. (Franco Abruzzo/presidente dell'Unpit: "E' l'ora di cacciare Fnsi e Fieg dal Cda dell'ente. I giornalisti pensionati devono confluire nell'Unpit o in Puntoeacapo. Basta con la Fnsi, che non li tutela!"). – di Pierluigi Franz – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21636

 

3.11.2016  INPGI, bilanci in rosso anche con la riforma. Ora intervenga il governo. Previste perdite milionarie nel triennio 2017-2019. Le responsabilità dei ministeri vigilanti. La legge 509 parla chiaro: “In caso di disavanzo economico-finanziario, (…) si provvede alla nomina di un commissario straordinario“. E dopo tre anni, se le cose non si rimettono a posto, arriva il “commissario liquidatore“. Se vogliamo davvero salvare l’Inpgi e le nostre pensioni, dobbiamo chiedere – tutti insieme – un intervento straordinario di sostegno finanziario da parte dello Stato, con il contributo sostanziale delle aziende. E sfidiamo il governo e i ministeri vigilanti, che evidentemente hanno finora vigilato ben poco, ad assumersi loro la responsabilità di scippare le pensioni ai giornalisti. – di Daniela Stigliano/Consigliera generale Inpgi – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21918

 

 

 

5.10.2016 – PREVIDENZA DEI GORNALISTI – La nuova riforma salva (per qualche anno) l’Inpgi ma non le nostre pensioni. Lo dice l’attuario, conti alla mano. In particolare, il nodo è la dubbia crescita dell’occupazione, che è pure la variabile principale di tutti i calcoli, e in generale le entrate per contributi ipotizzate in aumento. – di Daniela Stigliano/Consigliere generale Inpgi – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21693

 

 

 

14.10.2016 – INPGI PRESTO NELL'INPS? L'Ads certifica l'ulteriore crollo in agosto delle copie vendute (-430mila, -10,6% su base annua) e di conseguenza  delle entrate degli editori. Questa crisi provocherà inevitabilmente tagli agli organici e quindi un calo del gettito contributivo destinato all'Inpgi. E' quello che paventa anche l'attuario. Fra i 14/29enni italiani nella classifica delle principali fonti di informazione al primo posto c'è Facebook con il 58,5% mentre i tg seguono a distanza con il 47,5%, precedendo Google (24,8%) e Youtube (23,1%). Le soluzioni a questo punto sono sostanzialmente due: a) recupero di contributi dal mondo degli uffici stampa, delle emittenti radiotelevisive, del web e dei "social network"; b) assorbimento dell'Inpgi nell'Inps (come gestione speciale?). Lo Stato è tenuto a garantire le pensioni in virtù dell'articolo 38 della Costituzione come ha già fatto, dal 1995 in poi, con l'Inpdai, l'Inpdap e l'Enpals (inglobati tutti e tre nell'Inps). –  di FRANCO ABRUZZO/presidente UNPIT –  TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21727

 

 

 

18.10. 2016 – INPGI, SUL TAVOLO DI PADOAN E POLETTI LE 1.044 FIRME NOPRELIEVO. Tra i giornalisti che hanno firmato molti nomi storici del giornalismo italiano, che contestano alla radice il potere di un Cda di sostituirsi al Parlamento. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21795  

15.10.2016 – PREVIDENZA/I conti del contributo straordinario di solidarietà sulle pensioni INPGI fino al 31 dicembre 2019. Importo per importo. Assegni tagliati in media di mille euro all'anno. – di Francesco M. de Bonis – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21752

 

6.10.2016 – PREVIDENZA/TUTTI I NUMERI  –  RILEVAZIONE 2014/2015 – Universo giornalisti Inpgi 1 e 2. (Fonte dati: Archivi Inpgi posizioni contributive). TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21705

 

1/BIS. RIFORMA COSTITUZIONALE. REFERENDUM

 

Articolo 4 (II comma) della Costituzione: "Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società".

 

2.11.2016 – Referendum, il ministro tedesco degli Interni Thomas de Maiziére: “La riforma potrà dare all’Italia un futuro migliore, è una decisione coraggiosa”. Berlino conferma il sostegno al governo italiano. Nei giorni scorsi si era espresso anche il quotidiano economico Handelsblatt: "Se fallisce Renzi, fallisce l'Italia. E se fallisce l'Italia, fallisce l'Europa". – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21900

 

2.11.2016 – Il sondaggista Nicola Piepoli: "Referendum, i NO in vantaggio, ma vinceranno i SI". – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21910

 

30.10.2016 – E l’anziano comunista disse: "Questa riforma la voglio da decenni". “Quanto ho amato la Costituzione, ma è sciocco pensare sia per sempre”. – di Mattia Feltri/lastampa –  TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21880

28.10.2016 – Referendum: “Se vince il No fallisce non solo l’ Italia ma l’Europa”  scrive il quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt. Allarme in Germania. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21866

 

20.10.2016 – REFERENDUM: PD VEDE UNA  'SVOLTA' NEI SONDAGGI. EUROMEDIA:  IL SI' E' IN VANTAGGIO DI ALCUNI PUNTI. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21825

 

15.10.2016 – CI MANCAVANO QUEGLI INCOSCIENTI DI MOODY’S A GETTARE BENZINA SUL FUOCO DEL REFERENDUM APOCALISSE: "La vittoria del No e le eventuali dimissioni di Renzi incrinerebbero la fiducia degli investitori esponendo le banche italiane bisognose di nuovo capitale al rischio di non trovarlo, con conseguenze rovinose". – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21784

 

11.10.2016 – REFERENDUM – Il difficile viene dopo il voto. Quando  si parla della necessità di ritrovare la dignità del Parlamento, si intende soprattutto  questo: tornare ai meccanismi costituzionali di approvazione delle leggi, alla fisiologia della decretazione d'urgenza e della delegazione legislativa, riportando questi istituti   al carattere di legislazione straordinaria  ben disegnati nella  carta costituzionale. Questo risultato, a nostro parere, è raggiungibile in caso della vittoria del sì, alla condizione ineludibile di una pulizia chirurgica  degli archivi parlamentari dalle prassi e dai precedenti in grande parte sostanzialmente incostituzionali. Da farsi subito, con il consenso più ampio possibile. Ed è raggiungibile, con qualche intervento sui regolamenti di entrambe le camere  che riproduca un potere reale del governo sui tempi di approvazione di taluni disegni di legge governativi, nel caso di una bocciatura popolare della riforma costituzionale. – di Montesquieu/articolo21 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21744

 

7.10.2016 – Il sondaggio – La sfida di Renzi parte dal 33% ma il Sì è in rimonta – di Nicola Piepoli/lastampa – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21710   

 

9.9.2016 – Marcello Pera smonta le ragioni del no al referendum costituzionale di Zagrebelsky&co. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21711

18.9.2016  – La Riforma Costituzionale del Governo Renzi – di wikiversity – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21662

 

16/7/2016 -Le rilevazioni Ixè per Agorà. Sondaggi, il Pd davanti al M5s di 4 punti. Sul referendum avanti di poco (39% contro il 37) il fronte del SI, ma il 24% è ancora indeciso. (Franco Abruzzo, giornalista professionista: "I pensionati difendono il loro assegno votando SI. Il NO significa crisi politica ed economica con tagli selvaggi alla previdenza. Pensionati, sveglia!!! PASSAPAROLA")  – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21590

 

4.9.2016 – CERNOBBIO.  REFERENDUM. Maria Elena Boschi: «Con il sì Italia più competitiva». “Quale sarebbe il suo voto, oggi, al referendum sulle riforme promosso dal governo italiano?”, è stato chiesto ai partecipanti ai lavori della terza e ultima giornata del Forum Ambrosetti. Al televoto il 75,9% si è espresso per il sì, il 15,2% per il no mentre il 7,1% è incerto e l'1,8% non voterebbe. – di Emilia Patta/ilsole24ore – TESTO IN  http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21487

 

18.9.2016 – Pisapia e la riforma: "Non mi iscrivo al No, la democrazia non è in pericolo". L'ex sindaco di Milano: "Per ora non mi esprimo sul voto ma questa nostra guerra fratricida è soltanto un grande regalo alla destra". – di GIOVANNA CASADIO. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21589

 

21.8.2016 – Le ragioni del Sì di Luciano Violante (già presidente della Camera) – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21483

 

17.8.2016 – La riforma della Costituzione in pillole. Una spiegazione semplice e chiara che spazza via le costruzioni ideologiche e settarie dello schieramento del “No”. Perché, questa riforma è urgente e indispensabile.  Quali i precedenti e quali i tentativi del passato. Il nuovo art. 117 comma 4 prevede che su proposta del Governo (e solo del Governo) una legge dello Stato possa intervenire anche sulle materie di competenza regionale (se lo richiede l’unità giuridica o economica della Repubblica o la tutela dell’interesse nazionale).  Oggi la Regione Puglie blocca assurdamente la costruzione del gasdotto Tap. La contesa? Lo spostamento di 123  ulivi. Il progetto Tap è di interesse italiano e comunitario: dal 2020 porterà 10 mld di metri cubi di gas dal cuore dall'Asia. Con la riforma,  l'economia guadagnerà finalmente velocità. – di  Carlo Fusaro, docente universitario/formiche  – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21429

18.8.2016 – RIFORMA COSTITUZIONALE. IL DIBATTITO SUL REFERENDUM. Una storiella istruttiva (Cos'è LA NAVETTA?). TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21422

 

14.4.2016 – Addio province, nuovo Senato e Federalismo: ecco cosa cambia con la riforma costituzionale. (IN CODA il testo del ddl costituzionale e 9 documenti correlati pubblicati da lexitalia.it).  TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20485

 

2.  PREVIDENZA. INPGI/1 e INPGI/2.

9.11.2016 – INPGI, centinaia di firme di giornalisti attivi e pensionati contro il prelievo sulle pensioni. Una lettera-appello indirizzata ai ministri del Lavoro  Giuliano Poletti e della Economia Pier Carlo Padoan. Sotto accusa la delibera illegittima del Cda dell'istituto. Il sostegno all'iniziativa  di Puntoeacapo e del Mil (Movimeto informazione e libertà). – Raggiunta quota 1.103 firme. –  TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21686

 

27.10-2016 – INPGI/Assestamento 2016 e preventivo 2017. Approvati dal Consiglio generale i Bilanci della Gestione principale e della Gestione separata. Il bilancio di assestamento 2016 della gestione principale  si chiude con un risultato della gestione previdenziale e assistenziale in negativo per circa 121 milioni di euro (derivante dai 410,6 milioni di ricavi a fronte dei 531,9 milioni di uscite), che salgono a circa 134 nel bilancio di previsione 2017, dove troviamo circa 409,4 milioni di ricavi e 543,6 milioni di uscite. I saldi finali della gestione del suo complesso registrano un avanzo di gestione di circa 2 milioni di euro nell'assestamento 2016, che diventa invece un disavanzo per circa 38 milioni nel preventivo 2017. – di inpgi.it – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21855

 

20.10.2016 – INPGI. RIFORMA.  La pensione di anzianità (nel 2017 con i requisiti dei 62 anni e dei 38 anni di contributi) non utilizzerà i contributi Inps. In sostanza l'Istituto non applicherà la "legge Vigorelli". I contributi Inps, invece, manterranno il loro valore per raggiungere il tetto dei 42 anni e 10 mesi (giornalisti) e dei 41 anni e 10 mesi (giornaliste) nel qual caso l'Inps pagherà la sua "pensione anticipata" (quando gli interessati compiono 63 anni e 7 mesi) in rapporto agli anni cumulati con quelli dei contributi Inpgi (che versa l'assegno a chi ha compiuto i 62 anni). I contributi Inps daranno, comunque, diritto a una pensione, ma bisognerà aspettare i 70 anni. In sostanza la pensione di anzianità diventerà una chimera.  Per la pensione di vecchiaia nel 2017  scatta l'età dei 66 anni (con almeno 20 anni di contributi). Si attende l'ok dei Ministeri vigilanti alla riforma varata dal Cda dell'Inpgi il 28 settembre. Se l'occupazione stenta a ripartire, appare inevitabile il passaggio dell'Inpgi nell'Inps. – di Franco Abruzzo/presidente Unpit – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21816

 

28.9.2016. INPGI – Via libera dal Cda alla riforma delle prestazioni per garantire l’autonomia e la sostenibilità della gestione. Modificati i requisiti di accesso alla pensione di vecchiaia che vede incrementare, progressivamente nel triennio 2017 – 2019, l’età anagrafica richiesta, fino ad elevarla a regime a 66 e 7 mesi. Modificati anche i  requisiti di accesso alla pensione d’anzianità, che prevede un progressivo innalzamento dell’anzianità contributiva fino ad arrivare nel 2019 a 40 di contribuzione con 62 anni di età. Il Consiglio di amministrazione ha inoltre approvato a maggioranza, con due voti contrari, l’introduzione di un contributo straordinario di partecipazione al riequilibrio finanziario della Gestione previdenziale da applicare, in via temporanea per la durata di 3 anni a decorrere dalla data di approvazione dell’odierna delibera, a tutti i trattamenti di pensione erogati dall’Inpgi, di importo pari o superiore a  38.000 euro lordi annui, con percentuali crescenti in base alle diverse fasce reddituali. Il provvedimento (secretato) ora va all'esame dei Ministri dell'Economia e del Lavoro. Lorusso (FNSI): “Interventi pesanti ma inevitabili”.  – di www.inpgi.it – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21661

 

30.9.2016 – PRIMI CHIARIMENTI  SU COSA CAMBIA  CON LA RIFORMA PREVIDENZIALE INPGI. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21678

 

5.11.2016 – Il ritratto di Antonio Funiciello opera del  "Fatto quotidiano", che dimentica  la collocazione  del "braccio destro di Lotti" nel Cda dell'Inpgi. Ha  votato il taglio delle pensioni dei giornalisti in contrasto con il pensiero e la linea del presidente del Consiglio  suo datore di lavoro: "Mai le mani del Governo nelle tasche dei pensionati". Ha un buon compagno di viaggio: il prof. Mauro Maré catapultato nel Cda dell'Inpgi dal ministro Poletti. – di ilfattoquotidiano – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21928

4.11.2016 – PREVIDENZA DEI GIORNALISTI. Salvatore Rotondo punta il dito contro Mauro Marè, catapultato dal ministro del Lavoro nel Cda dell'Inpgi e sponsor ufficiale  della delibera  che impone un prelievo sulle pensioni dei giornalisti: "Tenga conto, Professore, che se una legge che spiega il suo voto non esiste, noi non potremmo fare a meno di presentare un esposto che metta in rilievo le conseguenze del suo comportamento. Ma che vado a pensare! Una norma deve pur esserci in qualche piega del diritto se un luminare del suo livello ha ritenuto di esporre se stesso, il vertice dell'Inpgi, tutto il nostro Istituto e lo stesso Ministero del Lavoro alle conseguenze, anche politiche, che potrebbero derivare dalla valanga di ricorsi che dovessero abbattersi… diciamola tutta, che senza ombra di dubbio si abbatteranno sui promotori dell'eventuale provvedimento". Eppure il 2 febbraio scorso i ministeri vigilanti (Economia e Lavoro) hanno bocciato  il prelievo del 27/7/2015  "atto non avente forza di legge". Cos'è cambiato da allora nell'ordinamento statale? Lei Professore è l'unico indiziato di questa nuova manovra contro i giornalisti….che potrebbe costare cara all'Inpgi. – di Salvatore Rotondo – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21921

 

30.9.2016 – PREVIDENZA. UN CASO POLITICO CHE METTE IN GIOCO LA CREDIBILITA' DI RENZI.  – Contributo di solidarietà sulle pensioni (dei giornalisti) superiori ai 38mila euro con l'avallo dei rappresentanti di Palazzo Chigi e del Ministero del Lavoro: dal Cda dell'INPGI parte un messaggio minaccioso per tutti i pensionati italiani ("Non state tranquilli"). Eppure il Governo  aveva ripetutamente garantito che non avrebbe ripristinato il prelievo a partire dal 2017. L'approvazione di questa "riforma" spetta ai ministri dell'Economia e del Lavoro, Padoan e Poletti, che hanno già bocciato il 3 febbraio scorso  il precedente prelievo deliberato dal Cda dell'ente il 27 luglio 2015. L'Inpgi ha già incassato 30  milioni di euro negli ultimi 5 anni per via della mancata applicazione della perequazione e per via del gettito del "contributo Letta". I giornalisti pensionati hanno già dato. Ed ora a tutto ciò si aggiunge la beffa di essere discriminati rispetto ai pensionati Inps, ai quali Boeri non impone alcun contributo. – di FRANCO ABRUZZO/presidente di Unpit – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21676

 

30.10.2016 – Ricongiunzione gratuita, vale anche per le casse professionali? – di Noemi Secci/LLpT – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21878

 

 

 

 

 

 

 

26.10.2016 – Cassa previdenziale giornalisti, l’Inpgi prende tempo sull’obbligo di far restituire i compensi ai consiglieri pensionati. Il ministero del Lavoro ha scritto all'ente per chiedere che sia applicata la legge Madia Nel cda dell'Istituto siedono ben 5 pensionati: tutti ricevono indennità.  – di Fiorina Capozzi/ilfattoquotidiano – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21854

 

 

 

22.10.2016 – UN ALTRO EFFETTO (indesiderato?) della LEGGE MADIA. I pensionati possono far parte dei Cda delle Casse previdenziali dei professionisti? Il divieto, ha precisato il ministro, riguarda tutte le pubbliche amministrazioni comprese nell'elenco Istat (come le Casse appunto). Risvolti anche sui Consigli degli Ordini. Franco Abruzzo/presidente di Unpit: "I pensionati vengono discriminati in violazione della normativa costituzionale. La legge Madia va abolita". – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21837

 

 

 

 

 

 

 

24.9.2016 – La Fieg tentata (a parole) dall'uscita dall'Inpgi perchè i contributi pagati per i giornalisti sono pari a quelli pagati per i dipendenti non giornalisti all'Inps. Ma non è vero. Eppure per decenni gli editori hanno pagato 7-8 punti in meno di contributi in contrasto con i vincoli della  "legge Rubinacci" (1564/1951): questa legge  stabilisce che la misura dei contributi dovuti dai datori di lavoro (e le prestazioni erogate dall'Ente) non possono essere inferiori a quelle stabilite per le corrispondenti forme di assicurazione obbligatorie (Inps). E' assodato che gli editori hanno violato dolosamente la legge Rubinacci con la complicità dei dirigenti Fnsi e Inpgi, ma anche dei ministeri vigilanti (Tesoro e Lavoro) e della Corte dei Conti. L'Inpgi ora non dovrebbe essere risarcita dallo Stato? Si calcola che in 60 anni l'Inpgi sia stato depauperato di almeno un miliardo di euro per il minore incasso di contributi. – di Francesco M. de Bonis – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21632

 

 

 

10.9.2016 – "RENZI HA RIBADITO CHE LE PENSIONI LIQUIDATE CON IL SISTEMA RETRIBUTIVO NON SARANNO TOCCATE. CHI PRENDE UN ASSEGNO, ANCHE SE SUPERIORE A QUANTO EFFETTIVAMENTE VERSATO, NON RISCHIA IN ALCUN MODO DI VEDERSELO RIDOTTO", PAROLA DI PREMIER. DAMIANO:  "UN RICALCOLO CONTRIBUTIVO DELLE PENSIONI RETRIBUTIVE SAREBBE ANCHE TECNICAMENTE IMPOSSIBILE". -TESTO IN    http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21523

 

 

 

 

 

 

 

5.7.2016 – PENSIONI. CORTE COSTITUZIONALE. LEGITTIMO IL PRELIEVO DI SOLIDARIETÀ SUGLI ASSEGNI PIÙ RICCHI. QUESTO LO SCARNO COMUNICATO DIRAMATO DALLA CONSULTA: "La Corte costituzionale ha respinto le varie questioni di costituzionalità relative al contributo, che scade nel dicembre 2016, sulle pensioni di importo più elevato, escludendone la natura tributaria e ritenendo che si tratti di un contributo di solidarietà interno al circuito previdenziale, giustificato in via del tutto eccezionale dalla crisi contingente e grave del sistema. La Corte ha anche ritenuto che tale contributo rispetti il principio di progressività e, pur comportando innegabilmente un sacrificio sui pensionati colpiti, sia comunque sostenibile in quanto applicato solo sulle pensioni più elevate, da 14 a oltre 30 volte superiori alle pensioni minime". /TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21190

 

 

 

 

 

 

 

14.7.2016 – Per la Corte costituzionale  é legittimo sia il taglio delle pensioni oltre 91 mila 250 euro lordi l'anno operante dal 1° gennaio 2014 (e sino al 31 dicembre 2016) sia il blocco della perequazione delle pensioni medio-alte in vigore da 5 anni e mezzo. Per una proroga del taglio o per introdurre tagli aggiuntivi sulle pensioni dei giornalisti non basta una delibera del CdA dell'ente, ma occorre esclusivamente una legge. Probabilmente non scatterà la mannaia, invece, sui vitalizi erogati dagli organi costituzionali. – di Pierluigi Roesler Franz – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21263

 

 

 

 

 

 

 

14.7.2016 – PENSIONI – La sentenza 173/2016 sul contributo di solidarietà  e sulla rivalutazione decrescente  spiegata, fatto insolito, con una sintesi di 6 pagine ("PER CAPIRE")  dalla stessa Corte costituzionale: "Per superare lo scrutinio “stretto” di costituzionalità, quel contributo «deve: operare all’interno del complessivo sistema della previdenza; essere imposto dalla crisi contingente e grave del predetto sistema; incidere sulle pensioni più elevate (in rapporto alle pensioni minime); presentarsi come prelievo sostenibile; rispettare il principio di proporzionalità; essere comunque utilizzato come misura una tantum», nel senso che «non può essere ripetitivo e tradursi in un meccanismo di alimentazione del sistema previdenziale». Legittima la «rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici» in misura progressivamente decrescente dal 100 al 40 per cento. Ciò in quanto si è ravvisato non un “blocco integrale” della rivalutazione, bensì una misura di rimodulazione della percentuale di perequazione automatica, rispondente «a criteri di progressività, parametrati sui valori costituzionali della proporzionalità e della adeguatezza dei trattamenti di quiescenza». – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21261

 

26.7.2016 – IL COMMENTO. Tagli alle pensioni, il difficile equilibrio tra conti e diritti. ATTACCO FRONTALE ALLA CORTE COSTITUZIONALE. Il prof. Enrico De Mita demolisce la sentenza 173/16 con la quale las Consulta ha legittimato il prelievo Letta sugli assegni Inps e Inpgi. “Secondo la Corte il prelievo istituito dal comma 486, articolo 1, legge 147/2012 non è configurabile come tributo non essendo acquisito allo Stato, né destinato alla fiscalità generale essendo prelevato in via diretta dall’Inps e dagli enti previdenziali coinvolti i quali lo trattengono all’interno delle proprie gestioni. La tesi non è persuasiva. Si confonde pubblico con statuale, mentre la finalità del concorso è quella generale della collettività. Configurare la spesa degli enti previdenziali come avulsi dalle finalità dell’ordinamento appare una forzatura. Le prestazioni imposte si caratterizzano solo per l’imposizione (senza che la volontà del privato vi concorra) e possono coprire una vasta gamma di prestazioni, mentre le prestazioni finalizzate alla spesa pubblica, sono sempre tributarie, qualunque sia il settore o l’ambito di essa. La Corte è costretta a “inventare” garanzie costituzionali incomprensibili quando dice che il contributo di solidarietà è consentito al legislatore ove non ecceda i limiti di ragionevolezza e affidamento e della tutela previdenziale. Quando il sacrificio «trova giustificazione nell’emergenza economica ma nella sostanza è un tributo, se questo viola i principi costituzionali l’imposizione è incostituzionale». La Corte è un giudice che fa politica. Il sillogismo puramente logico deve cedere il passo alle ragioni concrete che la Corte, collegialmente, adotta. Dunque il contributo non è un tributo, con tutte le cautele confuse che la Corte ha dovuto scrivere. La Corte, ha scritto Sabino Cassese, si interessa di politica sotto specie di diritti, attraverso il diritto. È giudice delle regole non dei fini. Nella sentenza in esame è chiaro che la Corte voleva tutelare dei fini ma la motivazione in diritto è posticcia". – di Enrico De Mita,il sole 24 ore 24 luglio 2016 – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21344

 

 

 

27.6.2016 – Corte dei conti – La relazione sull'esercizio 2015 dell'Inpgi/1. Allarme rosso: "Continua il progressivo peggioramento del saldo della gestione previdenziale e assistenziale (pari a -111,9 milioni, a fronte di -81,6 milioni nel 2014; -51,6 milioni nel 2013; -7,4 milioni nel 2012). Il bilancio tecnico (nascosto al Collegio sindacale, ndr)acquisito dall’Istituto nel maggio 2016, che tiene conto della normativa vigente (dell’effetto, cioè, dei soli interventi di riforma approvati dai Ministeri vigilanti), espone una situazione, a giudizio dello stesso attuario, di non solvibilità della gestione, con un patrimonio che si azzera nel 2030 e torna ad essere positivo solo dal 2060. Il quadro che emerge dai risultati del 2015 è reso, dunque, ancor più preoccupante dall’andamento prospettico della gestione ed impone agli organi di amministrazione dell’Inpgi di porre responsabilmente in essere ulteriori, severi interventi per rimediare ad una situazione, altrimenti, in modo serio compromessa". La pagina 53 della relazione ha contenuti e toni drammatici. In sostanza le pensioni dei giornalisti sono a rischio! IN CODA comunicato dell'Istituto: "Il CdA presenterà al più presto ai Ministeri vigilanti un nuovo pacchetto di misure che possano riportare la gestione in equilibrio". – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=21115

 

19.6.2016 – INPGI/Riforma./Pubblichiamo integralmente la lettera/diktat dei Ministeri del Lavoro e  dell'Economia che hanno approvato solo 4 punti  della delibera 27 luglio 2015 dell'Istituto.  "I ministeri reputano necessario evidenziare che l'Inpgi deve 'intervenire in breve con ulteriori modifiche che permettano il rientro del disavanzo, adottando norme che potrebbero risultare anche più restrittive di quanto prevede il sistema generale'". "E' rimesso alle scelte responsabili di efficace gestione degli Organi di codesto Istituto – si legge ancora nella lettera – considerare la possibilità dì armonizzare il proprio ordinamento previdenziale al sistema generale" (normativa Inps/Fornero). Bocciato il prelievo sulle pensioni in essere. – di Francesco M.  de Bonis  –  TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19880

 

19.6.2016 – Sentenza 214/1972 della Corte costituzionale: “Insussistente l'analogia fra la Cassa di previdenza dei giornalisti (INPGI/1) e quelle degli avvocati, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei geometri”. Franco Abruzzo (presidente Unpit): "Alla luce di questa vecchia sentenza, Governo e Parlamento potrebbero rispolverare lo "schema Inpdai" del 1995/1996: da ente privatizzato come l'Inpgi/1 con il dlgs 509/1994, l'Inpdai tornò prima pubblico per poi essere assorbito dall'Inps. Lo stesso potrebbe accadere all'Inpgi/1 che accusa una gestione fallimentare e faraonica sotto la regia di Fnsi e Fieg. I sindacati confederali hanno abbandonato il governo dell'Inps quando si sono resi conto che questo Istituto aveva bisogno di ­­"amministratori di mestiere". L'Inpgi/1, l'unico ente privatizzato sostitutivo dell'Inps, è in sostanza l'Inps dei giornalisti dipendenti, bisognoso di manager competenti. Fnsi e Fieg devono abbandonare in fretta il Cda dell'Istituto”. – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=18916

 

24.5.2016 – ESERCIZIO 2015. Inpgi in profondo rosso: utile di carta, bilancio “core” a -142 milioni.  – di Daniela Stigliano/Consigliere generale Inpgi (unitasindacalefnsi.it) – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20832

 

23.5.2016 – Pubblicati i bilanci delle due gestioni dell'Inpgi: consuntivo 2015 e preventivo 2016. Soffre la gestione sostitutiva dell'Ago (=Inps): il risultato è un ulteriore aggravamento del rapporto tra ricavi per contributi e costi per prestazioni che registra un disavanzo di 111,9 milioni di euro.  Contributi  per 2.490.785 euro alla Fnsi e alle 20 Associazioni regionali di stampa (da rendicontare analiticamente, con i giustificativi, punto per  punto secondo un parere acquisito dal Collegio sindacale in carica nel periodo 2008-2016). – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20830

 

.28.4.2016 – Il Consiglio generale dell’Inpgi ratifica i Bilanci consuntivi 2015. L’esercizio della gestione principale (sostitutiva dell'Inps) si chiude con un avanzo di 21 milioni. Il risultato, però, si confronta con un "forte" disavanzo entrate-uscite previdenziali pari a 111,9 milioni coperto, come ha  sottolineato il Collegio sindacale, dalle plusvalenze immobiliari. IN CODA: 1) IL GIALLO DELLA DOPPIA DELIBERA SUL BILANCIO. MA IL COLLEGIO SINDACALE NON CI STA; 2) LA GAFFE DEL MANIFESTO DELLA PRESIDENTE SU CARTA INTESTATA DELLA DIRETTRICE GENERALE. ANCORA IN CODA i bilanci degli altri anni e le relazioni della Corte dei Conti.  – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20579

 

29.4.2016 – Inpgi/Borzi al Consiglio generale: “Cara Presidente, non sempre le attese sui fondi immobiliari si realizzano” – Lo sbilancio nei conti dell’Istituto è stato coperto per il quarto anno consecutivo dalle plusvalenze contabili nella rivalutazione degli immobili ceduti al Fondo Amendola: ma il precedente del Fondo Inpgi – Hines dimostra che non sempre contare i pulcini prima che le uova si siano schiuse è un processo affidabile. Questa è una scommessa che mette a rischio le pensioni future dei giornalisti italiani. Pubblichiamo la sintesi dell’intervento di Nicola Borzi, consigliere generale di Inpgi-La Svolta, sul bilancio 2015 della gestione sostitutiva Ago dell’Inpgi al Consiglio generale del 28 aprile 2016. – di Nicola Borzi – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20603

23.3.2016 – INPGI. Eletti dal Consiglio generale i dieci giornalisti che faranno parte del nuovo Consiglio di amministrazione dell’Istituto. Il 7 aprile Marina Macelloni sarà eletta presidente (con Giuseppe Gulletta vice). Il Cda dell’Inpgi è così integrato: Antonio Funiciello designato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri; Mauro Marè, designato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; Fabrizio Carotti e Francesco Cipriani, designati dalla Fieg; Raffaele Lorusso, designato dalla Fnsi ed Ezio Ercole, in rappresentanza della Gestione Previdenziale Separata dell’Istituto. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20296

 

29.2.2016 – INPGI/ELEZIONI. La maggioranza ispirata da Andrea Camporese mantiene il controllo della Fondazione, ma perde alcuni pezzi pregiati (Bossa, Ferri e Negri). Avanza l'opposizione di 'Inpgi 'Futuro e 'Inpgi La Svolta' che totalizza 15 consiglieri (sei fra i pensionati). Pierluigi Franz e Franco Abruzzo eletti sindaci (3.146 voti il primo, 3.009 voti il secondo) completano il successo dell'opposizione.  Notevole l'affluenza alle urne dei giornalisti pensionati, che hanno sfiorato quota 40%, dato spiegabile con la riforma dell'Istituto varata dal Cda il 27 luglio 2015 e contestata duramente dagli stessi (sostenuti da Franco Abruzzo e Pierluigi Franz). I giornalisti pensionati si sono sentiti presi di mira con prelievi illegittimi sugli assegni decisi per via amministrativa, misura bocciata più volte dalla Cassazione e ora anche dai Ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia). Anche l'affluenza dei giornalisti attivi è cresciuta, ma la percentuale resta misera. Si profila la candidatura di Daniele Cerrato alla presidenza dell'ente. – TESTO INhttp://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=20069

 

4.2.2016 – Previdenza. Un comunicato dell’Istituto. L’Inpgi: «Da Lavoro e Mef l’ok al 75% della riforma» – LE NOVITÀ IN ARRIVO/ Dal 1° gennaio 2016 aumentano i contributi per datori e dipendenti e scendono rivalutazioni e coefficienti di rendimento. – Mimma Iorio (dg dell'ente): "I ministeri hanno dato delle linee guida: il calcolo contributivo, l’inserimento dell’aspettativa di vita e quindi l’allungamento dell’età pensionabile, la revisione di tutte quelle misure di salvaguardia inserite a tutela degli iscritti e non più sostenibili». Nel futuro dei giornalisti, quindi, ci saranno pensioni più basse, età pensionabile più alta e una stretta sul welfare; in pratica un graduale allineamento all’Inps. (Franco Abruzzo/presidente Unpit: "Mimma Iorio ha rottamato il trionfalismo della Fnsi. La verità è amara, l'Inpgi diventa l'Inps incorporando le norme Fornero"). – di Federica Micardi – Il Sole 24 Ore 4.2.2016 – TESTO IN http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=19858

 

 

29.11.2015 – A TUTTI I GIORNALISTI INTERESSATI AL FUTURO DELL’INPGI. Il dlgs 509/1994 di privatizzazione delle Casse impone che la riserva a fronte delle pensioni erogate ogni anno non possa scendere al di sotto delle cinque annualità (per l'Inpgi 2,5 mld circa). Parametro infranto da tempo, malgrado le grida di dolore della Corte dei Conti. La legge impone anche precisi obblighi ai Ministri vigilanti (Economia e Lavoro) di immediato intervento (con la nomina di un "Commissario straordinario") qualora questo vincolo non sia rispettato. E non lo è, da anni. Non si può ritenere congruo il riferimento alle riserve del 1994 (mai adeguate come la legge 449/1997 impone). FRANCO ABRUZZO ed EZIO CHIODINI (presidente e vicepresidente di Unpit) propongono di agire sul terreno legale contro i due Ministri. Che ne pensate? 

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