Celebrato a Modica il Giubileo dei giornalisti di Sicilia

Presente all'incontro anche il presidente UCSI Sicilia Domenico Interdonato

Immagini:Al centro il giornalista messinese Domenico Interdonato, presidente UCSI Sicilia – Due  momenti dell’incontro con il relatore Interdonato – il gruppo dei giornalisti di Sicilia.

MODICA. “Un buon giornalista cattolico deve essere al servizio dei  lettori, offrendo sempre notizie genuine e non adulterate. Il giornalista cattolico deve essere un normale giornalista, che rispetto agli altri ha qualcosa in più, la fede in Dio, questo lo aiuta ad essere paladino della verità”. Lo ha detto Mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto e delegato regionale per le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale Siciliana, sabato mattina durante l’omelia e in occasione del Giubileo dei Giornalisti di Sicilia che si è svolto a Modica nella casa di accoglienza dedicata al beato “don Pino Puglisi”. Questo è l’Anno Santo della Misericordia, voluto da Papa Francesco e la ricorrenza della cinquantesima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali è stata un’occasione per riunire i giornalisti siciliani a Modica.

All’iniziativa hanno preso parte il vescovo di Noto, mons. Antonio Staglianò, il direttore dell’Ufficio Comunicazioni della Ce.Si., don Giuseppe Rabita, il direttore della casa “Don Pino Puglisi”, Maurilio Assenza, il presidente dell’Ucsi Sicilia, Domenico Interdonato, poi il direttore dell’Ufficio Comunicazioni della diocesi di Noto, don Alessandro Paolino e i responsabili dell’ufficio stampa, Alessandro Ricupero dell’Arcidiocesi di Siracusa, e GianPiero Saladino della diocesi di Ragusa.

L’evento celebrativo è stato promosso dall’Ufficio regionale per la Cultura e le Comunicazioni sociali della Conferenza episcopale siciliana, in collaborazione con gli uffici delle comunicazioni sociali delle diocesi di Noto, Ragusa e dell’Arcidiocesi di Siracusa, con la Federazione italiana dei settimanali cattolici; e poi ancora le la delegazioni della Sicilia, dell’ Unione cattolica della Stampa Italiana (Ucsi), dell’Ordine dei Giornalisti e, infine, una delegazione del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. I giornalisti siciliani, prima di celebrare il giubileo hanno partecipato al corso di formazione continua dei giornalisti sul tema: “Comunicare per condividere, ascoltare e accogliere al tempo di Francesco”.

Il corso dedicato ai giornalisti, con il riconoscimento dei crediti formativi professionali, è stato moderato dal consigliere nazionale dell’Ucsi Salvatore Di Salvo ed aperto con i saluti  del direttore Ufficio Cultura e Comunicazioni Sociali C.E.Si. don Giuseppe Rabita, dal direttore del settimanale diocesano “Vita Diocesana”, Pino Malandrino, che a nome della Fisc Sicilia e del delegato regionale Giuseppe Vecchio ha portato i saluti dei direttori dei settimanali diocesani della Sicilia. Ha portato i saluti anche il presidente dell’Ucsi Sicilia, Domenico Interdonato,  il consigliere nazionale del Consiglio dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Santo Gallo, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Riccardo Arena, e il sindaco di Modica, Ignazio Abate. Le due relazioni sono state affidate a mons. Maurizio Aliotta, preside dell’Istituto “San Paolo” di Catania, e al prof. Maurilio Assenza, presidente e direttore della “Casa Don Puglisi”. “Oggi – ha detto il presidente dell’ Ordine dei Giornalisti Riccardo Arena – i giornalisti hanno celebrato il giubileo su un tema importante e centrale per la nostra società. I giornalisti debbono essere obiettivi cercando di raccontare la verità”. “L’incontro tra la comunicazione e la misericordia è fecondo nella misura in cui genera una prossimità  – ha detto il  prof. Maurilio Assenza, presidente e direttore della casa “don Puglisi” – che si prende cura, conforta, guarisce, accompagna e fa festa”. Ovvero, la comunicazione e la misericordia si incontrano, non nel racconto del caso eclatante o dell’opera di beneficenza che magari colpiscono l’emozione (e spesso solo al momento), ma in un racconto attento e partecipe che genera prossimità. Che, a sua volta, diventa lievito di bene e di giustizia nella storia. E a noi piace pensare che, “varcare la soglia” della “Porta santa della misericordia” di questa Casa da parte di chi si dedica alla comunicazione, può accrescere questo potere di generare prossimità attraverso un ascolto che – dice sempre papa Francesco – richiede la vicinanza e   consente di assumere l’atteggiamento giusto, uscendo dalla tranquilla condizione di spettatori, di utenti, di consumatori.

Alle ore 12, dopo il passaggio dalla Porta Santa della Casa di accoglienza “Don Puglisi”, la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Antonio Staglianò, che si è soffermato durante l’omelia a parlare anche dei valori del giornalismo e in particolare del giornalismo cattolico. A conclusione della celebrazione il presidente dell’Ucsi Sicilia  Domenico Interdonato ha letto la preghiera del Giornalista consegnando a tutti i partecipanti un’immaginetta a  ricordo dell’evento giubilare.

aeseitaliapress.it/img

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