Immagine: Folla ai cancelli del Colosseo in attesa dell’apertura
“Ancora una giornata di festa con la ‘Domenica al Museo’. Sempre più Comuni stanno aderendo a questo appuntamento mensile che, come dimostrano i dati, è ormai diventato un appuntamento fisso per gli italiani”. Lo afferma, non nascondendo la sua soddisfazione, il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. “I dati degli ingressi della sola mattinata di questa prima domenica gratuita d’agosto – si legge in una nota – confermano l’intensa partecipazione. Intere famiglie hanno visitato scavi archeologici e musei riscoprendo e vivendo l’immenso patrimonio culturale italiano”.
Eloquente il numero dei visitatori registrato nella prima domenica d’agosto nei principali luoghi della cultura italiani: 26.795 al Colosseo e nell’area archeologica centrale; 10.591 a Pompei; 5.203 alla Reggia di Caserta; 3.254 alla Galleria degli Uffizi; 2.249 alla Galleria dell’Accademia di Firenze; 2.389 alla Galleria Palatina; 1.292 alla Galleria dell’Accademia di Venezia; 1.983 al Polo Reale di Torino; 1.958 alla Rocca Scaligera di Sirmione; 1.809 alla Pinacoteca di Brera; 1.338 a Ercolano; 1.073 a Villa Adriana; 882 al Museo storico del castello di Miramare di Trieste. Una iniziativa di cui il ministro Franceschini può andare fiero, come della proposta rivolta di recente alle Nazioni Unite per la creazione di un apposito corpo di Caschi blu per difendere nel mondo i monumenti della cultura dalle minacce terroristiche. L’idea è quella di costituire, sotto l’egida dell’Onu, un team di ‘Monuments Men’ con l’incarico di difendere, dalla distruzione dei militanti dello Stato Islamico, beni e siti che appartengono al patrimonio artistico dell’umanità.
In una intervista concessa al quotidiano inglese “Guardian”, Franceschini ha spiegato che il nuovo corpo di caschi blu sarebbe chiamato a intervenire per proteggere i siti culturali in situazioni di guerra, si tratterebbe di “una forza di intervento rapido per difendere monumenti e siti archeologici in aree di conflitto”. Il ministro ha fatto una distinzione rispetto al passato quando “grandi monumenti venivano accidentalmente colpiti in bombardamenti”. Oggi “sono colpiti proprio perché sono simbolo di cultura, simbolo di religioni”. Franceschini auspica la costituzione di una simile forza di intervento rapido attraverso una iniziativa della comunità internazionale. Nel febbraio scorso il Consiglio di Sicurezza ha approvato una risoluzione per fermare i saccheggi di beni archeologici in Siria e in Iraq che servono all’Isis per finanziare le sue milizie. Tuttavia l’Onu non ha ancora inserito, nel mandato dei Caschi blu, la protezione di beni culturali dalla guerra.