Più biologico per Bioland. Il nuovo progetto di sensibilizzazione europea

“Più Biologico Regionale in Europa” è il nome del nuovo progetto triennale che ha lo scopo di sensibilizzare e informare tutti i cittadini italiani sui prodotti biologici regionali. Con la Biomobile “on tour” saranno attraversate 15 città in Italia e 18 città in Germania. Per ogni tappa ci si concentra sul biologico regionale e i prodotti “bio” tipici di ogni zona.Quando i consumatori scelgono un prodotto biologico, fanno innanzitutto qualcosa di buono per sé e per la propria famiglia", ha dichiarato Reinhard Verdorfer, Direttore di Bioland


“Più Biologico Regionale in Europa” è il nome del nuovo progetto triennale che ha lo scopo di sensibilizzare e informare tutti i cittadini italiani sui prodotti biologici regionali. 
L’iniziativa (https://biologicoregionale.eu) è portata avanti da Bioland e dall‘Unione Europea con l’obiettivo di aumentare il consumo e le vendite di prodotti biologici in Italia e in Germania tra il 2023 e il 2026 e di rafforzare la consapevolezza e la conoscenza di base degli standard biologici nell’UE.A tal fine è stata creata una campagna di informazione, comunicazione e sensibilizzazione che coinvolgerà 15 città italiane per un periodo di tre anni.L’elemento centrale della campagna “Più biologico regionale in Europa” sarà, infatti, un tour con la Biomobile, (un Volkswagen ID-Buzz con rimorchio) che, come mezzo di scambio e divulgazione sul biologico, farà il giro delle principali città italiane, fino all’inizio del 2026. “Vogliamo spiegare il tema dell’agricoltura biologica al maggior numero possibile di consumatori, in modo semplice. Quando i consumatori scelgono un prodotto biologico, fanno innanzitutto qualcosa di buono per sé e per la propria famiglia“, ha dichiarato Reinhard Verdorfer, Direttore di Bioland.
La Biomobile è un vero e proprio punto di incontro sul tema del biologico e da vita a una piccola oasi per interagire, imparare, rilassarsi e scambiare idee.
Con la Biomobile “on tour” saranno attraversate 15 città in Italia 18 città in Germania. In Italia la sosta in ogni città dura 6 giorni e per ogni tappa ci si concentra sul biologico regionale e i prodotti “bio” tipici di ogni zona. Tra le varie attività, una stazione di virtual reality, degustazioni, materiale informativo, show culinari, un angolo giochi, dibattiti e interventi di esperti.
Inoltre, si può entrare in contatto con agricoltori locali bio, i gruppi d’acquisto, o trovare i prodotti bio in punti vendita selezionati. Il progetto è integrato nelle scuole delle città dove sono previste iniziative educative come “l´aula verde” (con “ambasciatori” della mela e pacchetti per conoscere il biologico). Infine, sono offerti eventi formativi B2B e incontri per promuovere il biologico regionale nella ristorazione collettiva.
Daniel Boni e Reinhard Verdorfer di Bioland

Quasi il doppio della superficie agricola (2.349.880 ettari) rispetto al resto d’Europa è coltivata con metodo biologico in Italia”, spiega Maria Grazia MammucciniPresidente di Federbio, intervenuta alla presentazione del progetto a Milano. “Questo significa che l’obiettivo del 25% di superficie biologica potrà essere raggiunto già entro il 2027, e non entro il 2030 come previsto dal Green Deal dell’UE. Anche il consumo di alimenti biologici sul mercato italiano è tornato a crescere nell’anno in corso 2023 (Osservatorio SANA) con un volume totale di 5,4 miliardi di euro, ovvero del 9% rispetto al 2022”.

Prime tappe dell’iniziativa sono state Bolzano (dicembre 2023), Trento (gennaio 2024) e Verona (febbraio 2024). Adesso toccherà a Milano, dal 12 al 17 marzo, e poi Bologna, Padova, Torino e tutte le altre.

Bio Fair Südtirol
La presentazione di Milano è stata anche l’occasione per illustrare un altro progetto molto interessante, ovvero, Bio Fair Südtirol.
Si tratta di un nuovo e ambizioso concetto gastronomico che mira a portare nel piatto sempre più alimenti biologici regionali, promuovendole l’impiego nei ristoranti altoatesini, dalle malghe ai ristoranti stellati, dalle mense scolastiche a quelle aziendali.

I prodotti devono provenire esclusivamente dalla regione, collegando così in modo ottimale i settori del turismo e dell’agricoltura. In questo modo si crea una situazione vantaggiosa non solo per la gastronomia altoatesina, ma anche per i produttori e i trasformatori locali” – ha spiegato Manuela Zischg Responsabile del progetto.

Le aziende partner si impegnano a utilizzare prodotti biologici provenienti dall’Alto Adige (ad esempio mele, latte fresco) e prodotti biologici provenienti dal commercio equo e solidale (ad esempio caffè, cioccolato) per prodotti selezionati e disponibili.
In base alla percentuale di impiego di questi prodotti, le aziende vengono certificate e suddivise in tre diversi livelli:

– con il 30%-60% di alimenti e bevande biologici, l’azienda riceve lo status BRONZO
– con il 60-90% di alimenti e bevande biologici, l’azienda riceve lo status ARGENTO
– con oltre il 90% di alimenti e bevande biologici, l’azienda riceve lo status ORO

Hanno fino ad oggi aderito al progetto Bio Fair Südtirol: APIPURA – Hotel Rinner (Renon), il Boutique Hotel Gitschberg (Gitschberg – Monte Cuzzo), l’Hotel Bühelwirt (S. Giacomo, Valle Aurina), l’Alpe biologica malga Huber (Alpe di Siusi), l’Hotel Messnerwirt (Anterselva), l’Hotel Steinpent (S. Giovanni, Valle Aurina), il Bio- & Bike Hotel Steineggerhof (Collepietra), il Bio Hotel Panorama (Malles) e il Blasla Hof (Casies).

Chi è Bioland?
Con circa 10.000 soci in Germania e 1.000 aziende agricole in Alto Adige, Bioland è una delle associazioni biologiche più importanti d’Europa. Le aziende agricole sono impegnate nella conservazione del clima, del suolo e della natura attraverso varie misure e producono alimenti biologici per l’intero mercato italiano. I membri forniscono, inoltre, notevoli quantità di prodotti al mercato alimentare paneuropeo. Nella categoria degli yogurt biologici, Bioland Alto Adige detiene una quota di mercato (italiana) complessivamente del 33,7%, con una tendenza in aumento. Nei gruppi di prodotti biologici italiani a base di mele, Bioland Südtirol ha prodotto oltre il 50% del volume totale italiano e circa il 25% del volume totale di mele biologiche dell’UE nel 2021.

Copertina: Reinhard Verdorfer

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