REPowerEU – Affrancarci dalla dipendenza dal gas russo prima del 2030

Bruxelles, 8 marzo 2022 – Uscire gradualmente dalla dipendenza dai combustibili fossili provenienti dalla Russia è possibile ben prima del 2030. A tal fine la Commissione europea propone di elaborare il piano REPowerEU, che rafforzerà la resilienza del sistema energetico dell’UE nel suo complesso e sarà basato su due pilastri: diversificare gli approvvigionamenti di gas, grazie all’aumento delle importazioni (GNL e via gasdotto) da fornitori non russi e all’aumento dei volumi di produzione e di importazione di biometano e idrogeno rinnovabileridurre più rapidamente l’uso dei combustibili fossili nell’edilizia, anche abitativa, nell’industria e a livello di sistema energetico grazie a miglioramenti dell’efficienza energetica, all’aumento delle energie rinnovabili e all’elettrificazione e superando le strozzature infrastrutturali.

La piena attuazione delle proposte della Commissione contemplate dal pacchetto “Pronti per il 55 %” (Fit for 55) ridurrebbe già il nostro consumo annuo di gas fossile del 30 %, l’equivalente di 100 miliardi di metri cubi (mld di m3), entro il 2030. Con le misure previste dal piano REPowerEU si potrebbe eliminare gradualmente l’utilizzo di almeno 155 mld di m3 di gas fossile, equivalenti al volume importato dalla Russia nel 2021Quasi due terzi di tale riduzione possono essere conseguiti entro un anno, ponendo fine all’eccessiva dipendenza dell’UE da un unico fornitore. La Commissione propone di collaborare con gli Stati membri per individuare i progetti più idonei a conseguire tali obiettivi, sulla base dell’ampio lavoro già svolto sui piani nazionali per la ripresa e la resilienza.

Contesto

La nuova realtà geopolitica e del mercato dell’energia ci impone di accelerare drasticamente la transizione verso l’energia pulita e di aumentare l’indipendenza energetica dell’Europa da fornitori inaffidabili e da combustibili fossili volatili.

L’invasione dell’Ucraina ha reso evidente e forte come mai prima d’ora la necessità di una transizione rapida verso l’energia pulita. L’UE importa il 90 % del gas che consuma e la Russia fornisce circa il 45 % di tali importazioni, in percentuali variabili tra i diversi Stati membri. Dalla Russia provengono anche circa il 25 % delle importazioni di petrolio e il 45 % delle importazioni di carbone.

Negli ultimi mesi il pacchetto di misure della Commissione sui prezzi dell’energia, adottato nell’ottobre 2021, ha aiutato i cittadini e le imprese a far fronte agli elevati prezzi dell’energia. 25 Stati membri hanno adottato provvedimenti in linea con il pacchetto di misure che stanno già alleggerendo le bollette energetiche di oltre 70 milioni di famiglie e di vari milioni di microimprese e piccole e medie imprese.

La Commissione continua a collaborare con i vicini e i partner dei Balcani occidentali e della Comunità dell’energia che condividono con l’Unione le stesse forme di dipendenza dai combustibili fossili e l’esposizione alle impennate dei prezzi, ma anche l’impegno di perseguire gli stessi obiettivi climatici a lungo termine. Per quanto riguarda l’Ucraina, la Moldova e la Georgia, l’UE è pronta a dare sostegno per assicurare energia affidabile e sostenibile: lo sforzo in atto ai fini di una sincronizzazione d’emergenza delle reti elettriche ucraine e moldove con la rete continentale europea è un segnale chiaro di tale impegno.

Per ulteriori informazioni

Comunicazione su REPowerEU: azione europea comune per un’energia più sicura, più sostenibile e a prezzi più accessibili

Domande e risposte

Scheda informativa – REPowerEU

Sito web del Green Deal europeo

Sito web del sostegno dell’UE all’Ucraina

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