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Aiuti di Stato UE. Consultazione per revisione norme dei settori agricolo, forestale e pesca

Bruxelles, 12 gennaio 2022 – Commissione europea invita tutti i portatori di interessi [1] a presentare osservazioni sulle proposte di revisione delle norme in materia di aiuti di Stato per i settori agricolo, forestale [1] e della pesca [1]. La revisione proposta mira ad allineare le norme in vigore alle attuali priorità strategiche dell’UE, in particolare alla politica agricola comune [1] (PAC), alla futura politica comune della pesca [1] (PCP) e al Green Deal europeo [1]. Gli Stati membri e gli altri portatori di interessi hanno tempo fino al 13 marzo 2022 per rispondere alla consultazione.

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Le proposte odierne mirano a garantire che le nostre norme in materia di aiuti di Stato per i settori agricolo, forestale e della pesca siano adatte alla transizione verde. Le nuove norme renderanno più facile e rapido per gli Stati membri fornire i finanziamenti, senza causare indebite distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Invitiamo ora tutti i portatori di interessi a condividere le loro opinioni.”

La consultazione riguarda le proposte di revisione dei vari insiemi di norme in materia di aiuti di Stato relativi ai settori agricolo, forestale e della pesca, in particolare le proposte di revisione degli orientamenti del 2014 in materia di aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali [1], del regolamento di esenzione per categoria nel settore agricolo [1] (ABER), degli orientamenti per l’esame degli aiuti di Stato nel settore della pesca e dell’acquacoltura [1], del regolamento di esenzione per categoria nel settore della pesca [1] (FIBER) e del regolamento de minimis per il settore della pesca [1].

La Commissione ha effettuato una valutazione [1] delle norme in vigore applicabili ai settori agricolo e forestale e sta inoltre effettuando una valutazione delle norme applicabili al settore della pesca. I contributi raccolti sono stati integrati nelle proposte oggetto della consultazione.

Su tale base, la Commissione ritiene che le norme esaminate funzionino bene e siano nel complesso adatte allo scopo. In effetti, esse rispondono ampiamente alle esigenze dei settori interessati e contribuiscono al conseguimento degli obiettivi politici più ampi dell’UE, quali la protezione dell’ambiente, della salute delle piante, degli animali e, più in generale, della salute pubblica.

Al tempo stesso, la valutazione ha rivelato che le norme in vigore necessitano di alcune modifiche mirate, ad esempio chiarimenti su alcuni concetti, ulteriori interventi di razionalizzazione e semplificazione e adeguamenti per integrare gli sviluppi tecnologici e di mercato e le attuali priorità strategiche dell’UE, tra cui, in particolare, quelle previste dal Green Deal europeo [1], dalla strategia “Dal produttore al consumatore” [1] e dalla strategia sulla biodiversità. [1] Inoltre, le norme devono essere adattate per consentire agli Stati membri di attuare rapidamente la riforma della politica agricola comune [1] (PAC) e il nuovo Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura [1] (FEAMPA).

In tale contesto, la Commissione propone una serie di modifiche ai diversi insiemi di norme, tra cui, ad esempio, le seguenti:

Le proposte oggetto delle consultazioni, così come tutti i dettagli relativi alle consultazioni pubbliche, sono disponibili:

Prossime tappe

Oltre alla consultazione avviata oggi, i testi modificati del regolamento ABER, del regolamento FIBER e del regolamento de minimis per il settore della pesca saranno discussi anche in due riunioni tra la Commissione e gli Stati membri, la prima che avrà luogo verso la fine del periodo della consultazione e la seconda che avverrà dopo che le proposte saranno state riesaminate alla luce dei contributi ricevuti durante la consultazione pubblica. I progetti di orientamenti saranno inoltre discussi in una riunione multilaterale con gli Stati membri, che si terrà verso la fine del periodo della consultazione.

In tal modo, si garantirà che sia gli Stati membri che gli altri portatori di interessi abbiano sufficienti opportunità di esprimersi sui progetti di proposte della Commissione.

L’adozione delle norme rivedute è prevista per la fine del 2022.

Contesto

Il regolamento di esenzione per categoria nel settore agricolo (regolamento ABER [1]) e il regolamento di esenzione per categoria nel settore della pesca (regolamento FIBER [1]) dichiarano categorie specifiche di aiuti di Stato compatibili con il trattato e le esentano dall’obbligo di notifica preventiva la Commissione e di approvazione preventiva da parte di quest’ultima, purché soddisfino determinate condizioni.

Tale esenzione rappresenta una semplificazione significativa, che permette agli Stati membri un’erogazione rapida degli aiuti, se risultano soddisfatte le condizioni che limitano le distorsioni della concorrenza nel mercato unico. Grazie a tali norme, un’elevata percentuale – pari, nel settore agricolo, all’80 % – di misure di aiuti di Stato viene ora attuata dagli Stati membri senza che sia necessaria la previa autorizzazione da parte della Commissione. Si tratta di un risultato in linea con lo sforzo della Commissione di produrre risultati più significativi in tempi più rapidi, intervenendo meno nei settori dove non vi è valore aggiunto.

Le norme presenti nel regolamento ABER [1] e nel regolamento FIBER [1] sono complementari a quelle stabilite negli orientamenti applicabili ai settori agricolo, forestale [1] e della pesca [1], che fissano le condizioni alla luce delle quali la Commissione valuta se le misure di aiuto di Stato che non beneficiano di un’esenzione per categoria sono compatibili con il mercato unico. Insieme, queste due serie di norme costituiscono un corpus completo in materia di concessione di aiuti di Stato nei settori dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca.

I regolamenti de minimis esentano gli aiuti di modesta entità dal campo di applicazione del controllo degli aiuti di Stato, in quanto si ritiene che non abbiano alcun impatto sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico. Di conseguenza, gli aiuti de minimis possono essere concessi senza obbligo di notifica preventiva alla Commissione e di approvazione preventiva da parte di quest’ultima.