Diversity Media Awards 2021: la Commissione Europea aderisce all’iniziativa sul contrasto alle discriminazioni

Unita nella diversità: giovedì 22 luglio la Commissione europea partecipa ai Diversity Media Awards 2021

Milano, 21 luglio 2021 – La Commissione europea sarà partner istituzionale della sesta edizione dei Diversity Media Awards trasmessa giovedì 22 luglio alle ore 21:00 dal Teatro Parenti di Milano sotto la conduzione di Diego Passoni e Marina Cuollo. L’evento, organizzato dall’associazione no profit Diversity, ogni anno premia i personaggi e i contenuti media che hanno meglio valorizzato i temi dell’inclusione sociale e della promozione di ogni tipo di diversità, nelle aree di genere e identità di genere, orientamento sessuale ed affettivo, etnia, età e disabilità.

L’Unione europea si unisce a questa manifestazione, condividendo il suo contributo storico nella lotta alle discriminazioni e all’esclusione. Il suo motto, “unita nella diversità” è infatti punto di forza della realtà europea che “non lascia indietro nessuno”, come ribadito in più occasioni dalla Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. Un’Unione europea che si batte per essere a tutti gli effetti un’Unione dell’uguaglianza.

Con questo spirito, la Commissione europea lavora attivamente per la promozione dell’inclusione sociale attraverso strategie mirate a sostenere, tra gli altri, la parità di genere, le libertà delle persone LGBTIQ, i diritti delle persone con disabilità e il contrasto a ogni forma di razzismo.

“Gli stereotipi portano a pregiudizi e discriminazioni. I media e gli influencers devono presentare una visione inclusiva della realtà, in cui la diversità sia adeguatamente rappresentata. La comunicazione non discriminatoria è fondamentale per una cultura realmente inclusiva e per la costruzione di fiducia sociale tra le diverse comunità. In questo senso, tutti noi abbiamo una grande responsabilità” ha dichiarato Helena DalliCommissaria per l’uguaglianza,per i DMA 2021.

La Rappresentanza a Milano della Commissione europea parteciperà all’evento con l’attribuzione di un premio speciale che sarà consegnato dalla nuotatrice paraolimpica Monica Boggioni, testimonial dell’impegno europeo nello sport quale ambito di inclusione sociale per eccellenza.

L’evento sarà trasmesso in live streaming su RaiPlay.

L’impegno dell’Europa per il contrasto alle discriminazioni

Grazie agli sforzi delle istituzioni europee intrapresi in passato, ben 14 Paesi dell’Unione rientrano tra i primi 20 stati al mondo per l’attuazione della parità di genere. Oggi, l’impegno continua con la Strategia per la parità di genere 2020-2025, che ha l’obiettivo di costruire un’Europa garante delle pari opportunità tra uomini e donne, che ponga fine alla violenza di genere, combatta gli stereotipi sessisti e raggiunga un equilibrio a livello politico, sociale ed economico. Tra gli altri, la Commissione finanzia progetti di promozione di parità di genere anche nei settori creativi e culturali con Europa Creativa e Music Moves Europe, avvalendosi dell’influenza esercitata dai mezzi di comunicazione di massa sui valori e sulla percezione della realtà. Nell’ambito dell’industria audio-visiva, si prevede anche un sostegno finanziario e azioni di tutoraggio e formazione per registe, produttrici e sceneggiatrici.

Come per la parità di genere, la Commissione affronta le sfide che riguardano le persone LGBTIQ perché si sentano sicure, adeguatamente rappresentate all’interno delle politiche europee e abbiano pari opportunità di partecipare appieno alla società. Sulla base dellaStrategia per l’uguaglianza delle persone LGBTIQ 2020-2025, l’Unione europea si impegna a combattere la discriminazione delle persone LGBTIQ nei settori dell’istruzione, della sanità e della cultura, promuovendo l’inclusione sociale e la diversità sul luogo di lavoro. La Commissione definisce l’Ue quale “zona di libertà per le persone LGBTIQ” e, perché questa si concretizzi, finanzia progetti mirati nell’ambito del programma “Cittadini, uguaglianza, diritti e valori” per il periodo 2021-2027. Anche nello sport, ambito che per natura abbatte le barriere rafforzando l’inclusione e la coesione sociale, l’Unione europea fa la sua parte. Tra le azioni che la Commissione sostiene, vale la pena menzionare il progetto Pride in sport, il cui obiettivo è quello di combattere ogni forma di discriminazione che possa verificarsi nel contesto sportivo.

Per guidare l’azione dei paesi membri e facilitare alle persone con disabilità l’accesso all’assistenza sanitaria, all’apprendimento permanente, al lavoro, alle attività ricreative e alla partecipazione alla vita politica, soprattutto a seguito della pandemia di COVID-19, la Commissione ha elaborato la nuova strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030. Tra le diverse iniziative faro della strategia, emerge la proposta della Commissione di creare entro la fine del 2023 una tessera europea di disabilità per estendere il riconoscimento tra i paesi membri della condizione di disabilità, facilitando così la mobilità lavorativa e l’accesso ai servizi.

Fondamentale è inoltre la battaglia europea contro il razzismo etnico, religioso e culturale. Poiché i comportamenti razzisti e discriminatori possono manifestarsi in diverse forme e anche mimetizzarsi all’interno delle istituzioni sociali, finanziarie e politiche, la Commissione ha predisposto il piano d’azione dell’UE contro il razzismo 2020-2025. Con questo strumento ha definito misure volte ad aiutare le vittime di razzismo e discriminazioni a far sentire la loro voce e a favorire uno sforzo comune per contrastare il razzismo in modo più efficace. Tra le azioni messe in atto per combattere gli stereotipi si annovera l’attività dell’Osservatorio europeo dei media digitali a sostegno dei fact-checker per mitigare le narrazioni discriminatorie, combattere la disinformazione e contribuire all’alfabetizzazione mediatica.

Foto: Ufficio stampa Diversity Media Awards

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