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Transizioni verde e digitale. Da Ue nuovi partenariati europei e investimenti per quasi 10 miliardi di €

Bruxelles, 2021 – Il 23 febbraio, la Commissione ha proposto di istituire 10 nuovi partenariati europei [1] tra l’Unione europea, gli Stati membri e/o l’industria. L’obiettivo è quello di accelerare la transizione verso un’Europa verde, climaticamente neutra e digitale e migliorare la resilienza e la competitività dell’industria europea. L’UE erogherà quasi 10 miliardi di € di finanziamenti e i partner metteranno a disposizione almeno un importo equivalente in investimenti. Si prevede che insieme questi contributi mobiliteranno ulteriori investimenti a sostegno delle transizioni e creeranno effetti positivi a lungo termine sull’occupazione, sull’ambiente e sulla società.

I partenariati europei istituzionalizzati proposti mirano a migliorare la preparazione e la risposta dell’UE alle malattie infettive, sviluppare aeromobili efficienti a basse emissioni di carbonio per un’aviazione pulita, sostenere l’uso di materie prime biologiche rinnovabili nella produzione di energia, garantire la leadership europea nelle tecnologie e nelle infrastrutture digitali e aumentare la competitività del trasporto ferroviario.

I dieci partenariati, alcuni dei quali si basano su imprese comuni [2] esistenti, sono i seguenti:

1.    Salute globale EDCTP3: il partenariato fornirà nuove soluzioni per ridurre l’incidenza delle malattie infettive nell’Africa subsahariana e rafforzerà le capacità di ricerca per prepararsi e reagire alle malattie infettive riemergenti nell’Africa subsahariana e in tutto il mondo. Entro il 2030 si mira a sviluppare e applicare almeno due nuove tecnologie per combattere le malattie infettive e sostenere almeno 100 istituti di ricerca in 30 paesi per sviluppare ulteriori tecnologie sanitarie contro le epidemie riemergenti.

2.    Iniziativa innovativa per la salute: l’iniziativa contribuirà a creare un ecosistema di ricerca e innovazione in campo sanitario a livello dell’UE che agevoli la trasformazione delle conoscenze scientifiche in innovazioni tangibili. Comprenderà la prevenzione, la diagnostica, il trattamento e la gestione delle malattie. L’iniziativa contribuirà al raggiungimento degli obiettivi del piano europeo di lotta contro il cancro [3], della nuova strategia industriale per l’Europa [4] e della strategia farmaceutica per l’Europa [5].

3.    Tecnologie digitali fondamentali: esse comprendono i componenti elettronici, la loro progettazione, fabbricazione e integrazione nei sistemi e il software che ne definisce il funzionamento. L’obiettivo generale di questo partenariato è quello di sostenere la trasformazione digitale in tutti i settori economici e sociali e il Green Deal europeo [6], nonché di promuovere la ricerca e l’innovazione nel campo dei processori di prossima generazione. Insieme alla dichiarazione [7] su un’iniziativa europea in materia di processori e tecnologie a semiconduttori firmata da 20 Stati membri, a una futura alleanza per la microelettronica e a un eventuale nuovo e importante progetto di comune interesse europeo attualmente in discussione per sostenere innovazioni pionieristiche, questo nuovo partenariato contribuirà a rafforzare la competitività e la sovranità tecnologica dell’Europa. Ulteriori informazioni sono disponibili qui [8].

4.    Bioeconomia circolare: il partenariato contribuirà in modo significativo al conseguimento degli obiettivi climatici per il 2030 preparando la strada alla neutralità climatica entro il 2050 e, in linea con il Green Deal europeo, aumenterà la sostenibilità e la circolarità dei sistemi di produzione e consumo. Esso mira a sviluppare ed espandere l’approvvigionamento sostenibile e la conversione della biomassa in bioprodotti, nonché a sostenere la diffusione della bioinnovazione a livello regionale con la partecipazione attiva degli operatori locali e al fine di rilanciare le regioni rurali, costiere e periferiche.

5.    Idrogeno pulito: il partenariato accelererà lo sviluppo e l’attuazione di una catena del valore europea per le tecnologie basate sull’idrogeno pulito, contribuendo a sistemi energetici sostenibili, decarbonizzati e pienamente integrati. Insieme all’alleanza per l’idrogeno, contribuirà al conseguimento degli obiettivi dell’Unione enunciati nella strategia UE per l’idrogeno per un’Europa climaticamente neutra [9]. Esso sarà imperniato sulla produzione, sulla distribuzione e sullo stoccaggio di idrogeno pulito e sull’approvvigionamento dei settori difficili da decarbonizzare, quali le industrie pesanti e le applicazioni per i trasporti pesanti.

6.    Aviazione pulita: il partenariato mira a portare l’aviazione verso la neutralità climatica, accelerando lo sviluppo e l’utilizzo di soluzioni di ricerca e innovazione rivoluzionarie. È volto a sviluppare la prossima generazione di aeromobili a basse emissioni di carbonio ultraefficienti, con fonti di energia, motori e sistemi nuovi, migliorando la competitività e l’occupazione nel settore dell’aviazione, che saranno fattori particolarmente importanti per la ripresa.

7.    Ferrovie europee: il partenariato accelererà lo sviluppo e la diffusione di tecnologie innovative, in particolare quelle digitali e automatizzate, in modo da realizzare una trasformazione profonda del sistema ferroviario e conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo. Aumentando la competitività, sosterrà anche la leadership tecnologica europea nel settore ferroviario.

8.    Ricerca sulla gestione del traffico aereo nel cielo unico europeo 3: l’iniziativa mira ad accelerare la trasformazione tecnologica della gestione del traffico aereo in Europa, allineandola all’era digitale, a rendere lo spazio aereo europeo il più efficiente ed ecologico al mondo per il volo e a sostenere la competitività e la ripresa del settore dell’aviazione europeo a seguito della crisi del coronavirus.

9.    Reti e servizi intelligenti: il partenariato sosterrà la sovranità tecnologica per le reti e i servizi intelligenti in linea con la nuova strategia industriale per l’Europa, la nuova strategia dell’Unione europea per la cibersicurezza [10] e il pacchetto di strumenti per il 5G [11]. Esso mira a contribuire a risolvere le sfide sociali e a consentire le transizioni digitale e verde, nonché a sostenere le tecnologie che contribuiranno alla ripresa economica. Inoltre consentirà agli operatori europei di sviluppare le capacità tecnologiche per i sistemi 6G come base per i futuri servizi digitali del 2030. Ulteriori informazioni sono disponibili qui [12].

10. Metrologia: il partenariato mira ad accelerare il ruolo guida dell’Europa a livello mondiale nella ricerca metrologica, istituendo reti metrologiche europee autosufficienti volte a sostenere e stimolare nuovi prodotti innovativi, a rispondere alle sfide della società e a consentire un’elaborazione e un’attuazione efficaci della regolamentazione e delle norme alla base delle politiche pubbliche.

Dichiarazioni di alcuni membri del Collegio:

Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “In Europa quando lavoriamo insieme diamo il meglio di noi stessi. Ciò è particolarmente importante quando si tratta di affrontare le sfide della trasformazione digitale, che riguardano tutti noi e non si fermano alle frontiere nazionali, proprio come i cambiamenti climatici. I partenariati proposti oggi mobiliteranno risorse che ci consentiranno di sfruttare appieno le tecnologie digitali, anche nell’interesse della transizione verde.”

Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “La sfida della pandemia di coronavirus ha reso più urgenti i nostri sforzi di lunga data per utilizzare meglio la ricerca e l’innovazione al fine di affrontare le emergenze sanitarie, i cambiamenti climatici e la trasformazione digitale. I partenariati europei sono la nostra opportunità di cooperare per rispondere alle profonde trasformazioni economiche e sociali e plasmarle a vantaggio di tutti i cittadini dell’UE.”

Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “Investire nell’innovazione significa investire nella nostra capacità di essere all’avanguardia nel settore delle nuove tecnologie e sviluppare capacità strategiche. Dobbiamo cogliere le opportunità offerte dallo sviluppo di tecnologie chiave, quali i microprocessori o i semiconduttori, in modo che l’Europa possa essere all’un leader nell’innovazione digitale su scala mondiale. Questi nuovi approcci comuni saranno determinanti per sostenere le nostre industrie e realizzare le nostre ambizioni digitali e verdi.”

Adina Vălean, commissaria per i Trasporti, ha dichiarato: “I partenariati dell’UE avranno un ruolo centrale nel guidare la duplice transizione verde e digitale nel settore della mobilità e dei trasporti. Per realizzare le nostre ambizioni dobbiamo sviluppare tecnologie rivoluzionarie che portino sul mercato navi e aeromobili a emissioni zero, ideare e applicare una mobilità cooperativa, connessa e automatizzata e consentire una gestione del traffico più efficiente e moderna.”

Prossime tappe

La proposta di regolamento, l’atto unico di base, che istituisce nove imprese comuni sulla base dell’articolo 187 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), sarà adottata dal Consiglio dell’Unione europea previa consultazione del Parlamento europeo e del Comitato economico e sociale. La proposta distinta di partenariato metrologico basata sull’articolo 185 TFUE sarà adottata con decisione del Parlamento europeo e del Consiglio, previa consultazione del Comitato economico e sociale.

Contesto

I partenariati europei sono approcci previsti da Orizzonte Europa [13], il nuovo programma di ricerca e innovazione dell’UE (2021-2027). Sono volti a migliorare e accelerare lo sviluppo e l’adozione di nuove soluzioni innovative in diversi settori mediante la mobilitazione di risorse pubbliche e private. Essi contribuiranno inoltre al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo [6] e rafforzeranno lo Spazio europeo della ricerca [14]. I partenariati sono aperti a un’ampia gamma di partner pubblici e privati, quali l’industria, le università, le organizzazioni di ricerca, gli organismi investiti di attribuzioni di servizio pubblico a livello locale, regionale, nazionale o internazionale e le organizzazioni della società civile, comprese le fondazioni e le ONG.