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Programma di azioni Marie Skłodowska-Curie: Cento milioni di € a sostegno di circa Mille e 200 ricercatori in Europa

Bruxelles, 4 febbraio 2021 – La Commissione europea ha annunciato oggi che le azioni Marie Skłodowska-Curie [1] (MSCA) sosterranno — con un massimo di 100 milioni di € in cinque anni — 19 programmi di dottorato e 24 programmi di formazione post-dottorato di ottima qualità in 11 Stati membri dell’UE e 3 paesi associati. I paesi con il maggior numero di progetti selezionati sono Spagna, Francia e Irlanda.

Questi programmi promuoveranno la formazione, la supervisione e lo sviluppo professionale di elevata qualità di quasi 1 200 scienziati di eccellenza che svolgono ricerche in un’ampia gamma di discipline, dalla salute alle scienze informatiche, alle tecnologie produttive avanzate, all’energia, allo sviluppo rurale, alla preistoria. Saranno sostenuti dall’azione MSCA-COFUND [2], che prevede il cofinanziamento di programmi regionali, nazionali e internazionali.

Il Vicepresidente Margaritis Schinas, responsabile della Promozione dello stile di vita europeo, ha commentato: “I ricercatori fanno avanzare l’eccellenza, la libertà accademica e l’etica in Europa e nel mondo. Con un sostegno supplementare mirato di 100 milioni di €, oggi offriamo loro nuove opportunità per affrontare alcune delle questioni urgenti nella promozione del nostro stile di vita europeo. L’Europa ha bisogno dei migliori talenti nella ricerca per combattere le pandemie, rafforzare la propria sicurezza, promuovere uno stile di vita sostenibile, uno spazio digitale equo e sicuro e società democratiche, inclusive e coese.”

Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “Mi congratulo con i beneficiari che hanno ricevuto una sovvenzione Marie Skłodowska-Curie COFUND, nonostante la forte competizione. Molti dei loro programmi si concentreranno su soluzioni a sfide globali quali l’immunologia, le crisi sanitarie o la sostenibilità. Altri programmi riguarderanno settori di rilevanza per le priorità future, come l’alimentazione, gli oceani o le città intelligenti. Sono lieta di vedere un maggior numero di università europee sostenute da Erasmus+ che si candidano con successo a questi inviti. E sono lieta anche di vedere un numero crescente di regioni europee alla guida o che sostengono progetti volti a rafforzare la loro competitività attirando ricercatori di talento.

Questo è stato l’ultimo invito a presentare proposte dell’MSCA-COFUND nell’ambito del programma Orizzonte 2020 [3] per la ricerca e l’innovazione, con il bilancio più elevato mai stanziato. Nell’ambito di Orizzonte Europa [4], le azioni Marie Skłodowska-Curie continueranno a sostenere programmi regionali, nazionali e internazionali attraverso l’MSCA-COFUND. Maggiori informazioni sul cofinanziamento dei programmi regionali, nazionali e internazionali [2] sono disponibili online.

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Maria Salomea Skłodowska, più conosciuta come Marie Curie (Varsavia [5]7 novembre [6] 1867 [7] – Passy [8]4 luglio [9] 1934 [10]), è stata una chimica [11] e fisica [12] polacca [13] naturalizzata [14] francese [15][1] [16].

Nel 1903 fu insignita del premio Nobel per la fisica [17] (assieme al marito Pierre Curie [18] e ad Antoine Henri Becquerel [19]) per i loro studi sulle radiazioni [20] e, nel 1911 [21], del premio Nobel per la chimica [22][2] [23] per la sua scoperta del radio [24] e del polonio [25], il cui nome venne scelto dalla scienziata proprio in onore della sua terra. Marie Curie, unica donna tra i quattro vincitori di due Nobel, è la sola ad aver vinto il Premio in due distinti campi scientifici.

Maria Skłodowska crebbe nella Polonia russa [26]; poiché qui le donne non potevano essere ammesse agli studi superiori, si trasferì a Parigi [27] e nel 1891 [28] iniziò a frequentare la Sorbona [29], dove si laureò in fisica [30] e matematica [31]. Nel dicembre del 1897 iniziò a compiere degli studi sulle sostanze radioattive [32], che da allora rimasero al centro dei suoi interessi. Dopo la morte accidentale del marito Pierre Curie, avvenuta nel 1906, le fu concesso di insegnare nella prestigiosa università della Sorbona. Due anni più tardi le venne assegnata la cattedra di fisica generale, diventando la prima donna ad insegnare alla Sorbona. Morì nel 1934 per le radiazioni cui il suo fisico era stato per lungo tempo esposto e di cui negò sempre la pericolosità