Lotta contro il cancro. Ue, un nuovo approccio in materia di prevenzione, trattamento e assistenza

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro il cancro la Commissione europea adotta il nuovo piano europeo di lotta contro il cancro. Quattro aree d'intervento principali. Le dichiarazioni della presidente von der Leyen e di membri il collegio : Margaritis Schinas e Stella Kyriakides

Bruxelles, 3 febbraio 2021 – Oggi, alla vigilia della giornata mondiale contro il cancro, la Commissione europea presenta il piano europeo di lotta contro il cancro, priorità fondamentale della Commissione von der Leyen nel settore della salute e colonna portante di una solida Unione europea della salute. Muovendo da nuove tecnologie, ricerca e innovazione, il piano definisce il nuovo approccio dell’UE in materia di prevenzione, trattamento e assistenza, affrontando la malattia in tutte le sue fasi – dalla prevenzione alla qualità della vita di chi ne è affetto e di chi l’ha sconfitta – e concentrandosi sulle azioni alle quali l’UE può apportare il massimo valore aggiunto.

Il piano europeo di lotta contro il cancro sarà sostenuto da azioni in vari settori strategici, dall’occupazione all’istruzione fino alla politica sociale e all’uguaglianza, passando per commercio, agricoltura, energia, ambiente, clima, trasporti, politica di coesione e fiscalità.

Quattro aree d’intervento principali

Il piano si articola in quattro aree d’intervento fondamentali, nelle quali sono previste 10 iniziative faro e numerose azioni di supporto. Per realizzarle saranno attivati tutti gli strumenti di finanziamento della Commissione, con uno stanziamento complessivo di 4 miliardi di € destinati ad azioni di lotta contro il cancro in provenienza dal programma EU4Health, da Orizzonte Europa e dal programma Europa digitale, solo per citarne alcuni.

·       Prevenzione, attraverso azioni finalizzate ad arginare i principali fattori di rischio, ad esempio il tabagismo (affinché entro il 2040 la percentuale di popolazione che fa uso di tabacco sia inferiore al 5 %), il consumo nocivo di alcol, l’inquinamento ambientale e le sostanze pericolose. La campagna “HealthyLifestyle4All” promuoverà inoltre l’alimentazione sana e l’attività fisica. Per prevenire i tumori causati da infezioni, il piano punta a vaccinare almeno il 90 % della popolazione bersaglio di ragazze nell’UE e ad aumentare considerevolmente la copertura vaccinale dei ragazzi entro il 2030.

·       Individuazione precoce, migliorando l’accesso alla diagnostica e la sua qualità e appoggiando gli Stati membri di modo che entro il 2025 il 90 % della popolazione dell’UE che soddisfa i requisiti per lo screening del tumore al seno, del tumore del collo dell’utero e del tumore del colon-retto abbia la possibilità di sottoporvisi. A tal fine sarà proposto un nuovo programma di screening sostenuto dall’UE.

·       Diagnosi e trattamento, mediante azioni volte a offrire una migliore assistenza integrata e completa e a correggere le disparità di accesso a cure e medicinali di alta qualità. Di qui al 2030 il 90 % degli aventi diritto dovrebbe avere accesso a centri nazionali integrati di cancerologia facenti parte di una rete UE. Entro la fine del 2021 sarà inoltre varata una nuova iniziativa di diagnosi e trattamento del cancro per tutti allo scopo di migliorare l’accesso a diagnosi e trattamenti innovativi, mentre un’iniziativa europea per comprendere il cancro (UNCAN.eu) aiuterà a individuare le persone ad alto rischio di sviluppare tumori comuni.

·       Miglioramento della qualità della vita dei malati di cancro e dei sopravvissuti, compresi gli aspetti di riabilitazione e di possibile recidiva o metastasi, e misure per facilitare l’integrazione sociale e il reinserimento lavorativo. Sarà avviata un’iniziativa a favore di una vita migliore per i malati di cancro incentrata sull’assistenza durante il follow-up.

Per promuovere le nuove tecnologie, la ricerca e l’innovazione sarà inoltre creato un centro di conoscenze sul cancro, che aiuterà a coordinare le iniziative scientifiche e tecniche a livello dell’UE. Sarà varata un’iniziativa europea sulla diagnostica per immagini (imaging) dei tumori, tesa a sostenere lo sviluppo di strumenti computerizzati in grado di far progredire la medicina personalizzata e le soluzioni innovative.

Particolare attenzione sarà rivolta ai più piccoli nell’ambito di un’iniziativa per aiutare i bambini affetti da cancro, allo scopo di garantire che abbiano accesso a un’individuazione, una diagnosi, un trattamento e un’assistenza rapidi e ottimali. Per individuare tendenze, disparità e disuguaglianze tra Stati membri e regioni sarà infine istituito nel 2021 un registro delle disuguaglianze.

Dichiarazioni di membri del Collegio

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Nel 2020, mentre eravamo impegnati sul fronte della pandemia di COVID-19, molti di noi stavano combattendo una battaglia silenziosa, quella contro il cancro. L’anno scorso 1,3 milioni di europei hanno perso la battaglia e il numero di casi è tristemente in aumento. Ecco perché oggi presentiamo il piano europeo di lotta contro il cancro: in Europa non lasceremo soli coloro che combattono contro questa malattia.”

Margaritis Schinas, Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Quest’oggi manteniamo una delle grandi promesse della Commissione presentando un piano antropocentrico e a tutto tondo di lotta contro il cancro, del quale affrontiamo tutte le fasi: prevenzione, diagnosi, trattamento e post-guarigione. Si tratta di un piano unico nel suo genere, perché improntato al principio della “salute in tutte le politiche”, che riunisce tutti i filoni di lavoro per perseguire un obiettivo comune: sconfiggere il cancro. Riguarda la salute, ma non si esaurisce nella politica sanitaria. È uno sforzo che coinvolge l’intera società. In un’Unione europea della salute forte il cancro diventa una priorità politica, operativa e scientifica condivisa.”

Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “Pensiamo innanzitutto alle persone, a riconoscere e rafforzare la resilienza e a trattare il cancro come una malattia che si può e si deve sconfiggere. Un’Unione europea della salute forte è un’Unione in cui i cittadini sono protetti dai tumori evitabili e hanno accesso allo screening e alla diagnosi precoce, e in cui tutti possono contare su un’assistenza di alta qualità in ogni fase del decorso. È proprio questo che ci prefiggiamo con questo piano: avere un impatto tangibile sulla cura del cancro nei prossimi anni. Per me si tratta di un impegno personale oltre che politico.”

Contesto

Nel 2020 a 2,7 milioni di persone nell’Unione europea è stato diagnosticato un tumore e 1,3 milioni di persone hanno perso la vita a causa di questa malattia.

Il piano europeo di lotta contro il cancro è una colonna portante dell’Unione europea della salute presentata nel novembre 2020 dalla Presidente von der Leyen, che ha auspicato un’Unione europea più sicura, più resiliente e meglio preparata.

Da decenni l’Unione porta avanti l’impegno per contrastare il cancro. Le sue azioni – in particolare quelle di lotta al tabagismo (la Commissione ha pubblicato oggi un nuovo sondaggio sull’atteggiamento degli europei nei confronti del tabacco e delle sigarette elettroniche) e di protezione dalle sostanze pericolose – hanno salvato e allungato la vita di molti. L’ultimo piano d’azione globale europeo contro il cancro risale tuttavia ai primi anni Novanta del secolo scorso e da allora le terapie hanno fatto grandi passi avanti, segnatamente grazie al sostegno alla ricerca e allo sviluppo finanziato dal bilancio dell’UE.

Oltre a condizionare la vita dei pazienti e di chi li circonda, il cancro grava notevolmente sui sistemi sanitari, sull’economia e sulla società in generale: si stima che il suo impatto economico complessivo in Europa superi i 100 miliardi di € l’anno.

Senza un’azione decisa il numero di casi aumenterà quasi del 25 % entro il 2035, facendo del cancro la prima causa di morte nell’UE. Inoltre la pandemia di COVID-19 ha gravi ripercussioni sulle cure oncologiche, in quanto costringe a interrompere i trattamenti, ritarda la diagnosi e le vaccinazioni e incide sull’accesso ai farmaci.

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