UE, da Francia, Germania, Italia e Regno Unito 1,75 miliardi per la Microelettronica

La Commissione europea approva un progetto integrato presentato quattro Stati membri a favore della ricerca e di una 'tecnologia abilitante fondamentale', conforme alle norme in materia di aiuti di Stato dell'UE

Bruxelles, 18 dicembre 2018 – La Commissione europea ha ritenuto che un progetto integrato notificato congiuntamente da Francia, Germania, Italia e Regno Unito a favore della ricerca e dell'innovazione nel settore della microelettronica, una "tecnologia abilitante fondamentale", sia conforme alle norme in materia di aiuti di Stato dell'UE e contribuisca a un comune interesse europeo.

I quattro Stati membri erogheranno nei prossimi anni finanziamenti fino a 1,75 miliardi di € a favore di tale progetto che mira a mobilitare 6 miliardi supplementari di € di investimenti privati. Il progetto dovrebbe essere completato entro il 2024 e per ciascuno dei singoli sottoprogetti è previsto un calendario specifico.

Margrethe Vestager, Commissaria responsabile per la Concorrenza, ha dichiarato: "La microelettronica è presente in quasi tutti i dispositivi elettronici di cui ci serviamo quotidianamente: telefonini, computer, lavatrici, macchine. L'innovazione nel settore della microelettronica può aiutare l'Europa intera a compiere enormi progressi in materia di innovazione. Per questo motivo è particolarmente opportuna l'iniziativa di governi europei che insieme decidono di sostenere importanti progetti di comune interesse europeo in situazioni in cui il mercato, da solo, non è disposto a rischiare. Ed è per questo motivo che, per agevolare il loro compito, abbiamo istituito norme speciali in materia di aiuti di Stato che permetteranno di realizzare progetti di ricerca e innovazione rischiosi e pionieristici, garantendo al contempo che i loro benefici siano largamente condivisi e non si ripercuotano negativamente sulla concorrenza in Europa. In tal modo, l'innovazione finanziata con il denaro dei contribuenti andrà realmente a beneficio dei cittadini europei."

Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l'Economia e la società digitali, ha dichiarato:" Ogni dispositivo collegato, ogni macchina moderna, tutti i nostri servizi digitali dipendono da componenti microelettronici che diventano più piccoli e più rapidi con il tempo. Se non vogliamo dipendere da altri per queste tecnologie essenziali, ad esempio per motivi di sicurezza o di efficacia, dobbiamo essere in grado di progettarli e produrli noi stessi. La decisione di oggi è il risultato di una cooperazione rafforzata e di una visione europea condivisa".

Il 30 novembre, la Francia, la Germania, l'Italia e il Regno Unito hanno notificato congiuntamente alla Commissione un importante progetto di comune interesse europeo destinato a sostenere la ricerca e l'innovazione nel settore della microelettronica. La microelettronica consiste in piccoli componenti elettronici generalmente costituiti da materiali semiconduttori come il silicio. I componenti microelettronici di base, comunemente noti come chip e sensori, si trovano in quasi tutti i dispositivi elettronici.

Il progetto di ricerca e innovazione integrata coinvolgerà 29 partecipanti diretti che hanno sede nell'Unione europea o al di fuori di essa. I partecipanti appartengono per lo più al settore dell'industria, ma vi sono anche due organismi di ricerca, che realizzano 40 sottoprogetti strettamente intercorrelati.

Tali partecipanti diretti lavoreranno in collaborazione con un gran numero di partner, come altre organizzazioni di ricerca o piccole e medie imprese (PMI), anche al di là dei quattro Stati membri.

 

Il progetto di microelettronica

L'obiettivo generale del progetto è di permettere ricerche e mettere a punto tecnologie e componenti innovativi (ad esempio chip, circuiti integrati e sensori) che possono essere integrati in un'ampia gamma di applicazioni a valle, tra cui i dispositivi di largo consumo, come gli apparecchi domestici e i veicoli automatizzati, e gli apparecchi commerciali e industriali, ad esempio i sistemi di gestione per le batterie utilizzate per la mobilità elettrica e lo stoccaggio di energia.

In particolare, il progetto dovrebbe favorire ulteriormente la ricerca e l'innovazione a valle, segnatamente per quanto riguarda il vasto ambito dell'internet delle cose e degli autoveicoli interconnessi e senza conducente.   

I partecipanti al progetto e i loro partner concentreranno il loro lavoro su cinque diversi settori tecnologici:

1) chip efficienti sul piano energetico: elaborazione di nuove soluzioni per migliorare l'efficienza energetica dei chip. Ciò ridurrà, ad esempio, il consumo globale di energia dei dispositivi elettronici, compresi quelli installati negli autoveicoli;

2) semiconduttori di potenza: sviluppo di nuove tecnologie di componenti per apparecchi intelligenti, e per veicoli elettrici e ibridi, al fine di aumentare l'affidabilità dei dispositivi finali a semiconduttore;

3) sensori intelligenti: elaborazione di nuovi sensori ottici, sensori di movimento o di campo magnetico, capaci di migliori prestazioni e dotati di maggiore precisione. I sensori intelligenti contribuiranno a migliorare la sicurezza degli autoveicoli, consentendo di reagire in maniera più affidabile e tempestiva per permettere a un autoveicolo di cambiare corsia o evitare un ostacolo;

4) attrezzatura ottica avanzata: sviluppo di tecnologie più efficaci per futuri chip di alta gamma;

5) materiali compositi: sviluppo di nuovi materiali compositi (al posto del silicio) e di dispositivi adatti a chip più avanzati.

I cinque settori tecnologici sono complementari e interconnessi: i chip di norma non vengono venduti da soli, ma sono spesso forniti come parti di un sistema integrato. Tali sistemi richiedono una combinazione di processi e tecnologie che rientrano nei diversi ambiti del progetto. Per questo motivo, i partecipanti al progetto saranno coinvolti in oltre 100 collaborazioni tra i vari settori, in 40 sottoprogetti strettamente intercorrelati.

 

Valutazione della Commissione

Quadro relativo ai progetti di comune interesse europeo (IPCEI)

La Commissione ha valutato il progetto proposto ai sensi delle norme in materia di aiuti di Stato dell'UE e, più in particolare, ai sensi della comunicazione sulla promozione di importanti progetti di comune interesse europeodel 2014. Nei casi in cui non possano concretizzarsi iniziative private a sostegno dell'innovazione a causa del considerevole rischio che questo tipo di progetti implica, la comunicazione sulla promozione di importanti progetti di comune interesse europeo permette agli Stati membri di superare tali lacune di mercato e di promuovere la realizzazione di progetti innovativi che altrimenti non avrebbero preso il via.

Per potersi qualificare per ottenere un sostegno ai sensi della comunicazione sulla promozione di importanti progetti di comune interesse europeo, un progetto deve: i) contribuire a obiettivi strategici dell'UE; ii) prevedere la partecipazione di diversi Stati membri; iii) prevedere finanziamenti privati da parte dei beneficiari; iv) avere una ricaduta positiva in tutta l'UE che limiti eventuali distorsioni della concorrenza e v) essere altamente innovativo ed estremamente ambizioso in termini di ricerca e innovazione.

Valutazione del progetto di comune interesse europeo nel settore della microelettronica

Dopo aver esaminato la notifica congiunta di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, la Commissione ha constatato che l'importante progetto di comune interesse europeo per la ricerca e l'innovazione nel campo della microelettronica soddisfa le condizioni stabilite nella comunicazione.

In particolare, la Commissione rileva che:

·                 un investimento di tale portata nella ricerca e innovazione nel settore della microelettronica rappresenta un importante progetto di innovazione transnazionale. Si tratta di un progetto che comporta un notevole elemento di rischio e il sostegno pubblico è pertanto adeguato e necessario per incentivare le imprese a realizzare tali ambiziose attività nell'ambito della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione. La microelettronica è considerata dalla Commissione una "tecnologia abilitante fondamentale", vale a dire una tecnologia che ha applicazioni in molteplici settori e contribuirà a far fronte alle sfide della società;

·                 i risultati della ricerca saranno divulgati dalle imprese partecipanti che beneficiano del sostegno pubblico. In tale contesto, sarà organizzata una conferenza annuale dedicata al progetto e le parti interessate saranno informate tempestivamente in merito alle innovazioni tecnologiche e alle nuove conoscenze scaturite dal progetto mediante un apposito sito web. Inoltre, le imprese ospiteranno una serie di eventi tecnici incentrati sui rispettivi sottoprogetti;

·                 una struttura di governance, composta da rappresentanti degli Stati membri partecipanti, delle imprese e della Commissione, garantirà la supervisione del progetto e, in particolare, monitorerà i progressi dei singoli partecipanti e dei loro partner e la condivisione dei risultati della ricerca e innovazione tra i partecipanti al progetto.

Su tale base, la Commissione ha concluso che l'importante progetto di comune interesse europeo nel settore della microelettronica notificato congiuntamente da Francia, Germania, Italia e Regno Unito è conforme alle disposizioni dell'UE in materia di aiuti di Stato.

Il progetto favorirà la ricerca e lo sviluppo di un settore economico di importanza strategica in un certo numero di Stati membri e permetterà di mobilitare 6 miliardi supplementari di € di investimenti privati nel settore della microelettronica.

Si tratta del primo importante progetto di comune interesse europeo integrato nel settore della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione approvato dalla Commissione dopo l'adozione della comunicazione del 2014.

Beneficiari e importi del finanziamento

Al progetto a favore della ricerca e dell'innovazione nel settore della microelettronica prendono direttamente parte 29 partecipanti di quattro Stati membri. I partecipanti diretti possono ricevere dalle rispettive amministrazioni nazionali fino a un totale di circa 1,75 miliardi di EUR di finanziamento. Più specificamente, la Francia ha chiesto l'autorizzazione a concedere un finanziamento fino a 355 milioni di €, la Germania fino a 820 milioni di €, l'Italia fino a 524 milioni di € e il Regno Unito fino a 48 milioni di €.

I partecipanti diretti, gli Stati membri che li sostengono e i diversi ambiti del progetto sono i seguenti:

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Contesto

Nel giugno 2014 la Commissione ha adottato una comunicazione sulla promozione di importanti progetti di comune interesse europeo, che stabilisce i criteri in base ai quali gli Stati membri possono sostenere progetti transnazionali di importanza strategica per l'UE ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE). Tale quadro mira a incoraggiare gli Stati membri a sovvenzionare progetti che apportino un chiaro contributo alla crescita economica, all'occupazione e alla competitività dell'Europa. 

Il quadro relativo ai progetti di comune interesse europeo integra altre normative sugli aiuti di Stato, come il regolamento generale di esenzione per categoria e la disciplina sugli aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, che permette di sostenere progetti innovativi, garantendo al contempo la limitazione delle eventuali distorsioni di concorrenza.

Il quadro di valutazione degli aiuti di Stato indica che oltre il 95 % delle nuove misure di ricerca, sviluppo e innovazione per le quali la spesa è stata comunicata per la prima volta è stato concesso a norma del regolamento generale di esenzione per categoria e potrebbe essere erogato più rapidamente. Secondo gli ultimi dati disponibili, la spesa totale per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione ai sensi del regolamento di esenzione per categoria del 2014 ha continuato ad aumentare fino a raggiungere circa 5,7 miliardi di EUR.

Le norme previste dal quadro relativo ai progetti di comune interesse sostengono gli investimenti a favore della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione nonché gli investimenti per la prima applicazione industriale, a condizione che i progetti che ricevono il finanziamento siano altamente innovativi e non riguardino la produzione di massa o attività commerciali. Esse richiedono inoltre un'ampia diffusione e un impegno a diffondere le nuove conoscenze in tutta l'UE e una dettagliata valutazione sotto il profilo della concorrenza al fine di ridurre al minimo eventuali distorsioni indebite nel mercato interno.

Si tratta della prima applicazione della comunicazione del 2014 al di fuori del settore dell'infrastruttura.

La microelettronica è stata identificata dalla Commissione come una delle sei tecnologie abilitanti fondamentali che sono di importanza cruciale per il sviluppo futuro dell'industria. In tale ambito, il 23 maggio 2013 la Commissione ha avviato la nuova strategia europea per i componenti e i sistemi micro e nanoelettronici, che mira a intensificarne l'utilizzazione e a promuovere la crescita e l'occupazione.

La versione non riservata della decisione sarà consultabile con il numero SA.46705 (Francia), SA.46578 (Germania), SA.46595 (Italia) e SA.46590 (Regno Unito) nel Registro degli aiuti di Stato sul sito internet dellaconcorrenza della Commissione, una volta risolti eventuali problemi di riservatezza. Le nuove decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato (State Aid Weekly e-News)

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