Migranti. Macron: pupulisti come lebbra. Merkel a Conte: pre vertice Ue bozza accantonata

Scontro totale tra il vicepremier Di Maio e il presidente francese Macron. Il premier Conte minaccia di disertare il vertice informale di Bruxelles. La cancelliera Merkel lo chiama e accantona bozza predefinita prevertice Ue a cui i Paesi di Visegrad non parteciperanno

Roma, 22 giugno 2018 – Ieri clima convulso in tema di immigrazioni. Tra Francia e Italia scontro frontale dopo il discorso di  Emmanuel Macron a Quimper in Bretagna ''I populisti crescono in Europa come una lebbra, anche in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire. I nostri amici vicini dicono le cose peggiori e noi ci abituiamo! Fanno le peggiori provocazioni umanitarie e nessuno si scandalizza'' così il presidente francese, in risposta alla chiusura dei porti italiani alle Ong con a bordo i migranti sostenuta dal ministro degli Interni Salvini che dopo il caso Aquarius torna sull'argomento vietando lo sbarco alla nave Lifeline battente bandiera olandese con 300 migranti a bordo.

Il vicepremier Luigi Di Maio risponde duramente ritenendo 'offensive e fuori luogo' le parole pronunciate da Macron che ritiene non idoneo e ipocrita dare lezioni all'Italia sugli immigrati respinti proprio dalla Francia a Ventimiglia'' Vuole farci la morale sul diritto sacrosanto di chiedere un’equa ripartizione… ma io lezioni da un Paese che ha l’esercito alla frontiera italiana non ne prendo… la solidarietà o è europea o non è '' tuona  Di Maio.

Sempre sul fronte immigrazione ieri si è registrato anche un rumoroso passo indietro della cancelliera tedesca Angela Merkel rispetto al documento da esaminare al prevertice Ue di domenica ""prossima ritenuto preconfezionato dal premier Giuseppe Conte e quindi inaccettabile. Conte infatti non avrebbe partecipato all'incontro informale di Bruxelles e in una telefonata la Merkel temendo questa possibilità ha chiarito 'che c’è stato un misunderstanding: la bozza di testo diffusa ieri verrà accantonata'. "Nessuno può pensare di prescindere dalle nostre posizioni" Lo ha scritto il presidente del Consiglio su Facebook che avrebbe disertato il vertice se la bozza, che prevedeva che l'Italia avrebbe dovuto riprendere una quota di immigrati approdati sulle nostre coste e poi transitati verso altri paesi della Ue, non fosse stata accantonata.

Alla riunione informale del 24 giugno, convocata dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, i paesi che parteciperanno lavoreranno su un nuovo testo, molto più equilibrato che terrà in considerazione le preoccupazioni dell'Italia.

''Domenica al centro della discussione ci sarà la proposta italiana e se ne discuterà insieme alle proposte di altri Paesi'' – lo ha sottolineato Conte secondo cui l'incontro non si concluderà con un testo scritto, ma solo con un summary sulle questioni affrontate e sulle quali continueremo a discutere al consiglio europeo della prossima settimana".

"Finalmente un'Italia rispettata in Europa e nel mondo. Continui così presidente Giuseppe Conte!". Ha twittato il vicepremier, ministro del Lavoro e dello sviluppo economico, Luigi Di Maio.

La bozza della dichiarazione finale della riunione informale, in visione all'ANSA, prevedeva sostanzialmente come misure : Procedure veloci, e "meccanismi flessibili congiunti per le riammissioni dei migranti"; "controlli dei viaggi in uscita alle stazioni di treni, bus e aeroporti"; inoltre "l'obbligo per i richiedenti asilo di restare nei Paesi competenti", pena sanzioni.

I Paesi del gruppo di Visegrad, favorevoli alla linea dura sull'immigrazione, hanno annunciato che non parteciperanno al mini vertice europeo a Bruxelles sul dossier rimodulato . '' Vogliono riproporre una vecchia proposta che noi già abbiamo rifiutato .. mini vertice di domenica è inaccettabile, noi non intendiamo partecipare'' ha sottolineato il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki a margine di un incontro con gli omologhi di Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia a  Budapest che interpretano l'accantonamento del documento predefinito, una manifestazione di sostegno al cancelliere tedesco Angela Merkel.

"L'Europa deve essere in grado di proteggere le sue frontiere e deve poter garantire sicurezza ai suoi cittadini". Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban sul fatto a margine dell'incontro dei paesi dell'Est Europa con l'Austria . Pieno accordo dunque dei paesi Visegrad e Vienna "Speriamo che dopo il semestre di presidenza austriaca, l'Europa sia più forte, una comunità più equa di quello che  oggi. E che la Ue sia più sicura, queste sono le speranze che abbiamo in comune", ha aggiunto Orban. "Ci sono anche temi in cui non vediamo consenso" con Vienna ha poi precisato "come ad esempio le quote. Ma adesso non vogliamo forzare su questo argomento, vogliamo sottolineare invece i punti di assenso".

Per il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, intervenendo subito dopo Orban alla conferenza stampa a Budapest '' invece di concentrarsi sul tema della distribuzione dei migranti, occorre puntare l'attenzione sulla sicurezza delle frontiere esterne della Ue ed occore rafforzare Frontex''.

 

 

 

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