Catalogna, Puigdemont fermato dalla polizia tedesca sull’autostrada al confine danese

Il leader indipendentista catalano è stato fermato alle 11.19 sull'autostrada A7 dello Schleswig Holstein mentre procedeva in direzione sud proveniente dalla frontiera danese sulla base della nuova euro-richiesta di arresto ed estradizione emessa dalla Spagna

25 marzo 2018 –  L'ex presidente della Generalitat della Catalogna, Carles Puigdemont, è stato fermato dalla polizia tedesca subito dopo aver superato in auto il confine della Germania. Il leader indipendentista catalano è stato fermato alle 11.19 su un'autostrada A7dello Schleswig Holstein mentre procedeva in direzione sud proveniente dalla frontiera danese e aveva fatto perdere le sue tracce venerdì in Finlandia dove si era recato per una conferenza all'Università di Helsinki. Lo ha detto un portavoce della polizia tedesca alla France presse. 

Il legale di Puigdemont, Jaume Alonso-Cuevillas ha fatto sapere che il fermo dipenderebbe dal mandato di arresto europeo emesso dall'autorità giudiziaria della Spagna. Il leader separatista fermato da una pattuglia tedesca mentre si trovava a bordo di un auto, si troverebbe agli arresti a Kile ed era diretto ad Amburgo da dove sarebbe rientrato in Belgio. Lo ha reso noto la polizia della cittadina settrentrionale della Germania. 

In un Twitter  l’avvocato dell’ex capo della Generalitat catalana subito dopo il fermo ha scritto ’Confermo che non si trova più in Finlandia’. Il messaggio arriva  dopo la diffusione di una precedente notizia secondo cui il leader indipendentista avrebbe dovuto presentarsi alla polizia finlandese, in ragione del mandato d’arresto europeo emesso a suo carico dalla giustizia spagnola lo scorso 23 marzo. Carles Puigdemont  è ricercato dalla magistratura di Madrid che lo ha formalmente incriminato  per presunta ribellione venerdi' con altri 24 dirigenti catalani  riattivando l'euro-richiesta di arresto ed estradizione nei suoi confronti e di altri cinque riparati in Europa.

L’accusa è sedizione, per aver organizzato il referendum sull’indipendenza e portato avanti il progetto politico per la proclamazione della 'repubblica' in Catalogna lo scorso 27 ottobre.  Rischia, con gli altri incriminati, una condanna fino a 30 anni di carcere.

L’ex presidente,  trattato "in modo corretto in ogni momento"  dalla  polizia tedesca ha dichiarato alla Dpa il portavoce dell'ex presidente della Generalitat. "In questo momento  si trova in un commissariato di polizia a Kiel ed è già stato attivato il collegio di difesa", ha aggiunto Joan Maria Pique.

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