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Giornata internazionale della donna 2018: Dichiarazione della Commissione europea

Dichiarazione comune in occasione della 

Bruxelles, 6 marzo 2018 – La parità tra donne e uomini è uno dei valori fondamentali dell'Unione europea sancito nei nostri trattati. La nostra Unione è pioniere nell'affrontare la discriminazione basata sul genere e possiamo essere orgogliosi dei progressi compiuti: l'Europa è uno dei luoghi più sicuri ed equi per le donne nel mondo.

Ma il nostro lavoro non è finito, nella pratica il percorso verso la piena parità è ancora lungo. Le donne e le ragazze sono ancora vittime di molestie, abusi e violenza e, spesso, con retribuzioni inferiori e minori opportunità di carriera e di sviluppo nel mondo imprenditoriale, non hanno ancora la possibilità di infrangere il "soffitto di cristallo".

Vogliamo che le ragazze e le donne raggiungano la parità in tutti gli aspetti della vita: accesso all'istruzione, parità di retribuzione per lo stesso lavoro, accesso a posti di responsabilità nelle imprese e nella politica nonché protezione dalla violenza.

Promuovere la leadership e l'emancipazione economica delle donne è per noi una priorità assoluta. L'Unione europea ha presentato nuovenorme [1] per migliorare l'equilibrio tra vita professionale e vita privata per i genitori e i prestatori di assistenza che lavorano e un piano d'azione [2] per contrastare il divario retributivo di genere. E dobbiamo essere d'esempio: al febbraio 2018 il numero delle donne che occupavano ruoli dirigenziali nella Commissione europea ha raggiunto il 36% rispetto all'11% al momento del nostro insediamento, nel novembre 2014. Il presidente Juncker si è impegnato a raggiungere il 40% entro il 31 ottobre 2019, al termine del nostro mandato.

In tutti gli aspetti di tutte le nostre politiche, sia all'interno dell'UE che nell'azione esterna, siamo inoltre coerenti nel promuovere la parità di genere e l'emancipazione femminile. La nostra politica contribuisce all'attuazione globale efficace degli obiettivi di sviluppo sostenibile e dell'agenda sulle donne, la pace e la sicurezza. Quest'anno le Giornate europee dello sviluppo [3] si concentreranno sul ruolo fondamentale delle donne e delle ragazze nello sviluppo sostenibile e sulla loro equa partecipazione e leadership in tutti gli aspetti della vita. Inoltre, quest'anno l'UE ha assunto la leadership dell'iniziativa "Call to Action for Protection Against Gender-Based Violence" (Appello ad agire per la protezione contro la violenza di genere), in cui oltre 60 paesi e organizzazioni sono impegnati a garantire che la violenza di genere sia affrontata nelle crisi umanitarie.

L'Unione europea assiste in tutto il mondo le donne e le ragazze migranti o sfollate che sono vittime di violenza, ad esempio attraversol'iniziativa [4] Spotlight, o che sono escluse dall'istruzione, dall'accesso equo ai servizi di pianificazione sanitaria e familiare, dal mercato del lavoro e dalla vita politica più in generale. Nel mondo oltre 15 milioni di bambine in età scolare non vanno a scuola: l'UE contribuisce pertanto a migliorare l'accesso all'istruzione in Africa, America latina, Medio Oriente e Sud-Est asiatico.

La parità di genere non è solo una questione di equità e giustizia in Europa, ma è anche una necessità se si vogliono conseguire pace, sicurezza, sviluppo, prosperità economica e crescita in ogni parte del mondo.

Investire nel potenziale di donne e ragazze significa investire nella società nel suo complesso e gli uomini e i ragazzi ne sono responsabili quanto le donne e le ragazze.

 

Firmatari:

Frans Timmermans, primo Vicepresidente

Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza/Vicepresidente della Commissione

Günther Oettinger, Commissario per il Bilancio e le risorse umane

Johannes Hahn, Commissario per la Politica europea di vicinato e i negoziati di allargamento

Neven Mimica, Commissario per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo

Dimitris Avramopoulos, Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza

Marianne Thyssen, Commissaria per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori

Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane

Christos Stylianides, Commissario per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi

Vera Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere

Tibor Navracsics, Commissario per l'Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport

Corina Cre?u, Commissaria per la Politica regionale

Carlos Moedas, Commissario per la Ricerca, la scienza e l'innovazione

Mariya Gabriel, Commissaria per l'Economia e la società digitali

Per ulteriori informazioni

Domande e risposte [5]

Comunicato stampa dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere sulla relazione relativa alle donne nel settore della tecnologia [6]

L'8 marzo la Commissione proclamerà le dodici finaliste del premio dell'UE per le donne innovatrici [7], nel suo genere il premio più importante al mondo. Dal 2011 il premio omaggia le donne che coniugano eccellenza scientifica e successo imprenditoriale.

Il 5 e il 6 giugno, la Commissione organizzerà le Giornate europee dello sviluppo [3] (#shEDDs), che saranno dedicate alle donne e alle ragazze in prima linea nello sviluppo sostenibile.

Il convegno sui diritti fondamentali, imperniato quest'anno sul tema dei diritti delle donne in questo periodo turbolento [8], ha affrontato la questione della violenza e delle molestie contro le donne, nonché della disuguaglianza economica e politica tra donne e uomini, incentrandosi in particolare sul divario retributivo di genere e sull'equilibrio tra vita professionale e vita privata.

Il lancio dell'iniziativa Spotlight [9] da parte della Commissione europea in collaborazione con le Nazioni Unite affronta il problema della violenza di genere a livello mondiale.

Indice sull'uguaglianza di genere 2017 [10]

Video di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne [11]